Atletica Europei U20 2023: sono 7 i podi italiani, di cui 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi, con il 2° posto nella classifica a punti e il 5° nel medagliere.

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Mattia Furlani in gara a Gerusalemme (foto La Repubblica)

ATLETICA EUROPEI U20 2023: FURLANI E BERTELLI CAMPIONI CONTINENTALI DI CATEGORIA

A Gerusalemme vanno in scena gli Europei under 20 2023 di atletica leggera.

L’Italia porta a casa 7 medaglie, di cui 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi, che valgono il 5° posto nel medagliere guidato dalla Germania (8 ori, 8 argenti e 7 bronzi). Nella classifica a punti la Nazionale azzurra è 2ª a quota 111,5 e un totale di 27 finalisti, intesi come piazzamenti tra i primi 8, alle spalle della Germania (223,5 punti). Si tratta del miglior piazzamento nella placing table dell’Italia di sempre.

Gli ori azzurri arrivano dal salto in lungo e dal salto con l’asta maschili.

Un anno dopo il titolo U18 e a un centimetro dal personale, Mattia Furlani conquista il titolo continentale U20 di salto in lungo con un balzo da 8,23m (-0.2), ottenuto al primo tentativo: record dei campionati, al termine di uno splendido duello con il bulgaro Bozhidar Saraboyukov, argento con 8,22m (+1.6). È un’altra medaglia d’oro in una rassegna internazionale giovanile per Furlani, per il secondo anno consecutivo, in attesa di gareggiare tra pochi giorni ai Mondiali di Budapest. Il bronzo va all’ucraino Nikita Masliuk con 7,97m (+2.3), 12° Francesco Inzoli a 7,37m (+1.5).

L’altro trionfo azzurro arriva grazie a Simone Bertelli nel salto con l’asta, che vince con 5,40m alla prima prova, battendo lo svizzero Valentin Imsand che ci riesce dopo un errore. Medaglia d’oro per Bertelli, che supera la quota decisiva con ampio margine. Bronzo al turco Erdem Tilki (5,30m); si piazza 5° Federico Bonanni che eguaglia il personale di 5,20m. È il primo oro della storia per un astista azzurro nelle 27 edizioni di questa rassegna.

Nei 10.000m di marcia su pista donne, Giulia Gabriele conquista l’argento con il tempo di 46:57, dietro alla spagnola Sofia Santacreu, oro in 46:00. Fino all’ultimo rettilineo anche Giada Traina lotta per una medaglia, 4ª al traguardo in 47:17, superata nei metri conclusivi dalla francese Ana Delahaie che si aggiudica il bronzo in 47:12. 6° posto per Michelle Cantò in 48:00, che riscrive il personale all’esordio in maglia azzurra.

Nel salto in alto uomini, Edoardo Stronati si mette al collo l’argento superando 2,18m alla seconda prova, stessa misura dello svedese Melwin Lycke Holm che ci riesce invece alla prima e conquista l’oro, mentre la gara si chiude con tre errori di entrambi a 2,21m. Bronzo allo slovacco Robert Ruffini con 2,15m, quota saltata al terzo tentativo anche da Matteo Sioli che si migliora di due centimetri ed è 6°.

Great Nnachi è medaglia d’argento nel salto con l’asta femminile. Dopo aver inseguito a lungo la cittadinanza italiana, arrivata nello scorso ottobre, finalmente Nnachi è sul podio in maglia azzurra con la misura di 4,15m ottenuta alla prima prova, nel duello con la svedese Sara Winberg, l’unica a superare 4,25m. Un argento in condivisione con la lituana Rugile Miklyciute, che come l’azzurra ha un percorso netto fino a 4,15m. È la seconda presenza in Nazionale e il primo campionato internazionale per Nnachi.

Ancora una medaglia dalla marcia: al maschile nei 10.000 metri festeggia il bronzo Giuseppe Disabato, dopo aver vinto l’argento tra gli under 18 sulla stessa pista nella scorsa stagione. Al traguardo chiude in 42:19.67, migliorandosi nettamente, di oltre mezzo minuto, a una manciata di secondi dall’argento. Oro al tedesco Frederick Weigel in 41:53.58, mentre il turco Hayrettin Yildiz finisce 2° in 42:13.78. 6° posto in 43:32.52 per Diego Giampaolo.

Dal tredicesimo tempo di accredito al podio europeo. È la favola di Daniele Groos, bronzo nei 200 metri uomini. Una condizione di forma già evidenziata nelle gare ventose in batteria (20.89/+3.4) e in semifinale (20.93/+3.2), che culmina nel 3° posto finale in 21.01 (+1.0), dietro soltanto all’imprendibile polacco Marek Zakrzewski (20.63) e all’olandese Timo Spiering (20.97). Una prodigiosa rimonta per l’azzurro dall’ottava corsia, dopo essere entrato sul rettilineo in ultima posizione, migliorando il personale di 25 centesimi.

4° posto con lo stesso risultato del bronzo. È quasi una beffa per Erika Saraceni, protagonista nel salto triplo donne con 13,40m (+0.9) al quinto salto, due centimetri in meno della sua migliore prestazione italiana U18. L’azzurra combatte alla pari con avversarie più grandi anche di due anni e si vede sfuggire una medaglia soltanto per la seconda misura ottenuta in gara: 13,17m (+0.9) contro il 13,30m (+2.3) della serba Aleksandrija Mitrovic, bronzo; argento alla connazionale Teodora Boberic (13,50m) e oro all’ucraina Oleksandra Chernukha (13,63m). Dopo il personale di 13,16m in qualificazione, è 12ª Greta Donato con 12,41m (+0.8).

Ai piedi del podio anche Celeste Polzonetti, 4ª nella finale dei 100 ostacoli in 13.36 (+0.5), a soli quattro centesimi dal bronzo della tedesca Lia Flotow (13.32). Vince l’altra tedesca Rosina Schneider in 13.06 davanti alla svizzera Valérie Guignard (13.23). Polzonetti diventa la seconda junior italiana di sempre alle spalle soltanto della primatista Elisa Di Lazzaro (13.24).

Podio sfiorato da Manuel Zanini, al 4° posto nella finale dei 1.500 uomini in una gara tattica (4:01.63) contro avversari più esperti: oro al fenomeno olandese Niels Laros in 3:56.78, davanti all’austriaco Kevin Kamenschak (3:59.73) e al ceco Ondrej Gajdos (4:00.98).

4ª la staffetta 4×400 maschile con Matteo Di Benedetto, Daniele Groos, Luca Marsicovetere e Simone Giliberto (in batteria anche Lorenzo Mellano e Giovanni Lazzaro) con il crono di 3:08.39, in lotta fino al traguardo per il podio.

5° posto per Ludovica Cavo nei 400 ostacoli donne (59.08) e per la 4×100 maschile con Nicolò Salaris, Romeo Monaci, Loris Tonella e Jacopo Capasso (e Daniele Groos nella batteria) in 40.70.

Nella finale dei 1.500m donne, è 5ª Matilde Prati in 4:20.85, mentre è 6ª Gloria Kabangu negli 800m donne in una gara tattica (2:08.45).

7° posto per Elisa Valensin nei 200m donne corsi in 23.77 (+1.5), per Laura Ribigini in rimonta nei 3.000 metri femminili con il personale di 9:38.86 (13ª Viola Paoletti in 10:00.17) e per Marta Amani nel salto in lungo donne, in una finale molto equilibrata. All’indomani del 6,54m ottenuto in qualificazione, non riesce a ripetersi su quei livelli, con 6,42m (-1.0). Il podio è racchiuso in cinque centimetri: l’irlandese Elizabeth Ndudi a 6,56m (+1.4), la bulgara Plamena Mitkova a 6,54m (+0.1), la tedesca Laura Muller a 6,51m (-0.4).

8ª posizione per Matteo Di Benedetto, che corre i 400m uomini in prima corsia in 47.71, e per Alessandro Morotti nei 3.000m maschili in 8:51.37.

Nei 100m uomini, è 8° Jacopo Capasso in 10.59 (+0.6), all’indomani del personale di 10.47. Proclamati i nuovi re dello sprint europeo giovanile, il polacco Marek Zakrzewski (10.25) e la britannica Joy Eze (11.39/+2.0). 8 anche Margherita Voliani nei 5.000m donne in 16:52.28.

Da sottolineare nel decathlon la prestazione di Alberto Nonino, 10° con il personale di 7.510 punti; 20° Alessandro Carugati (7.092) e 23° Stefano Demo (6.789).

Sulla pedana del salto triplo uomini, 10° posto per Leandro D’Amore con 14,52m (+0.2),

Nel lancio del peso femminile, Anna Musci non va oltre il 12° posto con 13,29m.

Nei 5.000m al maschile 14° Stefano Benzoni (14:32.79) e 24° Vittore Simone Borromini (15:09.99); tra le donne 24° posto di Carolina Fraquelli (17:40.58).

Nei 110 ostacoli, al sesto ostacolo si ferma Damiano Dentato, dopo la brillante semifinale che lo vede migliorarsi con il tempo di 13.37 (+2.0). Oro all’austriaco Enzo Diessl in 13.12 (+1.2), affiancato sul podio dal finlandese Rasmus Vehmaa (13.23) e dal portoghese Sisinio Ambriz (13.29).

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Giornalista, onnivora di cultura a 360º. Lavoro nel campo dei media, in particolare nel mondo dell'informazione e social. Lo sport è una delle mie tante passioni, coltivata sul campo, sui libri e sullo schermo.

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