A Lonato del Garda, si è svolta una nuova tappa di Coppa del Mondo 2022 di tiro a volo. Ottimi risultati per gli azzurri.

Lodde

Lodde (FONTE: https://www.fitav.it/)

ORO PER LODDE NELLO SKEET

Luigi Agostino Lodde ha vinto la gara di skeet maschile. Prestazione assolutamente maiuscola per Lodde: dapprima perfetto nelle qualificazioni con 125, nella corsa al podio l’azzurro si è chiuso in una concentrazione assoluta e non ha lasciato nessuno spazio di manovra agli avversari. Con 40/40 è stato oro.

“Sono sfinito ma davvero molto contento. Ho lavorato tanto e duro per tornare a sparare come voglio io e questo oro dimostra che, con impegno e dedizione si possono concretizzare risultati importanti anche quando le regole cambiano così spesso che alla fine anche noi tiratori siamo confusi – ha confessato Lodde al termine della gara – Durante la semifinale ho avuto un momento in cui ero convinto che si dovesse procedere in un modo, invece siamo andati avanti in un altro. L’unico modo per vincere è romperli tutti ed io questo ho fatto. Sono arrivato qui a Lonato pronto a fare bene e dopo aver preparato la gara al meglio, qui abbiamo trovato le condizioni perfette. Questo impianto è veramente il Maracanà del Tiro a Volo, ma questa eccellenza vale anche per la qualità dell’organizzazione che la nostra Federazione ed il Trap Concaverde hanno messo in campo. Ad oggi siamo l’unico riferimento per il Tiro a Volo nel mondo, non c’è storia per nessuno. Questa medaglia la condivido con tutta la squadra, con l’Esercito Italiano, che è sempre al mio fianco, e con la nostra Federazione. Poi, una dedica speciale la voglio fare a due persone che preparano la gara con noi, la vivono con noi e soffrono con noi, sempre dietro alle quinte. Grazie a Fabio Pertigiani ed Aldo Bionda”.

Sul podio, anche Gabriele Rossetti. Entrato in semifinale con il punteggio di 122/125 +19 nello spareggio, Rossetti ha chiuso la sua corsa al podio con un ottimo 28/30 e la medaglia di bronzo al collo.

In semifinale, ci è passato anche Elia Sdruccioli. Quinto assoluto in qualificazione grazie al punteggio di 123/125, l’azzurro non ha superato l’ultima strettoia prima della finalissima e con 16/20 non è salito oltre la 6^ posizione.

Da finale ma non da medaglia, anche la gara di Martina Bartolomei, risultata essere la migliore del terzetto italiano in rosa. L’azzurra si è meritata la qualificazione con 117/125 ed è poi entrata in finale con 27/30. Purtroppo si è dovuta accontentare del 4° posto con 16/20.

“Bravissimi Gigi e Gabriele, bravi anche Elia e Martina. Quattro piazzamenti in semifinale, tre in finale e due medaglie. Davvero uno spettacolo – ha commentato il Direttore Tecnico Nazionale Andrea BenelliQuesto è un momento di intermezzo per la stagione. Abbiamo impostato il lavoro avendo come obiettivo principale quello della conquista delle Carte Olimpiche all’Europeo ed al Mondiale. Lonato è comunque un ottimo test per tutta la squadra e ognuna delle ragazze e dei ragazzi convocati ha preso riferimenti utilissimi in vita dei prossimi appuntamenti. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che con il lavoro quotidiano ci mettono in condizioni di vincere, gli Uffici Federali, che sono sempre molto preziosi! Stasera si festeggia, ma domani di nuovo in pedana per la gara a squadre e poi per il Mixed Team”.

ARGENTO E BRONZO NEL TRAP A SQUADRE

La prestazione azzurra a Lonato è proseguita con due podi nella categoria trap. La prima medaglia festeggiata è stata quella centrata dal team femminile. Il terzetto formato da Giulia Grassia, Maria Lucia Palmitessa e Silvana Maria Stanco ha conquistato il diritto di duellare per l’oro con il punteggio di 199/225 +2. Loro avversarie in pedane sono state le australiane Laetisha Scanlan, Catherine Skinner e Penny Smith. Nella finalissima, le australiane hanno conquistato l’oro con un netto 7 a 1.

In campo maschile, Lorenzo Ferrari, Giovanni Pellielo e Massimo Fabbrizi hanno conquistato la medaglia di bronzo. I tre azzurri sono entrati nel medal match per il bronzo ed hanno affrontato la Repubblica Ceca: dopo aver vinto il primo set, hanno perso il secondo ed il terzo, ma hanno ripreso il controllo aggiudicandosi il quarto ed il quinto, determinante per la vittoria con il punteggio di 6 a 4.

DOPPIO ARGENTO

L’Italia ha centrato un doppio argento. In campo maschile, gli azzurri Niccolò Sodi, Giancarlo Tazza e Gabriele Rossetti (Fiamme Oro) hanno chiuso le qualificazioni con il punteggio di 216/225, meritandosi il medal match per l’oro contro la Repubblica Ceca. Nel duello per la vetta del podio, gli azzurri si sono assicurati il primo ed il terzo parziale ma i cechi non li hanno lasciati scappare battendoli nel secondo e nel quarto. Nel quinto, errore fatale all’ultimo piattello per la squadra azzurra: alla fine, con il punteggio di 6-4, gli azzurri si sono accontentati dell’argento.

Anche al femminile, il terzetto composto da Martina Maruzzo, Katiuscia Spada e Diana Bacosi si è aggiudicato la medaglia d’argento. Nel duello per l’oro, le statunitensi hanno trovato la fucilata giusta ed hanno vinto l’oro per 7-3.

“Duellare per l’oro significa aver sparato bene – ha commentato il Direttore Tecnico Nazionale Andrea BenelliTutti hanno dimostrato di esserci e di saper fare bene. Questo è u evento non olimpico, ma serve per acquisire maggiore esperienza in pedana. Per questo sono comunque soddisfatto delle loro prestazioni”.

BACOSI/ROSSETTI BRONZO NEL MIXED TEAM DI SKEET

La terza prova di Coppa del Mondo 2022 si è chiusa con la medaglia di bronzo conquistata da Diana Bacosi e Gabriele Rossetti nella gara del mixed team di skeet.

I due olimpionici hanno ben figurato nelle qualificazioni, chiuse con il punteggio di 145/150 ma, nello spareggio di ingresso nel medal match per l’oro e l’argento, gli azzurri si sono fermati a +1 ed hanno guadagnato il diritto di duellare per il bronzo contro i tedeschi Nadine Messerscmidt e Vincent Haaga. Lo scontro ha assicurato la medaglia di bronzo all’Italia per 6-4.

Sul terzo gradino del podio, anche la coppia britannica formata da Emily Jane Hibbs e Karla Frederick Killander, vincitori del duello con gli azzurri Chiara Di Marziantonio e Luigi Agostino Lodde.

Bravi Diana e Gabriele che hanno centrato il podio, ma anche Chiara e Gigi che ci sono andati vicinissimi – ha commentato in chiusura il Direttore Tecnico Nazionale Andrea Benelli Questo evento celebrerà il suo debutto a cinque cerchi a Parigi ed abbiamo ancora tanto per lavorarci”.

“Chiudiamo questa coppa del Mondo con un oro, tre argenti e tre bronzi e un bilancio positivo che va oltre quello agonistico – ha spiegato il Presidente Federale Luciano RossiLa Federazione Italiana Tiro a Volo ed il Trap Concaverde hanno dato al mondo del tiro l’ennesima dimostrazione di eccellenza organizzativa e di ospitalità. Una grande soddisfazione per me personalmente, per la Federazione, quest’anno ancora più protagonista con Casa Fitav, e per lo Staff organizzativo. A settembre di questo anno torneremo qui a Lonato con il Campionato Europeo di Para-Trap e, sin da ora, diamo appuntamento a tutti anche alla Coppa del Mondo già assegnataci per il 2023 nel mese di maggio”.

LE DICHIARAZIONI FINALI

Il Direttore tecnico della specialità Andrea Benelli“In questa Coppa del Mondo ho schierato una squadra molto giovane e sono davvero molto soddisfatto delle scelte e del risultato che è stato prodotto. Le ragazze e i ragazzi giovani di questa squadra devono naturalmente crescere ed è importante dar loro fiducia come avviene quando siano impegnati in una competizione di questa importanza e di questo valore. Di questa gara ricorderemo certamente alcuni risultati di alto livello, ma devo dire che, dal punto di vista strettamente tecnico, vedere che alcuni dei giovani che ho schierato e che, pur non avendo esperienza di gare internazionali di questa portata, hanno ottenuto dei bei risultati, è di grande soddisfazione. Il caso emblematico in questo caso è Elia Sdruccioli che avevo già schierato in squadra a Cipro: dal momento che il ragazzo ha certamente dei numeri ho voluto riprovare a sottoporlo a una pressione di gara importante e con il 123 di Lonato ha pienamente confermato la mia impressione. Che il livello dei punteggi sia altissimo nello Skeet non è una novità: è qualcosa che ormai si verifica da anni. Questo ci spiega che non ci possiamo mai considerare arrivati a un traguardo, ma, pur conseguendo buoni e talvolta ottimi risultati, dobbiamo continuare a lavorare possibilmente anche più di prima. Va detto che in realtà non abbiamo mai abbassato la guardia. Se alcune volte non siamo riusciti a vincere e magari neppure a centrare una medaglia, questo è avvenuto perché gli avversari si sono presentati a un livello altissimo e hanno offerto prove stellari.”

Diana Bacosi: “Nella gara individuale c’è sicuramente ancora da lavorare: sento chiaramente che mi manca quella cattiveria che produce il risultato. Evidentemente c’è ancora un po’ appagamento della medaglia di Tokyo che impedisce di ritrovare lo slancio necessario. Il risultato ottenuto alle Olimpiadi è stato sofferto per tanti motivi, ma ha anche rappresentato un traguardo importantissimo, pertanto non è facile ricominciare da zero in tempi rapidi. Con molta obbiettività mi rendo conto che ho appunto ancora da lavorare per raggiungere il livello giusto, ma so anche che c’è tempo se si considera che l’appuntamento importante è nella parte finale dell’estate e sono certa che mi farò trovare pronta per quel momento. È vero che a volte, come si dice banalmente in questi casi, sbatterei la testa nel muro per poter ritrovare prima possibile quella cattiveria agonistica e quell’atteggiamento mentale che serve per vincere, ma devo anche accettare che il graduale ritorno a quella condizione mi imponga dei tempi relativamente lunghi. Se analizziamo la mia gara individuale a Lonato, si vedono chiaramente le tracce di questa situazione: passo magari da un perfetto 25 a un 22 un po’ sbiadito nella stessa giornata. In realtà ho già vissuto momenti e situazioni di questo genere anche dopo la medaglia di Rio, quindi so bene di cosa si tratta. La gara a squadre è andata certamente bene, come anche il Mixed Team. Diciamo semmai che è necessario un po’ di tempo per assimilare pienamente le modalità di svolgimento perché la gara a squadre si svolge in un modo, il Mixed Team in un altro e la gara individuale in un altro ancora. Il Mixed Team, però, è bellissimo: posso dire che ci divertiamo davvero a gareggiare. In queste ultime stagioni nel Mixed Team ho avuto la fortuna di avere due compagni di squadra eccezionali come Tammaro Cassandro e Gabriele Rossetti. Ho già vinto delle gare sia con l’uno che con l’altro e sappiamo che possiamo capirci anche solo con uno sguardo. Proprio a Lonato Gabriele, prima di entrare in pedana, mi ha dato grande sicurezza dicendomi: fai del tuo meglio, al resto ci penso io! Sapeva che mi sentivo un po’ insicura in questa fase della stagione ed è intervenuto nella maniera giusta. Poi insieme, nella fase finale, in realtà siamo stati una bella macchina da piattelli!”

Martina Bartolomei: “Ho affrontato la prima serie probabilmente con un po’ di emozione. Questa Coppa del Mondo era un appuntamento importante in cui sentivo di dover fare bene e questo forse ha prodotto molta pressione. Ho reagito bene: sapevo che dopo il 22 iniziale non potevo premettermi di sbagliare nient’altro e sono riuscita a chiudere bene la giornata. Nella seconda giornata si è ripetuta la situazione e di nuovo ho dovuto far appello a tutte le mie forze per reagire. Lo shoot-off è stato poi un altro momento impegnativo e molto importante perché mi giocavo la presenza nella fase finale e quello era un traguardo che a quel punto volevo decisamente conseguire. La prima semifinale è stata quasi perfetta: ho ritrovato molto slancio e avevo la volontà ferma di entrare nel gruppo delle finaliste. Per come si era prospettata la gara in alcuni momenti iniziali, già ritrovarsi in finale è stato un successo. Nella finale certamente ho fatto qualche valutazione non completamente corretta sulle doppie inverse. Il quarto posto però per me è ha un grande valore ed essere stata in finale a un passo dal podio mi dice che comunque ho lavorato bene nella preparazione di questa gara. Sono orgogliosa del lavoro che ho fatto: adesso si torna a lavorare per riuscire la prossima volta a scalare quel gradino che consente di arrivare alla medaglia.”

Gabriele Rossetti: “Ci tenevo a fare bene in questa Coppa del Mondo giocata in casa e mi ero preparato per il massimo risultato. Purtroppo il primo giorno di gara ho commesso un errore banale che mi ha costretto a inseguire. Se n’è andato un 7 Mark nella seconda serie: un piattello sostanzialmente innocuo senza particolari variazioni di traiettoria o strane angolazioni. Malgrado questo sono arrivato allo shoot-off e sono poi riuscito a entrare tra i semifinalisti. Ma naturalmente, per effetto di quell’errore banale all’inizio, la mia gara è stata tutta in salita e io sono stato costretto a giocarmela imponendomi di non mollare mai. Sicuramente per aver inseguito praticamente proprio per tutta la gara sono arrivato inevitabilmente più stanco degli altri alla fase finale. Ma devo dire che per me il bronzo vale come una vittoria. A Vincent Hancock e a Gigi Lodde non si può veramente che fare tutti i  complimenti possibili per la gara straordinaria che hanno saputo fare!”

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Gabriele Stragapede, 25 anni. Laureato nella facoltà CIM (Comunicazione, Innovazione e Multimedialità) dell'Università di Pavia. Aspirante giornalista sportivo ed attualmente editore per Azzurri di Gloria. Appassionato di calcio e di wrestling, scrive di tutto, un po'.

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