Si chiude il week end di Coppa del Mondo di scherma paralimpica a Pisa. Vediamo tutti i risultati dei nostri azzurri
Matteo Betti (fonte: federscherma.it)
PRIMA GIORNATA: AZZURRI A BOCCA ASCIUTTA
Non si apre sotto la miglior stella il week end di gare a Pisa, valide per la Coppa del Mondo della scherma paralimpica. La prima giornata infatti, che ha visto le gare di sciabola maschile (categorie A e B) e spada e fioretto femminile (rispettivamente, di categoria A e B), si è chiusa senza alcun tricolore sul podio.
Per gli uomini, i migliori risultati arrivano da Alberto Andrea Pellegrini (cat. A) che, dopo aver passato i sedicesimo col “derby” contro Edoardo Giordan (15-5), si ferma 15-13 contro l’ucraino Vadym Tsedryk, che vincerà poi la medaglia di bronzo.
Percorso molto simile quello di Alessi Sarri nella categoria B, sconfitto ai quarti dal francese Yannick Ifebe (bronzo) con lo stesso punteggio di 15-13 del compagno Pellegrini. Si ferma ai sedicesimi Gianmarco Paolucci, contro l’altro francese Jerome Prevot.
Dura giornata anche per le donne: nella spada arriva ad un passo dal podio Rosanna Pasquino, sconfitta soltanto ai quarti di finale per 15-5 dall’ungherese Amarilla Veres (argento). Si fermano agli ottavi Letizia Baria (dura sconfitta per 15-3 contro Marta Fidrych, polacca che andrà a vincere la medaglia d’oro), Sofia Brunati (15-10 contro la francese Sandrine Quinola), Sara Bortoletto (15-4 con l’isrealiana Linor Kelmar) e Liliana Tolu, battuta dall’ungherese Zsuzsann Krajnyak (un netto 15-1).
Nel fioretto pesa come un macigno l’assegna del fenomeno Bebe Vio, impegnata con l’ONU assieme al Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. A fare le sue veci Alessia Biagini, che non supera l’ostacolo degli ottavi, superata dalla polacca Jadwiga Pacek per 15-2.
SECONDA GIORNATA, L’ITALIA S’È DESTA: QUATTRO MEDAGLIE!
Sul calendario dell’evento, la giornata di sabato era riservata alle prove di fioretto maschile e femminile di categoria A, di spada di categoria B e la sciabola maschile a squadre. Per l’Italia, è tutta un’altra storia: son ben quattro le medaglie vinte.
Il risultato più convincente è quello della squadra di sciabola maschile, che arriva ad un soffio dal gradino più alto del podio: una sola, unica stoccata è ciò che separa gli ungheresi medaglia d’oro dal magnifico argento dei nostri Andrea Pellegrini, Alessio Sarri e Edoardo Giordan. Una prova straordinaria, soprattutto perché giunta dopo la convincente semifinale vinta per 45-36 contro i leader del ranking ucraini.
Per le prove individuali, tocca ad Emanuele Lambertini e Matteo Betti riscattare la prima, deludente giornata azzurra, e lo fanno vincendo il bronzo nel fioretto maschile: entrambi cedono in semifianale, il primo contro l’ungherese Richard Osvath (15-8), il secondo contro il polacco Dariusz Pender (15-10).
Fermo nel turno dei 16 Matteo Dei Rossi, sconfitto 15-6 proprio da Osvath.
Gloria anche per il fioretto femminile, con il bronzo di Loredana Trigilia, che si arrende soltanto in semifinale all’ungherese Zsuzsanna Krajnyak per 15-9.
Nessuna medaglia invece dalla spada maschile, con Sarri che si ferma al quinto posto, battuto ai quarti da Ifebe. Non supera il turno dei 16 Gabriele Leopizzi, mentre molto prima erano usciti di scena Michele Vaglini e Christian Ceracchi.
TERZA GIORNATA, MATTEO BETTI CHIUDE ALLA GRANDE
Nella giornata finale di Coppa a Pisa, che prevedeva le gare di spada maschile di categoria A, fioretto maschile cat. B e sciabola femminile, è Matteo Betti a regalarci una degna chiusura: vince infatti la medaglia d’argento nella spada, arrendendosi soltanto al britannico Piers Gilliver con il rotondo risultato di 15-3.
Fuori nel turno dei 16 gli altri italiani del fioretto (Lambertini, Dei Rossi e Dennis Panciroli, così come Leopizzi nel fioretto), mentre ancora prima esce Giordan. Chiude il panorama maschile Paolucci, sconfitto agli ottavi nel fioretto.
Per la sciabola femminile, bene la Trigilia e Andreea Mogos, entrambe sconfitte ai quarti di finale, ad un passo dal podio. Più indietro Liliana Tolu e Sofia Brunati, ferme al tabellone dei 16.
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