Volley Femminile: alcune riflessioni dopo un finale poco simpatico per le Azzurre in VNL e occhi puntanti al preolimpico imminente.
VOLLEY FEMMINILE: LA NAZIONALE TRA VNL E FASE PREOLIMPICA. ALCUNI SPUNTI.
Per qualcuno la Volley Nations League era soltanto una “prova”; per qualcun altro era più di questo: un modo per le giovani italiane di partire con il piede giusto in vista di una competizione ancora più importante, la fase preolimpica. Seppure si è sperato, l’Italia non è riuscita ad accedere agli ultimi due turni. Quindi è d’obbligo chiedersi: cosa saranno le preolimpiadi? un’occasione di riscatto o solo un tentativo di tenersi a galla?
L’Italia a Nanchino, nella fase finale di VNL, ha tirato il freno e permesso a nazionali come Turchia e Cina di imporsi facilmente con un gioco poco forzato. Con alle spalle la finale di competizione, si torna più consapevoli di cosa manchi effettivamente all’Italia per essere più competitiva a livello internazionale. La partita Brasile-U.S.A. ne è un esempio: se in un primo e in un secondo momento la strategia delle brasiliane di indossare un scudo d’acciaio in difesa e brandire la spada più affilata in attacco sembra funzionare, successivamente gli U.S.A. dimostrano un gioco più ragionato. Servono due set di riflessione alle americane per conoscere i punti deboli dell’avversario e capire quando colpire per far punto o, piuttosto, quando abbassare il tiro per sbagliare meno. Quindi la visione dell’Italia di tirare per chiudere subito il punto non è sempre efficace. La pallavolo si gioca in sei ed a questi livelli di competitività tutti i reparti devono funzionare e commettere meno errori possibili. Affidarsi completamente ad un unico giocatore, servire poco i centrali, la seconda linea e non solo (a rigor di logica) non è la soluzione migliore per affrontare, almeno a testa alta, le squadre della VNL che si ripresenteranno in fase preolimpica. La quarantina di punti di Paola Egonu sono stati resi inutili dai tanti errori di squadra che hanno penalizzato le azzurre. L’Italvolley è una vera forza europea, ma a livelli mondiali e internazionali la sua ottica può risultare riduttiva.
Tuttavia questa squadra molto giovane fa sperare in continuazione: questo periodo di stand-by può essere utile a Davide Mazzanti ed atlete per mettere in atto ottimi progressi in tempi stretti. L’Italia della pallavolo sta puntano tutto su ragazze giovani e con poche esperienze nella pallavolo internazionale. Per questo, i motivi per continuare a credere insieme alle Azzurre sono innumerevoli, anche se il tempo non è a favore. L’Italvolley con la giusta mentalità può rendere la fase preolimpiaca la fase “delle grandi imprese”!
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