Il corridore spagnolo della Cofidis vince la sesta frazione nel giorno dei ritiri di Rigoberto Uran e Nicolas Roche. Cambia la prima posizione della classifica generale.

Jesus Herrada in azione (fonte Rowery.org)

Un nuovo terremoto si abbatte sulla Vuelta. Dopo i fuochi d’artificio sul primo vero arrivo in salita, la corsa spagnola viene nuovamente sconvolta. Jesus Herrada (Cofidis) si impone sul traguardo di Ares del Maestrat, conclusione della sesta tappa. Alle sue spalle si piazza Dylan Teuns (Bahrain Merida) che si consola nel miglior modo possibile: la conquista della maglia rossa, simbolo del primato in classifica generale. Terzo posto di giornata per Dorian Godon (Ag2r La Mondiale). Giornata nera per Nicolas Roche (Team Sunweb) e Rigoberto Uran (EF Education First), coinvolti in una brutta caduta e costretti al ritiro.

LA TAPPA

Si continua a salire nella Vuelta 2019. La sesta tappa, la Mora de Rubielos-Ares del Maestrat, prevede un Gran Premio della Montagna di seconda categoria e due salite di terza categoria. Il finale prevede un’ascesa di 7 chilometri al 5% di media. Con tanti saliscendi la corsa si fa più difficile da controllare. Una buona notizia per gli attaccanti: ci provano Nelson Oliveira (Movistar), Dorian Godon (Ag2r La Mondiale), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Pawel Poljanski (Ccc Racing Team), Tejay Van Garderen (Education First), Bruno Armirail (Groupama-Fdj), Tsgabu Grmay (Mitchelton-Scott), David De La Cruz (Ineos), Robert Gesink (Jumbo-Visma), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e Jesus Herrada (Cofidis). Il gruppo della maglia rossa Miguel Angel Lopez (Astana) lascia fare, attendendo il finale. E negli ultimi chilometri si verificano i grandi colpi di scena. In testa, il numero di attaccanti si assottiglia. Grmay e Oliveira tentano il colpo di mano, ma il contropiede vincente è targato Herrada-Teuns. Lo spagnolo della Cofidis mette il turbo negli ultimi chilometri e stacca il belga, che si rifa prendendosi la maglia rossa. Nel gruppo una caduta coinvolge diversi big prima dell’arrivo sulla salita conclusivi. Ne fanno le spese Uran e Roche, mentre Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ne esce con diverse escoriazioni. Ai meno 3 grande accelerazione del talentuoso sloveno della UAE Emirates Tadej Pogacar che rosicchia qualche secondo ai big. La Vuelta si fa sempre più incerta.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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