L’intervista ad Andrea Giovannini in vista dei prossimi Europei di Collalbo. L’azzurro protagonista della spedizione italiana e con una medaglia d’argento europea già al collo ci  ha  parlato  delle  sue  aspettative  per  i  prossimi  giochi continentali facendo anche  un bilancio del 2018.

ANDREA GIOVANNINI TRA UN 2018 IMPORTANTE ED IL 2019 CON EUROPEI E MONDIALI IN VISTA

Ciao Andrea, intanto complimenti per gli assoluti, per la vittoria all around, come valuti le tue performance a questi Campionati italiani?

Grazie, sì sicuramente sono positive non era la gara più importante della stagione quindi abbiamo lavorato molto anche durante la settimana prima però sono un buon test in vista dei prossimi europei che sono la gara a cui punto maggiormente in questo momento

Il 2018 è stato un anno importante con Olimpiadi e scorsi Europei, un bilancio tra PyeongChang e Kolomna dove hai vinto l’argento?

Sicuramente è stato un 2018 positivo, anche se ho avuto degli alti e bassi con gli Europei che sono stati una delle gare più belle, dove ho ottenuto un argento e anche la classifica finale di Coppa del Mondo dove sono arrivato secondo nella mass start oltre che nel team pursuit. La gara che mi ha soddisfatto un po’ meno sono le olimpiadi ma ho lavorato quest’estate per andare avanti e  spero di far bene a questi europei e questo finale di stagione con i mondiali di Inzell (Germania) che sono l’obiettivo principale di questa stagione.

Su quale gara dell’Europeo punti di più, riponi più speranza e che risultati speri di ottenere?

Sicuramente la gara in cui riesco ad esprimermi al meglio sono i 5000m, ovviamente essendo un europeo all around l’importante è riuscire a fare al meglio tutte e quattro le distanze per ottenere il risultato finale con la somma dei punti migliore possibile. Per l’obiettivo, certamente voglio entrare nei primi otto che si giocheranno la finale nei 10000m poiché solo i primi otto vi accedono. Questo è il primo obiettivo poi durante le gare vedremo.

Per gli avversari come li vedi? Con il ritorno di Kramer vedi lui come favorito?

Ti dico, secondo me quest’anno non è lui il favorito principale ma piuttosto l’altro olandese Roest e Sverre Lunde Pedersen però vedo Patrick Roest come favorito principale. Ovviamente Kramer non è poi l’ultimo arrivato però quest’anno secondo me Roest ha qualcosa in più.

Per quanto riguarda i tuoi compagni di nazionale come li hai visti, siete carichi in vista di questi europei? Visto anche l’exploit della scorsa edizione.

Sì, sicuramente siamo cresciuti tutti tanto, abbiamo lavorato molto bene nell’ultimo periodo a Baselga di Piné e siamo tutti sicuri di esser pronti per questo evento, sia io che Davide Ghiotto e Galli, alla sua prima gara internazionale, che però ai campionati italiani ha dimostrato di avere una condizione fisica buona e potrà giocarsi al meglio questa sua esperienza internazionale. 

Come risultati ai campionati italiani vi siete ben comportati, come vedi il team pursuit in un futuro anche oltre questi europei?

E’ una gara che anche storicamente è sempre piaciuta molto a noi italiani, quest’anno purtroppo con l’assenza di Tumulero è stata un po’ più dura essere ai livelli dei top però è comunque una distanza sui cui puntiamo molto e in allenamento cerchiamo di prepararci al meglio per arrivare al Mondiale a provare a far bene; ovviamente l’assenza si sente ma stiamo cercando di lavorare per limitarla.

Una curiosità riguardo alla mass start, un po’ la tua gara, quella in cui tu eccelli: una tua opinione, al di là del fatto che tu la sfrutti piuttosto bene, su questo regolamento per cui l’ultimo giro vale sei volte i precedenti. 

Per come sono fatto io, il regolamento è questo e cerco di adattarmi al meglio. Però se posso dare un’opinione per come la penso io preferirei una gara ad eliminazione dove magari ad ogni giro o due giri eliminano un concorrente oppure dare maggior valore ai traguardi intermedi perché in questo modo renderesti la gara un po’ più viva secondo me.

Ora la domanda più banale del mondo, un voto al tuo 2018  e che voto speri di ottenere nel 2019.

Allora, 2018 positivo anche se è mancata la ciliegina dell’Olimpiade quindi darei un sette, quest’anno sarei contento di arrivare ad un nove dai.

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