Paraciclismo, mondiali 2018: l’Italia è prima nel medagliere, davanti a USA e Olanda. Ottima prova degli atleti che a Maniago hanno conquistato 9 ori, 4 argenti e 4 bronzi.

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PARACICLISMO, MONDIALI 2018: A MANIAGO L’ITALIA È PADRONA

Ottimo bilancio per l’Italia ai mondiali di paraciclismo 2018, che si sono svolti a Maniago (PN) dal 2 al 5 agosto. La squadra di Mario Valentini ha dato prova di grande qualità conquistando in totale 9 ori, 4 argenti e 4 bronzi per un totale di 17 medaglie – tre in più rispetto ai mondiali dell’anno scorso – classificandosi così prima nel medagliere. Dietro agli azzurri la formazione statunitense con 15 medaglie (9 ori, 4 argenti e 2 bronzi), seguita dall’Olanda con 13 (9 ori, 3 argenti e 1 bronzo).

GIORNO 1: ITALIA SUBITO PROTAGONISTA

I nostri atleti hanno dimostrato carattere e qualità da subito. Alla conclusione della prima giornata il medagliere italiano poteva contare già 4 ori, 1 argento e 1 bronzo. A fare gli onori di casa, Federico Mestroni: il friulano ha conquistato l’oro nella crono categoria H3 sul percorso di 13,60 km e ha concluso in 21’07”63, seguito a ruota dal connazionale Paolo Cecchetto, argento con 21’12”20. Nella stessa giornata gli altri ori sono arrivati da Luca Mazzone, che si è confermato campione mondiale nella categoria H2 chiudendo la prova in 23’14”14 su un tracciato poco favorevole all’altro azzurro Fabrizio Cornegliani. L’atleta di Miradolo Terme si è però rifatto subito vincendo l’oro nella cronometro categoria H1 in 31’11”88. E una conferma è arrivata anche da Francesca Porcellato, che con il tempo di in 23’36”57 ha conquistato l’oro nella cronometro categoria H4. Chiude il medagliere della prima giornata Ana Vitelaru, che al debutto iridato dà subito il proprio contributo portando a casa un bronzo nella categoria H5, concludendo la prova in 27’11”91.

GIORNO 2: FARRONI ORO, ZANARDI NON DELUDE

Nel secondo giorno di gare i nostri atleti aggiungono altre due medaglie alla collezione Maniago 2018. Un oro grazie a Giorgio Farroni che nella categoria T1 ha primeggiato con il tempo di 25’05”00 su Jianxin Chen (25’19″34) e Gonzalo Garcia Abella (25’21″99). L’altro podio della giornata è arrivato da Alex Zanardi, che nella categoria H5 ha chiuso terzo con 40’11”41. Davanti a lui in prima posizione l’americano Oscar Sanchez (39’10”02), secondo l’olandese De Vries (39’15″73). Salgono così a 8 le medaglie per l’Italia, che sembra comunque avere ancora molta fame.

GIORNO 3: ANCORA ORI (E UN PO’ DI AMARO)

Nella giornata dedicata alle prove in linea l’Italia si conferma più che competitiva, conquistando ben 3 ori. È ancora Francesca Porcellato a farla da padrona e a riconfermarsi campionessa nella categoria H3, battendo al fotofinish (1h40’45”) la statunitense Alicia Diana. Fotofinish avverso invece per Luca Mazzone, che cede a William Groulx (1h40’45”) ma aggiunge comunque un argento prezioso al nostro medagliere – oltre all’oro della prima giornata. Bissa invece Giorgio Farroni che nella categoria T1 conquista un altro oro con il tempo di 57’02”00. Altro oro anche dall’ottimo Fabrizio Cornegliani, che nella categoria H1 aggiunge un’altra medaglia del metallo più prezioso grazie al tempo di 1h41’10”. Si ripete anche Ana Vitelaru (H5) che conquista il bronzo in 2h03’05”. Nota dolente della giornata l’incidente di Alex Zanardi all’ultimo giro della categoria H5, a causa del quale ha terminato in 7° posizione in 1h51’35”. Rammarico anche da parte di Federico Mestroni (che ha chiuso al 4° posto con lo stesso tempo di Paolo Cecchetto, 5° in 1h52’26”) che ha lamentato di essere stato chiuso e di non aver potuto condurre la volata finale come avrebbe voluto. Amarezza mitigata dall’andamento generale dei nostri atleti: alla fine del terzo giorno il medagliere azzurro conta 8 ori, 2 argenti e 3 bronzi per un totale di 13 medaglie, una in meno dei mondiali sudafricani dell’anno scorso. E manca ancora una giornata.

GIORNO 4: A MANIAGO L’ITALIA SUL TETTO DEL MONDO!

Chiusura in bellezza per il team italiano nell’ultima giornata di gare di Maniago, che vede gli atleti azzurri conquistare altre quattro medaglie. La più bella è di Michele Pittacolo nella categoria C4: non solo perché è oro, ma soprattutto perché è la dimostrazione della forza mentale dell’atleta di Bertiolo, paradigma perfetto per tutto il movimento paralimpico ed esempio per tutti, sportivi e non. La forza di volontà di Michele lo ha portato dall’incidente dello scorso 11 marzo nella Gran Fondo del Po (trauma cranico, spalla e costole rotte, pneumotorace polmonare) al sesto titolo iridato in carriera. Nella categoria ciclismo sono arrivate medaglie anche da Fabio Anobile, che nel C3 ha conquistato l’argento chiudendo con il tempo di 1h45’15”. Nel C5 invece bronzo di Pierpaolo Addesi, che ha finito la prova in 1h51’44”. I Mondiali si sono conclusi con la staffetta, che ha visto gli Stati Uniti trionfare nei nove giri da 2 km con la volata finale tra Oscar Sanchez e Alex Zanardi. L’atleta bolognese ha conquistato l’argento insieme a Paolo Cecchetto (H3) e Luca Mazzone (H2). Il terzetto ha così consegnato al medagliere azzurro la diciassettesima medaglia della manifestazione.

“È stata una rassegna straordinaria per l’Italia”, ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. “Il nostro team ha ottenuto risultati incredibili, confermandosi ai vertici nel mondo. Voglio rivolgere i miei complimenti a questi straordinari ragazzi, ai tecnici, al presidente Di Rocco e a tutta la Federciclismo, ma anche agli organizzatori della manifestazione”.

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Stefano Sfondrini
Radio per lavoro, ma non emetto sentenze. Bevo caffè senza zucchero perché ho capito che "amare significa poco dolci" [San Galli, protettore degli umoristi]

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