#FuoriCinema: bimensilmente, al venerdì, su «Azzurri di Gloria» on-line, scopriamo lo Sport e le sue storie, attraverso il Cinema, con articoli d’approfondimento, consigli e recensioni sui migliori sports movies.
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CINDERELLA MAN (2005), DI RON HOWARD
Benvenuti al nono appuntamento con #FuoriCinema su «Azzurri di Gloria» on-line, il secondo per questo 2018. Nominato a tre Premi Oscar, protagonista di oggi è un cult-movie americano, uno dei più famosi film sportivi degli ultimi anni: Cinderella Man – Una ragione per lottare (2005), del celebre regista statunitense Ron Howard. Una pietra miliare della Storia della Boxe, raccontata in pieno stile americano da grande produzione, da un regista che dello stile americano ha fatto il suo tratto distintivo. Un cast d’eccellenza vede protagonista il neozelandese Russel Crowe, nei panni del pugile Jim Braddock, insieme a Paul Giamatti e Renée Zellweger.
Jim Braddock (1905 – 1974) è stato campione mondiale dei pesi massimi, ed è riconosciuto dalla International Boxing Hall of Fame come uno dei più grandi pugili di tutti i tempi.
JAMES WALTER BRADDOCK
Soprannominato dai media “Cinderella Man”, a causa delle condizioni di profonda indigenza economica in cui versava la sua famiglia durante la Grande depressione degli anni trenta, James Walter Braddock nasce a Manhattan da una famiglia di origini irlandesi. Il film racconta la storia di rivalsa di un uomo, un pugile, che, il 13 giugno 1935, trentenne, arriva a contendere il titolo di campione mondiale dei pesi massimi a Max Bear, in un incontro, rimasto celebre, al Madison Square Garden. Il grande boxeur afroamericano Joe Louis, che sconfisse Braddock nel 1937, dichiarò che il pugile proveniente da Hell’s Kitchen (Manhattan) era l’uomo più coraggioso contro cui avesse mai combattuto.
Prima di lasciarvi alla visione del film, una curiosità: nella pellicola un piccolo ruolo è affidato a Rosemarie DeWitt, reale nipote di Jim Braddock.
