Dopo sette anni di digiuno, l’Italia torna a vincere una medaglia alla Hyundai Archery World Cup, ed è del metallo più prezioso. Battuto in finale il Kazakistan, che vince la seconda medaglia nella storia della competizione.
SETTE ANNI, LA DELUSIONE DI RIO: AZZURRI, ECCO LA RIVINCITA!
È stata una lunga attesa, ma alla fine possiamo tornare a dirlo: l’Italia vince la medaglia d’oro alla tappa di Antalya (Turchi) della Hyundai Archery World Cup nell’arco ricurvo, dopo ben sette anni di digiuno.
È un oro che vale ancora di più, perché è stato vinto da quel nostro dream team che era tornato a casa a mani vuota da Rio 2016. Questa volta, David Pasqualucci, Mauro Nespoli e Marco Galiazzo non sbagliano, raggiungendo la finale con un percorso netto, in cui hanno eliminato Georgia, USA e Giappone.
Dopo essersi assicurati la certezza della medaglia, hanno trovato in finale il Kazakistan, fresco vincitore della tappa di Shanghai: è stata la prima medaglia kazaka nella storia di questo circuito.
E anche ad Antalya gli asiatici erano partiti forte: 55-53 il risultato del primo set. Un risultato che ha messo in allarme gli Azzurri, che si risvegliano e disputano in modo perfetto le due volée successive: 58-56 e 56-54 (quest’ultimo nonostante un brutto 7 messo a segno da Galiazzo), match ribaltato e 4-2 il risultato all’apertura dell’ultimo set. Ci basta un pareggio per vincere ed è esattamente quello che accade: 54-54 e 5-3 finale.
Appuntamento a Salt Lake City per la terza tappa della Hyundai Archery World Cup, che si terrà dal 20 al 25 giugno.
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