Scherma, Mondiali 2018. I Campionati del Mondo di scherma di Wuxi 2018 si sono conclusi settimana scorsa: la FederScherma chiude al primo posto del medagliere con sette medaglie: quattro ori, due argenti e un bronzo. L’Italia festeggia, dunque, il successo nel principale evento della stagione 2017/2018, lasciandosi alle spalle degli Europei con luci e ombre.
L’AVVENTURA DELL’ITALIA AI MONDIALI DI SCHERMA WUXI 2018
I Campionati del Mondo di scherma, Wuxi 2018, si sono conclusi venerdì scorso. La FederScherma ha conquistato il primo posto nel medagliere iridato dell’evento più importante della stagione schermistica 2017/2018. L’Italia, dopo un Europeo, Novi Sad 2018, sottotono, ha dunque risposto, un mese più tardi, nel modo migliore, conquistando quattro ori, due argenti ed una medaglia di bronzo.
Gli azzurri hanno chiuso al vertice del medagliere grazie ai successi di Mara Navarria, oro nella spada femminile individuale; della fiorettista Alice Volpi, sul primo gradino del podio in compagnia d’una Arianna Errigo al terzo; e di Alessio Foconi, campione del mondo nell’individuale, e nella gara a squadre i compagni fiorettisti con Giorgio Avola, Andrea Cassarà e Daniele Garozzo. Medaglie d’argento: i quartetti di sciabola maschile e fioretto femminile.
Per la Nazionale azzurra, terminato l’evento, è tempo di bilanci e riflessioni.
GLI EXPLOIT DI MARA NAVARRIA E ALESSIO FOCONI, LA CONFERMA DI ALICE VOLPI
Assoluti protagonisti del trionfo azzurro ai Mondiali di Wuxi 2018 sono stati Mara Navarria, Alessio Foconi e Alice Volpi.
La campionessa del mondo della spada, dopo una grande stagione di Coppa del Mondo, condita con due successi, Budapest e Tallin, e un secondo posto nel circuito, ha coronato un ottimo percorso di crescita, durato tutto l’anno. Se non, addirittura, per tutti i Mondiali: Mara, infatti, costretta ad affrontare la fase preliminare dell’evento, è riuscita a gestire la pressione e a non sentire, soprattutto in finale, tutta la fatica accumulata in una lunga stagione, conquistando l’oro iridato ed il titolo di campionessa della Coppa del Mondo di categoria. Unica nota negativa: il risultato del quartetto azzurro della spada femminile, solo nono.
Perfetto, invece, Alessio Foconi, campione del mondo nel fioretto individuale e nella gara a squadre. Il classe ’89, a tratti forse sottovalutato, è esploso definitivamente questa stagione. Sin da Il Cairo, il primo evento dell’anno della Coppa del Mondo, infatti, Foconi ha mostrato una scherma invidiabile, capace di portarlo al terzo posto al Grand Prix di Torino, sul primo gradino del podio nell’evento inaugurale del 2018, Parigi; e alla seconda piazza in Russia. Fenomenale, inoltre, il suo apporto nella gara a squadre: imprescindibile per il successo finale. Dopo una stagione del genere, il primo posto nel ranking mondiale è sicuramente meritato.
Così come quello di Alice Volpi, medaglia d’oro nel fioretto femminile individuale e argento nella gara a squadre. L’azzurra, giunta a Wuxi come seconda testa di serie del tabellone dopo un bronzo europeo, ha dimostrato tutto il proprio valore. Già emerso, per altro, durante la stagione di Coppa del Mondo, quando Alice conquistò tre secondi posti nei primi tre eventi stagionali, Cancun, Saint Maur e Torino, agguantando dunque un primo posto ad Algeri. Unica pecca: la cattiva gestione, da parte di tutto il collettivo, della finale della gara a squadre, decisamente alla portata delle azzurre. Le quali, ad ogni modo, possono dirsi soddisfatte: nella gara individuale, infatti, tutte le sconfitte azzurre sono avvenute per mano italiana. Un ottimo segnale, in attesa di riabbracciare alcune campionesse, una su tutte Elisa Di Francisca.
SPADA MASCHILE E SCIABOLA FEMMINILE: GLI “ZERO” AZZURRI ALLA VOCE MEDAGLIA
Due “zero” importanti, inaspettati alla voce medaglie per gli azzurri sono stati quelli della spada maschile e della sciabola femminile.
Nella spada maschile, infatti, l’Italia era chiamata a difendere il titolo di campione del mondo conquistato lo scorso anno da Paolo Pizzo, grande assente per infortunio agli Europei di Novi Sad 2018, non al 100% ai Mondiali. Gli azzurri, invece, sono stati fermati ai trentaduesimi nell’individuale, venendo poi beffati, nella gara a squadre, da una sorprendente Svizzera, capace di relegare la FederScherma al sesto posto.
Ferme agli ottavi di finale nell’individuale, invece, le azzurre della sciabola, sul cui bilancio mondiale pesa però il quarto posto conquistato all’ultima giornata nella gara a squadre, che avrebbe, almeno formalmente, risollevato il Mondiale delle azzurre.
WUXI 2018: «MERITIAMO UN OTTO ABBONDANTE». L’ANALISI DEL PRESIDENTE GIORGIO SCARSO
«Meritiamo un otto, anche abbondante!». Questo il giudizio del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, e del Capodelegazione, Paolo Azzi, assegnato agli azzurri impegnati ai Campionati del Mondo Wuxi 2018. «Il panorama della scherma mondiale è mutato e restare al vertice del medagliere è sempre più complicato» ha commentato il Presidente Scarso al termine dell’evento.
«Ci mancano due medaglie» ha ammesso, ma «questa è la nostra forza: se tutto fosse andato al meglio ne avremmo sommate altre quattro, cinque. Questo però fa parte del gioco. E nobilita quanto abbiamo fatto. Spesso facciamo più notizia quando non vinciamo. Ci fa piacere, ma dobbiamo adoperarci affinché l’opinione pubblica e il nostro sistema sportivo si rendano conto che una federazione che dà continuità ai risultati deve essere presa ad esempio». Tant’è, ha continuato l’analisi Scarso, insieme ad Azzi, «hanno vinto tre nomi che notoriamente non salivano sul podio: Navarria, che in passato è mancata nei momenti clou; Foconi, che ha avuto il merito di saper attendere; e la Volpi, che è figlia del lavoro dei maestri. Qualcosa in più ci si poteva attendere dalla spada maschile: ci sarà da fare qualche riflessione, il motto deve essere “urlare meno e tirare di più”. Però è da rimarcare che siamo potenzialmente da podio in tutte le specialità».
Una menzione particolare, infine, va alla classe arbitrale azzurra giunta ai Mondiali di Wuxi 2018: Luigi Martilotti e Isacco Scomparin, chiamati ad arbitrare alcuni difficili assalti, tra cui alcune finali, oltre a Marco Pistacchi, componente della Commissione arbitrale FIE.
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