Scherma, Europei individuali Plovdiv 2023. L’Italia chiude al primo posto nel medagliere. Con dieci medaglie, di cui tre d’oro e altrettante d’argento. 

Le azzurre e gli azzurri protagonisti alla prima giornata di gare agli Europei. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

Scherma, Europei Plovdiv 2023: Italia prima nel medagliere con dieci medaglie   

Si sono conclusi ieri i Campionati Europei Assoluti Individuali di Plovdiv 2023. 

Sulle pedane bulgare, l’Italia è stata assoluta protagonista, conquistando dieci medaglie, di cui tre d’oro e altrettante d’argento, valevoli il primo posto nel medagliere continentale, davanti alla Francia. 

L’incredibile prima giornata dell’Italia agli Europei di Plovdiv 2023

Venerdì scorso, nella prima giornata di gare, la scherma italiana ha scritto la storia, conquistando ben sei medaglie in due gare, entrambe vinte dai portacolori FederScherma. E con un podio tutto azzurro nel fioretto femminile. Il debutto sulle pedane continentali ha infatti portato in dote all’Italia i titoli europei della fiorettista Martina Batini e dello spadista Davide Di Veroli. 

Nel fioretto, le atlete del Ct Stefano Cerioni hanno calato il poker. Batini si è aggiudicata la vittoria in finale in un derby contro Martina Favaretto, costretta al ritiro sul 9-6 a causa di un problema fisico, che però non le ha impedito di conquistare la medaglia d’argento. Ai quarti di finale, in quello che ha assunto le sembianze di un vero e proprio “Open Nazionale”, Batini e Favaretto avevano avuto ragione, rispettivamente 15-12 e 15-9, di Francesca Palumbo e Alice Volpi, che si sono aggiudicate la medaglia di bronzo.

Le fiorettiste Mormile, Batini, Favaretto e Volpi sul podio tutto azzurro. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

L’Inno di Mameli ha risuonato anche nella gara della spada maschile, nella quale Di Veroli ha regalato alla Nazionale un titolo che mancava dall’Europeo di Foggia del 1981, quando a trionfare fu Angelo Mazzoni. Anche in questo caso, la finale è stata tutta a tinte azzurre, conclusa con uno spettacolare 15-14, con Di Veroli ad avere la meglio su Federico Vismara, medaglia d’argento. Sul gradino più basso del podio il tedesco Marco Brinkmann e il polacco Mateusz Antkiewicz. Gli altri spadisti italiani in gara, Valerio Cuomo e Gabriele Cimini, hanno chiuso rispettivamente al turno dei trentadue e al termine della fase a gironi.

«Una giornata emozionante, epica. Le ragazze del fioretto e i ragazzi della spada ci hanno regalato una gioia che salta a piè pari dalla cronaca alla storia. E mi piace sottolineare che questo trionfo italiano sia arrivato in due gare dall’altissimo livello tecnico, con in pedana il meglio del Vecchio Continente e i leader del ranking mondiale. Segno che l’Italia non ha soltanto primeggiato in Europa, ma ha dimostrato di essere una potenza a livello globale». Queste le parole di grande soddisfazione del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi. 

Il podio della spada maschile. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

Mara Navarria fa sette, in carriera e per l’Italia a Plovdiv 

Sabato, nella seconda giornata dei Campionati Europei, FederScherma ha conquistato la propria settima medaglia con la veterana dell’ItalSpada Mara Navarria, che a Plovdiv si è messa al collo la propria settima medaglia continentale. L’unica contendente in grado di fermare l’azzurra è stata la francese Alexandra Louis Marie, che si è aggiudicata il titolo grazie al 15-8 in finale, costringendo Navarria sul gradino intermedio del podio, dopo un percorso netto. Medaglia di bronzo per l’estone Nelli Differt e per la transalpina Auriane Mallo Breton. Si sono invece fermate agli ottavi di finale Federica Isola e Rossella Fiamingo, mentre il turno delle trentadue aveva visto lo stop di Alberta Santuccio, sconfitta dalla compagna di squadra Fiamingo. 

Nella sciabola maschile il georgiano Sandro Bazadze si è aggiudicato il titolo iridato, superando in finale 15-11 il padrone di casa András Szatmári. A completare il podio il turco Enver Yildirim e il francese Patrice Sebastien. Gli azzurri Luca Curatoli, Luigi Samele, Michele Gallo e Matteo Neri si sono invece fermati agli ottavi di finale. 

«Ho espresso una buona scherma, sto tornando in forma come voglio» ha detto al termine della gara Navarria. «Mi sono sentita libera, sia fisicamente che mentalmente, e questa tranquillità è importante, perché ci stiamo giocando medaglie che contano». Soddisfatto anche il Ct dell’ItalSpada, Dario Chiadò: «Mara è una grande atleta e l’ha dimostrato ancora una volta con una grande prestazione. Peccato per le altre ragazze, che pure hanno dato delle indicazioni positive. Ora lavoreremo per la gara a squadre di Cracovia, importantissima in chiava Qualifica Olimpica».

Mara Navarria festeggia l’argento. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

Il tris azzurro all’ultima giornata, con l’oro del giovane Macchi

I Campionati Europei Individuale di Plovdiv 2023 si sono conclusi, domenica, nuovamente nel segno dell’Italia. Nel fioretto maschile, infatti, il classe 2001 Filippo Macchi si è laureato campione d’Europa, che in finale ha avuto la meglio, in rimonta, all’ultima stoccata, 15-14, del francese Enzo Lefort. Sul podio è salito anche il classe ’97 Guillaume Bianchi, medaglia di bronzo, al pari del transalpino Rafael Savin, che nell’assalto decisivo per la medaglia ha superato l’argento olimpico Daniele Garozzo, ai piedi del podio al pari dell’azzurro Alessio Foconi, superato dal connazionale Macchi ai quarti.   

«È una gioia immensa questo successo, ma anche un punto di partenza verso altri traguardi» ha detto il neo campione europeo, al termine della prova. «Un onore, poi, succedere nell’albo d’oro a un grandissimo come Daniele Garozzo. Lui e Alessio Foconi, per me, oltre che amici e compagni di Nazionale, sono dei fondamentali punti di riferimenti. Complimenti anche a Guillaume Bianchi per la sua gara e la medaglia di bronzo».

Il podio del fioretto maschile. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

L’ultima giornata ha portato in dote all’Italia anche il bronzo di Martina Criscio, nella sciabola femminile. La foggiana delle Fiamme Oro è sta fermata unicamente in semifinale dalla francese Sara Balzer, poi superata 15-10 da Manon Brunet in una finale tutta transalpina. Ha completato il podio la greca Theodora Gkountoura. Il percorso dell’azzurra Michela Battiston si è invece interrotto agli ottavi di finale, mentre si sono fermate al tabellone delle trentadue Rossella Gregorio e Chiara Mormile. 

«È una medaglia che vale tantissimo» ha detto Criscio. «Ora siamo pronte e affamate per la gara a squadre di Cracovia, sia io che le mie compagne siamo decise a dare tutto per cercare un successo che sentiamo di meritare».

Martina Criscio festeggia il bronzo. (Fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma. Credit: Luca Pagliaricci/Bizzi Team)

Paolo Azzi: «Un Europeo da incorniciare»

«È stato un Europeo da incorniciare» ha detto il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, facendo un bilancio dell’evento. «Siamo estremamente soddisfatti di queste dieci medaglie nella kermesse continentale individuale, che rappresentano una grande iniezione di fiducia in vista delle gare a squadre di Qualifica Olimpica, in programma nell’ambito dei Giochi Europei di Cracovia, e dei successivi Mondiali di Milano». Azzi ha poi aggiunto: «Abbiamo avuto tali e tanti risultati importanti, in una competizione dal livello tecnico altissimo, che il bilancio non può che essere estremamente lusinghiero, testimonianza che il lavoro svolto quest’anno sta dando ottimi frutti. Ma altri impegni ci aspettano, ora bisogna andare avanti e impegnarci ancora di più».

«C’è grande soddisfazione per queste dieci medaglie» ha aggiunto il Vicepresidente vicario e Capo delegazione azzurro in Bulgaria, Maurizio Randazzo. «C’è grande soddisfazione per queste dieci medaglie. Se consideriamo che un anno fa ad Antalya ne vincemmo 14 e fu spedizione record, ma nel programma vi erano anche le gare a squadre, che nei prossimi giorni disputeremo a Cracovia. Arriviamo dunque ai Giochi Europei in Polonia con tanto entusiasmo ed enorme fiducia. Bravissimi sia i nostri giovani che gli atleti più esperti, davvero un bel mix. Un elogio particolare a Filippo Macchi, che ha rimontato e vinto il match di finale contro il campione del mondo in carica del fioretto maschile, il francese Lefort, aggiudicandosi un oro meritatissimo e che ci ha anche permesso di primeggiare nel Medagliere, altro dato estremamente importante».

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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