Erika Furlani

Erika Furlani in salto (foto: BeAdv Group)

Erika Furlani è una delle speranze del futuro dell’atletica italiana.

Specializzata nel salto in alto, non è riuscita a strappare il pass per le Olimpiadi di Rio, ma rimane comunque carica in vista dell’immediato futuro.

L’atleta, che nel 2013 ha conquistato l’argento mondiale allievi, vuole ora continuare a migliorarsi e a fare esperienza.

Ecco cosa ci ha raccontato nel corso della nostra intervista.

  • Come giudichi il tuo risultato all’europeo di Amsterdam?
  • Il mio Europeo è stato poco soddisfacente, perché un atleta non si deve mai accontentare. Un po’ di rammarico per essere arrivata a un passo dalla finale.
  • A breve cominceranno le Olimpiadi di Rio…era uno dei tuoi obiettivi stagionali?
  • Un Olimpiade è l’obiettivo di ogni atleta, e ovviamente in fondo in fondo ci pensavo.
  • Come la vedi la squadra di atletica azzurra a Rio?
  • La squadra di atletica azzurra a Rio la vedo con tante speranze… Forza Italia!
  • La sensazione è che la scuola del salto in alto italiana, tra atleti affermati e giovani speranze, stia vivendo un gran bel periodo. Anche tu la pensi così?
  • Sì, penso che in Italia ci sia sempre stata una grande tradizione e nel mio piccolo cercherò di portarla ancora più in alto.
  • Nel 2013 hai vinto l’argento mondiale Allievi. È stato il risultato più bello della tua carriera finora?
  • Diciamo che per me ogni gara disputata in maglia azzurra ha un ricordo significativo…
  • Quali sono i prossimi appuntamenti della tua stagione?
  • Farò qualche meeting a settembre visto che non potrò partecipare ai Cds, perché sono senza società civile.
  • Da qui a 5 anni come ti vedi? Hai sicuramente grandi margini di miglioramento…
  • Sì, spero di acquisire un bel bagaglio di esperienza!
  • Chi è Erika Furlani al di fuori dell’atletica?
  • Fuori dall’atletica sono una ragazza che ha un gran rispetto per la vita, e la vive godendosi ogni giorno, sempre con limite.

Luca Lovelli
Giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e direttore responsabile di Azzurri di Gloria. Amo viaggiare, con la mente e con il corpo.

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