Fine settimana di emozioni in Azerbaijan. Mentre tra le strade di Baku hanno fatto da palcoscenico al circus della F1, dal 27 al 29 aprile alla National Gymnastics Arena è andata in scena l’ultima tappa di Coppa del Mondo di ginnastica ritmica con le Farfalle di Emanuela Maccarani che hanno spiccato il volo nell’all-around con un’altra prestazione d’oro.
Farfalle ginnastica. Fonte: ctsnotizie.it
SEMPRE E SOLO L…ORO
Ultima tappa della Coppa del Mondo per le Farfalle della ginnastica ritmica azzurra. Dopo Sofia, Pesaro e Tashkent è la volta di Baku, in Azerbaijan; ma anche se cambiano le pedane e i palazzetti, il risultato è sempre lo stesso. Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Anna Basta e Letizia Cicconcelli salgono ancora una volta sul gradino più alto del podio. Le ragazze accompagnate per l’occasione da Valentina Rovetta e Olga Tishina – mentre Emanuela Maccarani era presente nelle vesti di giudice – hanno fatto subito capire che non era una visita di cortesia. Nella giornata di venerdì le azzurre si sono presentate con un biglietto da visita di 22.100 nell’esercizio a cinque cerchi, volando in vetta alla classifica provvisaria a sette decimi di distanza dalla Bulgaria, unica vera avversaria per le azzurre. L’esecuzione sulle note del “Lago dei cigni”, ormai così familiare, sorprende ancora per la precisione e l’eleganza, oltre alla perfetta interpretazione. Una sinfonia ascoltata mille e mille volte, ma ognuna diversa e speciale. Impossibile per le alte squadre raggiungere un livello simile. Il Giappone, terzo, è già a tre punti di distanza. Ancora una volta tuttavia non c’è traccia della Russia, che a Pesaro aveva mandato la seconda squadra. Giornata sempre al comando anche quella di sabato, nell’esercizio con 3 palle e 2 funi le Farfalle sono un po’ meno perfette e inarrivabili rispetto alla giornata precedente, ma il 18.550 vale l’oro. Una medaglia dal sapore particolare perché con questo nuovo successo le atlete azzurre conquistano l’All-around del circuito di World Cup. Un risultato che mette tutte le altre in guardia in vista degli Europei del 1-3 giugno di Valladolid, in Spagna.
CERCHI D’ARGENTO
Nelle finali di specialità di domenica il rombo dei motori della F1 deve aver distratto le concorrenti in pedana. Nella gara a cinque cerchi gli errori per tutte le 8 nazioni partecipanti sono stati molti, forse troppi, e l’Italia purtroppo non ha fatto eccezione. Alcune traiettorie imprecise e la caduta di un attrezzo hanno portato a una valutazione ben al di sotto delle capacità delle Farfalle, che tuttavia hanno chiuso con una medaglia al collo. E’ bastato un ben poco entusiasmante 18.000 (ottenuto dopo un ricorso da parte della squadra azzurra, in origine era addirittura 17.500) per conquistare l’argento, prima la Bulgaria con 19.800, a completare il podio l’Azerbaijan con 17.600. Nella finale con 3 palle e 2 funi a farla da padrona è sempre la nazionale bulgara, argento Giappone e bronzo Ucraina, mentre l’Italia resta a un passo dalla zona medaglie. Anche in questo caso ci sono state diverse imprecisioni e una perdita dell’attrezzo su una collaborazione determinante l’esito della gara. Molti errori si sono verificati anche nelle finali individuali al nastro dove Milena Baldassarri ha confermato il sesto posto ottenuto a Pesaro. Peccato per la perdita del nastro proprio all’inizio della sua prova, vista la giornata no di molte atlete bastava un esercizio pulito per sperare in qualcosa di più, ma l’allieva di Julietta Cantaluppi ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di competere a un ottimo livello.
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