Andiamo a ripercorrere la carriera di Luca Cantagalli. Dalla generazione dei fenomeni ad allenatore, soprattutto come vice-allenatore, con Modena nel cuore.

Luca Cantagalli nelle vesti di vice-allenatore di Modena
FONTE: pagina Twitter ufficiale di Modena

IL BAZOOKA LUCA CANTAGALLI, UNA CARRIERA DI SUCCESSI

Luca Cantagalli nasce a Cavriago, un paesino in provincia di Reggio Emilia, l’8 dicembre del 1965 e inizia a muovere i primi passi nella pallavolo proprio nella squadra della sua città dove gioca nelle giovanili. 

Modena capisce subito che è un giovane interessante e lo preleva proprio dal Cavriago nel 1980. Sarà un legame importante tra i Canarini e lo schiacciatore, rinominato Bazooka, per la potenza delle sue schiacciate, ma anche Sindaco dai tifosi modenesi proprio per le tante stagioni con cui giocherà con questa maglia, ben diciassette, suddivise in tre capitoli

Il primo capitolo della storia tra Bazooka Cantagalli e Modena dura ben dieci anni, in questo lasso di tempo lo schiacciatore è uno dei maggiori artefici dei tanti trofei vinti dagli emiliani: quattro scudetti consecutivi (dall’85 all’89), altrettante Coppe Italia, ma anche trofei internazionali come una Coppa Campioni (89/90), una Coppa delle Coppe (85/86) e tre Coppe CEV (dall’82 all’85). 

Lasciò Modena, viste le difficoltà economiche, per accasarsi a Treviso, squadra con cui militò tre stagioni. Cantagalli ha sempre giocato per vincere, così fu anche con il club orogranata: due Coppe CEV (91 e 93) e la Coppa Italia del 92/93. 

Nel 1993 inizia il secondo capitolo del Bazooka Cantagalli a Modena, che durerà fino al 1998. Anche in questa seconda esperienza con la squadra emiliana lo schiacciatore azzurro non smette di vincere. Due scudetti (94/95 e 96/97), tre Coppe Italia (93/94, 96/97 e 97/98) e tre Coppe dei Campioni di fila (95/96, 96/97 e 97/98).

Nel ‘98 Cantagalli lascia Modena, questa volta si sposta a sud, molto a sud, precisamente a Palermo, una squadra debuttante. Ma la sostanza non cambia, anche nel biennio palermitano riuscì a far gioire i tifosi vincendo la Coppa CEV nel 98/99. 

Poi il terzo capitolo con Modena, dal 2000 al 2004, il ritorno nella squadra che per forza di cose è casa sua. Riuscì a regalare ai tifosi ancora una gioia, lo scudetto nella stagione 2001/02. 

Terminato il terzo e ultimo capitolo emiliano Cantagalli fece due stagioni tra Taranto e Lupi Santa Croce prima di una brutta parentesi: una squalifica di quattro mesi per doping, lo schiacciatore era risultato positivo al salbutamolo (contenuto in un farmaco per l’asma), così decise di ritirarsi nella stagione 2005/06. 

La carriera di Luca Cantagalli può, però, considerarsi ufficialmente conclusa con un curioso siparietto durante l’All Star Game giocato il 5 novembre del 2006 tra l’Italia di Lega e l’All Star: sull’11 a 9 Zlatanov mandò in rete la propria battuta, l’allenatore della selezione italiana, Fefè De Giorgi, invocò platealmente la sostituzione. 

Dalla postazione commento si alzo un personaggio che era lì proprio per commentare il match, si tolse la giacca e la cravatta e si diresse in campo, si fece dare il pallone e si preparò per il servizio, quel personaggio era proprio Luca Cantagalli.

Fu l’ultimo servizio della propria carriera davanti a cinquemila persone in delirio che si alzarono in piedi per tributargli l’ultima standing ovation da immenso giocatore, quale è stato.  

LA CARRIERA IN NAZIONALE

Ma la carriera del Bazooka non fu solo con le squadre di club, ma anche con la casacca Azzurra della nazionale italiana con quella generazione di fenomeni che ancora ci fa brillare gli occhi e ci fa tornare alla mente ricordi che mai nessuno potrà strapparci. 

L’esordio azzurro di Cantagalli avvenne il 18 marzo 1986 ad Aosta in un match vinto 3-2 dall’Italia contro l’Argentina. Il Bazooka collezionò ben 330 presenze con la nazionale andando anche ad ampliare notevolmente il proprio palmarès. 

Con Julio Velasco, dopo averlo avuto come allenatore a Modena e aver vinto quattro scudetti di fila, Cantagalli ha il piacere e l’onore di diventare un perno della nazionale del Maestro con cui vince 2 ori Mondiali (’90 e ’94), 3 ori europei (’89, ’93 e ’95) e un argento alle Olimpiadi di Atlanta ’96.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

La carriera di allenatore di Cantagalli inizia nella stagione 2009/10 quando diventa allenatore di Massa, neopromossa in A2.

Dalla stagione 2012/13 diventa allenatore di Reggio Emilia, squadra che lascia nel 2016 dopo l’eliminazione nella semifinale playoff contro la Callipo Vibo Valentia. Dopo due stagioni fermo nel 2018 torna a Modena, questa volta come vice-allenatore, di Velasco prima e di Giani poi.

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