A margine dell’evento che ha visto la FISI celebrare i suoi cent’anni e presentare la stagione che verrà, i principali campioni si sono concessi ai microfoni dei giornalisti. Ecco le parole di Sofia Goggia.
MEDIA DAY FISI: PAROLA A SOFIA GOGGIA
Il 2020 dello sci alpino è stato senza dubbio particolare. La stagione interrotta anzitempo, con la gioia frustrata di Federica Brignone e il lockdown a incombere, e i mesi di paura per il COVID-19 e incertezza per l’impossibilità di uscire di casa. Per Sofia Goggia, i mesi da marzo a giugno, momento della ripresa degli allenamenti sullo Stelvio, sono stati anche quelli del dolore per la sua Bergamo. Sensazioni che ha raccontato ai giornalisti nell’intervista collettiva rilasciata al Media Day FISI, pochi giorni prima della ripresa ufficiale delle attività.
ADG – Sofia, sono stati mesi difficili soprattutto per la “tua” Bergamo, quelli del COVID-19. Quello che hai visto e vissuto ti darà uno stimolo ulteriore per ottenere grandi risultati nel 2020/21?
”Certo. Porterò Bergamo con me in ogni gara. Ho fatto mettere sul casco, che ho ricevuto lunedì, il profilo di Bergamo Alta. Abbiamo passato mesi durissimi a Bergamo. Per due mesi sentivo soltanto le ambulanze che passavano sulla Provinciale. Penso che il popolo bergamasco abbia sofferto con molta dignità e silenzio, e con la stessa dignità sia riuscito a ripartire. Per me è un grandissimo onore essere bergamasca, penso di incarnare al meglio quelli che sono i valori e l’indole orobica. Cercherò di dare sempre tutto per me e per Bergamo. Io vinco i Mondiali e l’Atalanta lo scudetto? Sarebbe un 2021 scoppiettante, impazzirebbe una città intera”.
Nel corso della conferenza stampa, hai detto di non essere al top in vista di Soelden…
“Non intendevo questo. Stare sui ghiacciai ad allenarsi in autunno è sempre complicato, per i continui stravolgimenti del meteo, ed è più difficile prepararsi per un evento. La situazione però è uguale per tutte: cambierà poco, chi ha talento si farà comunque valere. Subito o alla distanza”.
Punterai sempre sulle discipline veloci o darai un’altra chance al gigante?
“Essendo inserita nel gruppo elite, tutte e tre (Brignone, Bassino, Goggia) abbiamo una preparazione paritaria nonostante siamo diverse per qualità fisiche, tecniche e doti sciistiche. La mia chiave di volta è in gigante: lì posso lavorare per trovare solidità nelle discipline veloci. Sono una velocista, ma in passato mi sono difesa bene in gigante, senza pormi però grandi aspettative: punto alla solidità”.
Il tuo grande obiettivo è il Mondiale?
“Il mio obiettivo è sciare forte, sempre. Esprimersi ad altissimi livelli. Non è in discussione il valore assoluto, ma dobbiamo dare continuità. Ho avuto una stagione un po’ così, dove ho vinto ma ho commesso errori, e sto cercando di tornare al top”.
Quanto mancherà il pubblico nei Mondiali di Cortina 2021?
“Chiaramente è un peccato, un enorme peccato. Avere la possibilità di correre un Mondiale e non poterlo fare coi tifosi ci fa malissimo. Cercheremo di fare del nostro meglio e rendervi orgogliosi. Le Olimpiadi 2026? Non so cosa faccio domani, figuriamoci nel 2026 (ride)! Sarà sicuramente un bellissimo test per i Giochi Olimpici, ma noi dobbiamo vivere nel presente e camminare nell’oggi”.
La competizione che c’è tra voi ragazze può spingervi ad alzare ulteriormente l’asticella?
“Chiaramente. Io cerco sempre di migliorare e imparare qualcosa in più, esprimendomi sempre al meglio e andando oltre i miei limiti”.
(MILANO, dal nostro inviato all’Hangar Pirelli-Bicocca)
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