Il biathlon ad Anterselva è un’esperienza che va vissuta almeno una volta nella vita. E no, non si tratta solamente di sport.
BIATHLON E ANTERSELVA: UN LEGAME INSCINDIBILE
Se è vero che l’Italia è il paese dei campanili e dalle grandi peculiarità che differenziano ogni sua singola regione (e non solo), in parte lo si deve anche allo sport.
Certo, il calcio unisce tutti da nord a sud, ma ci sono discipline che in specifiche porzioni di territorio diventano una vera e propria religione.
L’Alto-Adige, in questo senso, merita più di una citazione. Un pezzo del nostro paese che da sempre è un’autentica fucina di atleti di alto livello per sci alpino, slittino e in generale tutti gli sport invernali più o meno noti anche ai meno avvezzi.
Lo scorso aprile, in occasione della vittoria nella EBEL Cup di hockey su ghiaccio da parte delle Foxes di Bolzano, migliaia di persone assieparono il centro per accogliere i propri beniamini. Le stesse che avevano riempito il Palasport cittadino durante tutti gli incontri di finale con il Salisburgo.
Una vera e propria febbre da hockey che, a immaginarla in qualunque altra parte del Belpaese, sarebbe pura utopia.
Il comune di Rasun-Anterselva, comune di 2900 anime a pochi chilometri dal confine austriaco, vive la stessa magia sportiva, anche se per il biathlon.
Il meraviglioso impianto di Anterselva di Sopra può ospitare fino a 25.000 spettatori. Un numero che viene puntualmente registrato in ogni gara di Coppa del Mondo.
La maggioranza del pubblico è comunque fortemente tedesca. Per la Germania il biathlon è infatti qualcosa di più che un semplice sport. L’Italia lo sta invece scoprendo piano piano, grazie anche ai meravigliosi risultati che stanno conquistando le nostre atlete.
Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi rappresentano infatti l’eccellenza mondiale e lo hanno confermato anche oggi nell’inseguimento.
Quest’ultima, seconda nella classifica generale di Coppa del Mondo dietro alla sua compagna di nazionale, è l’unica rappresentante non altoatesina del team azzurro. Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch sono infatti tutti nati e cresciuti a pochi chilometri dallo stadio che li sta ospitando in questi giorni.
I biglietti venduti ai nostri connazionali per l’evento sono saliti dal 10% del totale al 14%. Un piccolo aumento che denota però un grande segnale.
ANTERSELVA 2020: I MONDIALI ITALIANI
Numeri in crescita per un impianto che vuole ancora migliorare. Nel 2020 Anterselva ospiterà infatti i mondiali di biathlon per la sesta volta nella sua storia. Già quest’anno è stata aumentata la capienza della sala stampa, portata a 250 posti a sedere.
Nel caso di assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 al duo Milano-Cortina, sarà proprio la località altoatesina a ospitare le competizioni di questa disciplina attorno alla quale si è costruito un vero e proprio movimento turistico che porta benefici a tutto il territorio.
Basti pensare che una tappa di Coppa del Mondo prevede l’impiego di 300 persone tra addetti ai lavori e volontari per permettere la buona riuscita dell’evento.
Tanti indizi che porteranno il tempio del biathlon a crescere ancora di più e a coinvolgere sempre più italiani nelle proprie celebrazioni, ovviamente non religiose.
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