Il Nazionale italiana di Pallanuoto femminile non sarà tra le otto finaliste della World League di Pallanuoto 2018, nonostante tutto il mondo della Pallanuoto (FIN compresa) aveva annunciato alla matematica qualificazione già prima del match con l’Ungheria.
Il Setterosa (Fonte Twitter @FINOfficial__)
Contrariamente a quanto detto ieri (dopo Italia-Ungheria 10-12), quindi, il Setterosa non si contenderà la FinalEight della manifestazione mondiale della pallanuoto di categoria, che si terrà il prossimo giugno a Shanghai. L’annuncio è arrivato direttamente da una comunicato della FINA, dove afferma chiara e pulita che le tre qualificate europee saranno Ungheria, Russia e Olanda. Ma perchè tutto ciò? E soprattutto, perchè nessuno se n’è accorto?
La risposta è semplice: spulciando il regolamento ufficiale FINA alla pagina 7, si evince abbastanza facilmente come il terzo posto europeo in caso di pari punteggio tra le due seconde classificate nei due gruppi, venga deciso dal bilancio di vittorie-sconfitte (senza specificare se prima o dopo i rigori) in primis, dalla differenza reti in secundis.
Dunque, visto che l’Olanda ha vinto complessivamente 3 gare (di cui 2 oltre i tempi regolamentari) mentre l’Italia solo 2 (entrambe senza andare ai rigori), le Oranje sono la ripescata per il girone europeo. E forse sta qui l’incomprensione della stessa Federazione Italiana Nuoto, cioè nell’aver contato solo le vittorie in tempi regolamentari, oppure non aver considerato la possibile vittoria della Russia nell’ultimo turno con la Grecia, che di fatto è la colpevole della nostra eliminazione. Vincendo, infatti, i russi hanno scavalcato i Paesi Bassi per differenza reti (52-41 contro 36-38) conquistando la prima posizione. In caso contrario, con la vittoria dei greci, i discorsi sarebbero cambiati in virtù della differenza reti, la quale sarebbe dovuta poi essere valutata in base alle reti segnate, e forse ci avrebbe permesso di passare.
La FIN nel frattempo sta studiando la possibilità di poter far ricorso contro questa decisione “a sorpresa”, ma sarà difficile ottenere quanto sperato, visto che il regolamento parla discretamente chiaro. Peccato, senza questa svista si sarebbe potuto giocare differentemente l’ultimo match di qualificazione, con meno leggerezza, più cattiveria e cercando veramente di portare a casa il risultato.
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