Dopo le indiscrezioni delle scorse ore e una prima smentita, la FISI conferma la presenza di tre positività al coronavirus durante il training camp della nazionale di sci alpino. I dettagli.
SCI ALPINO: TRE POSITIVI NEL TRAINING CAMP ALLO STELVIO, LA SITUAZIONE
Il COVID-19 sta pian piano svanendo dai radar, in un’Italia che cerca di tornare alla normalità ed è ormai stabilmente sotto i duecento casi giornalieri, ma quest’oggi ha sfiorato nuovamente il mondo dello sport, a sua volta coinvolto in una progressiva ripartenza. Il calcio è ripartito a pieno regime, gli altri sport stanno riprendendo gli allenamenti in vista della prossima stagione. Tra questi c’è anche lo sci alpino, che ha portato i suoi campioni in ritiro sul Passo dello Stelvio dopo mesi d’inattività “sulle nevi” e lockdown: il gruppo di lavoro delle nazionali italiane di sci alpino convive e si allena ormai da settimane, e nelle scorse ore è balzato agli onori delle cronache per un possibile caso di COVID.
Tutto è nato nella mattinata odierna, quando svariati siti specializzati hanno riportato la notizia di una positività all’interno del gruppo-lavoro azzurro: un allenatore che, si leggeva, aveva manifestato sintomi da COVID. Dopo aver temporeggiato e inizialmente smentito, la FISI ha confermato il tutto in serata: tre elementi del gruppo di lavoro allo Stelvio sono risultati positivi al COVID-19. Si tratta di un tecnico, che ha mostrato sintomi febbrili ed è stato trasportato all’ospedale di Sondalo (dove si è subito sfebbrato), un altro tecnico e un atleta, entrambi positivi e asintomatici. Tre positività su 150 controlli effettuati tra staff e atleti, e i positivi effettueranno ora la quarantena prevista: gli altri tecnici e atleti invece proseguiranno ad allenarsi (fino al 2 luglio), con l’eccezione del gruppo di Coppa del Mondo femminile che ha concluso il suo periodo d’allenamento.
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