Federica Pellegrini, storia della nuotatrice italiana più forte di sempre.

Federica Pellegrini torna finalmente a gareggiare nei 200 stile libero

FEDERICA PELLEGRINI: LA DIVINA

Ci sono delle combinazioni che nel mondo dello sport mondiale diventano automatiche. Se in Argentina si parla di calcio, il primo pensiero va a Diego Maradona. Se negli Stati Uniti di America si parla di golf, si pensa a Tiger Woods. Se in Italia si parla di nuoto, non si può che pensare a Federica Pellegrini.

La storia di Federica in acqua parte da lontano. Nata a Mirano il 5 agosto 1988, Federica già all’età di sei anni inizia a farsi notare nelle vasche venete. Nel 2002 poi, tutti si iniziano a rendere conto di chi fosse Federica Pellegrini. A soli 14 anni di età, Fede disputa i suoi primi campionati italiani assoluti. Manco a dirlo, arriva a podio, vincendo la medaglia di bronzo. L’esperienza più che positiva nello stile libero, la sua disciplina, la fa entrare nel giro della nazionale maggiore, dopo aver già mostrato ottime cose con le nazionali minori. Così, nel 2004, a soli sedici anni partecipa alle Olimpiadi di Atene. Ma prima di arrivare alla manifestazione più importante dell’anno, Federica vince quindici titoli italiani tra gare individuali e staffette. Ad Atene, l’esperienza nei 100 stile libero fu abbastanza positiva: alla prima partecipazione olimpica arriva infatti una semifinale. Soddisfatta? Lo penserebbero tutti, ma non Federica, che nei 200 sl compie un vero e proprio capolavoro, con un secondo posto che la fa conoscere dal mondo intero: a 16 anni e 12 giorni, Fede diventa la più giovane italiana a salire su un podio olimpico a livello individuale, la prima nuotatrice italiana a medaglia in un’Olimpiade da Novella Calligaris.

La carriera della Pellegrini prende la piega prevista. Ogni qual volta scende in acqua, Fede sale sul podio. Avviene ai Mondiali di Montreal nel 2005, dove vince un altro argento sui 200. Agli Europei in vasca corta nello stesso anno arriva l’oro sui 200 e il bronzo nei 400 sl. 

Il 2006 però, in vasca lunga, non fu un anno semplice. Dopo aver conquistato tre podi nelle vasche da 25 metri in campo internazionale, Federica soffre per un problema alla spalla. Inoltre, sempre nel 2006, arriva il cambio allenatore: la Pellegrini passa da Di Mito a Castagnetti. Mai scelta fu più azzeccata.

Nel 2007 Federica mette a segno il primo record del mondo nella semifinale dei 200 sl, tempo migliorato in finale da Laure Manaudou in cui la Pellegrini arriva terza.

Il 2008 è l’anno della consacrazione: Federica trionfa nei 400 sl agli Europei, siglando il record del mondo, ma soprattutto trionfa nei 200 sl alle Olimpiadi di Pechino. Federica diventa così La Divina.

Il 2009 è l’anno dei Mondiali di Roma, le ultime gare disputate sotto la guida del tecnico Castagnetti. Il mondiale della conferma: chiude la rassegna, infatti, con 2 medaglie d’oro, nei 200 sl e nei 400 sl, e 3 record del mondo, due dei quali nei 200 sl. Durante gli europei in vasca corta vince l’oro nei 200 sl e sigla il suo ultimo record del mondo nonostante la recente scomparsa del tecnico Castagnetti.

A Budapest, nel 2010, si conferma campionessa d’Europa nei 200 sl e gareggia per la prima volta nei 400 sl dove arriva terza.

Un trend positivo che continua anche ai Mondiali di Shanghai 2011: Federica comincia subito bene, e nella prima giornata di gare vince l’oro nei 400 sl. Due giorni dopo si conferma anche nei 200 sl.

È il preludio di una grande Olimpiade a Londra? Lo pensano tutti, anche perché agli Europei che precedono la manifestazione a cinque cerchi Federica, nonostante una forma non eccellente, vince l’oro nei 200 stile libero. Delle Olimpiadi però rimangono solamente due brutti ricordi: la Pellegrini chiude al quinto posto in entrambe le gare, risultati che la portano alla decisione di prendersi un anno sabbatico. Forse.

Sì, perché contrariamente a quanto dichiarato, Federica si presenta ai Mondiali di Barcellona nel 2013 disputando le staffette (che erano nel suo programma) e i 200 sl, dove arriva seconda. Ai campionati Europei in vasca corta poi torna a vincere i 200 sl dopo 4 anni, riscattando definitivamente le sconfitte di Londra.

Nel 2014, ai campionati Europei di Berlino, Federica scrive un altro pezzo di storia del nuoto europeo: con la vittoria dei 200 sl diventa la prima atleta a vincere la stessa gara per tre edizioni di fila ai campionati Europei. Molto importante poi è la sua frazione in staffetta dove recupera oltre 5 secondi di svantaggio portando sé e le sue compagne alla vittoria.

Più gli anni passano e più Federica diventa una leggenda, con il secondo posto nei 200 sl ai mondiali di Kazan 2015 che conferma il buono stato di forma in cui si trova. Anche agli Europei in vasca corta infatti Fede si prende l’ennesimo oro sui 200 sl.

Tutto lascia presagire ad una grande Olimpiade, la quarta della sua carriera. Lo fa presagire anche l’Europeo di Londra 2016, in cui Federica si conferma l’atleta da battere nei 200 sl, a cui ha partecipato a sorpresa. Vince, confermandosi leader europea della distanza per la quarta volta consecutiva.

Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, la Pellegrini ha poi l’onore di essere portabandiera della delegazione Italiana. Ma è una rassegna sfortunata: la Divina chiude soltanto quarta nei 200 sl, facendo pensare ad un imminente ritiro.

Poi, però, l’ennesima inversione di marcia: a dicembre Federica si prende l’unica medaglia mancante nel suo palmarès. Si tratta dell’oro mondiale in vasca corta nei 200 sl.

Il 2017 è l’anno del riscatto. La Pellegrini si presenta ai Mondiali di Budapest con un duplice obiettivo: fare bene e diventare l’unica atleta a salire sullo stesso podio mondiale per 7 volte di seguito. Le premesse, dopo le semifinali, non sono ottime, visto il quarto tempo complessivo. Federica però è donna d’imprese, e anche in terra ungherese compie l’ennesimo miracolo.

Contro ogni pronostico riesce a vincere l’oro che le mancava dal 2011 battendo Katie Ledecky, fino a quel momento sempre imbattuta. A fine gara annuncia l’addio ai 200 sl confermando però l’obiettivo Tokyo 2020.

Il 2018 è un anno dedicato ai 100 sl, per migliorare anche la velocità in vista delle staffette. Ai mondiali in vasca corta compie l’ennesimo passo indietro, partecipando ai 200 sl che chiude in quarta posizione. Unica soddisfazione della rassegna è il terzo posto nella staffetta 4×100 mista, grazie alla quale raggiunge la cinquantesima medaglia a livello internazionale. Numeri che fanno impressione.

Nel 2019 poi, la Pellegrini partecipa a quella che sembra l’ultima manifestazione iridata, e lo fa in grande stile. La gara dei 200 stile libero rimarrà negli annali di questo sport, perché Federica partecipa, vince e diventa l’unica atleta in assoluto nella storia del nuoto a salire per otto volte consecutive nello stesso podio mondiale (!).

Agli Europei in vasca corta poi si prende anche l’ennesimo argento nei 200 sl, oltre all’argento nella 4×50 mista mista.

Sono le premesse per un grande 2020, che avrebbe portato la Pellegrini all’ultima gara della sua carriera: l’olimpiade di Tokyo. Poi, però, l’emergenza sanitaria ha colpito il mondo intero, costringendo anche il rinvio della rassegna olimpica al 2021. Un altro anno di attesa per goderci le ultime bracciate della nuotatrice italiana, e forse della storia del nuoto, più forte di sempre. Semplicemente Federica Pellegrini.

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Gabriele Burini
Studente di lingue e culture straniere all'Università di Perugia. Volevo fare il calciatore, mi sono dovuto accontentare di raccontare lo sport

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