Brutto infortunio per Emanuele Buzzi: la caduta di Wengen, dopo una gara che l’aveva visto arrivare 6°, gli ha procurato la frattura del piatto tibiale. Il punto sulle sue condizioni.
SCI ALPINO: FRATTURA DEL PIATTO TIBIALE PER EMANUELE BUZZI
Dalla gioia al dolore nell’arco di pochi secondi. Emanuele Buzzi ha vissuto una grande giornata a Wengen, nella discesa sulla storica Lauberhorn, chiudendo 6° a 80/100 dal vincitore Kriechmayr e ottenendo il miglior piazzamento in carriera nella specialità, ma pochi secondi dopo la gioia si è tramutata in dolore. Emanuele Buzzi, probabilmente per la stanchezza di una discesa libera che dura 2’30” ed è lunga 4.5km (parliamo di una grande classica dello sci), ha perso il controllo degli sci appena dopo aver tagliato il traguardo, cadendo malamente e andando a sbattere a forte velocità contro i materassi: è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale di Interlaken, dove è stata fatta chiarezza sulle sue condizioni.
Ed è arrivata un’autentica mazzata per un talento che stava iniziando a carburare dopo un avvio di stagione sottotono: la TAC e la radiografia hanno evidenziato la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la stessa che Buzzi si infortunò nelle finali di CdM di Åre. Come riporta la FISI, nei prossimi giorni lo sciatore verrà sottoposto a ulteriori accertamenti per verificare la stabilità dei legamenti: lo stop potrebbe essere di 45-60gg.
SCI ALPINO, IL DISPIACERE DI EMANUELE BUZZI
Lo sciatore, classe ’94, ha subito esternato tutto il suo dispiacere sul sito della FISI: ”Ho tagliato il traguardo ed ero molto stanco. Quando ho provato a frenare sono caduto sulla neve, e mi sono ritrovato contro il materasso con la gamba in ipertensione. L’infortunio è dovuto a questo. Peccato, perchè ero riuscito finalmente a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, e ottenere un bel piazzamento”. Auguriamo una pronta guarigione ad Emanuele, talento della discesa libera italiana.
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