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La squadra di ginnastica ritmica russa

La Russia sarà a Rio2016. Il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso di non squalificare la delegazione russa e lasciare alle singole federazioni la possibilità di giudicare i singoli atleti; un modo elegante che toglie il Cio da vere responsabilità. Il Comitato permetterà alle federazioni di acquisire tutte le informazioni del rapporto Wada sul doping e nessun atleta, tecnico o dirigente potrà essere in Brasile se dovesse risultare implicato nel dossier. Il Cio ha deciso di non ammettere atleti già sanzionati per doping, anche se hanno scontato la loro squalifica. Gli atleti russi accettati dal Cio dovranno inoltre sottoporsi a ulteriori test anche fuori dalle competizioni, test che saranno coordinati da una commissione indipendente della Wada. Questi 3 criteri necessari per partecipare alle Olimpiadi di Rio creano però un quadro quanto mai ambiguo.

A due settimane dall’inizio dei Giochi sembra che le lancette corrano troppo veloci per riuscire a costruire delle inchieste adeguate da parte delle federazioni, per non parlare dei sicuri ricorsi al Tas che ne seguirebbero. Peccato però che le ricerche della Wada risalgano a novembre e i report che hanno smascherato lo scandalo del doping di stato siano stati ignorati fino a oggi dalle federazioni. Sola eccezione la Iaaf con la squalifica dell’atletica russa che ha portato alla decisione del Tribunale di Losanna di lasciare 68 atleti fuori dai Giochi. Secondo i criteri del Cio inoltre Yulia Stepanova non potrà più gareggiare. Se fino a questo momento l’ottocentista era, insieme a Daria Klishina (salto in lungo), eleggibile sotto la bandiera del Cio, adesso non potrà più scendere in pista. La Commissione Etica ha tuttavia ringraziato l’atleta e il marito “per il contributo dato alla lotta al doping e all’integrità dello sport”. Rientra poi nello stesso caso della Stepanova anche Julija Efimova, nuotatrice e medaglia di bronzo nei 200metri rana a Londra 2012. Gli atleti russi saranno sottoposti a test indipendenti, ma a una così breve distanza dalle gare sembra molto improbabile riuscire a trovare dei nuovi casi di doping.

Prevedibili poi le reazioni delle due parti. Delusa l’agenzia mondiale antidoping che si aspettava una presa di posizione più decisa del Cio. Soddisfatta la Russia. “Accogliamo con favore il fatto che il Cio, diviso tra la responsabilità collettiva e diritti concreti degli atleti, ha deciso che ogni atleta la cui reputazione è impeccabile e senza traccia di doping, ha il diritto di partecipare alle Olimpiadi”, ha detto il ministro dello Sport russo, Vitali Mutko, aggiungendo poi di essere convinto che la maggioranza della nazionale russa risponderà ai criteri previsti per la partecipazione.

La prima a dare il via libera è stata la Federazione Internazionale di Tennis (Itf) che ha comunicato i nomi di chi potrà scendere in campo a Rio perché “già sottoposto a rigorosi controlli fuori dalla Russia”. Possono quindi preparare le racchette: Andrey Kuznetsov, Evgeny Donskoy e Teymuraz Gabashvili tra gli uomini; Svetlana Kuznetsova, Anastasia Pavlyuchenkova, Darya Kasatkina, Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina tra le donne. Si attende a breve anche la lista della Federazione Nazionale di Ginnastica (Fig) che sembrava già favorevole a far competere gli atleti russi. Intanto sono sbarcate in Brasile la campionessa olimpica delle parallele Aliya Mustafina con le compagne Maria Paseka e Daria Spiridonova (specialiste al volteggio e alle parallele), la campionessa Olimpica Giovanile Seda Tutkhalyan e la promessa Angelina Melnikova. A loro si unirà per una chance molto probabile di medaglia all’Olympic Arena la squadra di ginnastica ritmica (medaglia d’oro a Londra) e Yana Kudryavtseva, campionessa del Mondo di ritmica all-around nel 2013, oltre alla squadra maschile.

Intanto il presidente Vladimir Putin ha deciso di non partecipare alla cerimonia di apertura al Maracanà di Rio de Janeiro. Lo ha fatto sapere tramite il proprio portavoce Dmitri Peskov. Ancora non si sa se il capo del Cremlino deciderà di assistere a qualche gara nel corso della rassegna.

Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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