Mancano solo sette giorni al via della corsa rosa, che scatterà da Venaria Reale e potrebbe subito consegnare la maglia rosa al grande favorito: tutti a caccia di Pogacar, che sogna la doppietta Giro-Tour. Vuelta 2019

GIRO D’ITALIA, SABATO IL VIA DA VENARIA REALE

Ormai ci siamo. Mancano soli sette giorni al via del Giro d’Italia 2024, che scatterà sabato 4 maggio da Venaria Reale, in una frazione sui colli torinesi che sarà lunga 140km e potrebbe subito consegnare la maglia rosa a Tadej Pogacar. Dalla prima capitale d’Italia la corsa rosa ripartirà verso il primo arrivo in salita, ad Oropa, per poi spostarsi verso la Liguria e la Toscana nella prima settimana di corse. Venerdì 10 maggio ecco un altro degli snodi fondamentali, nei 40km a cronometro da Foligno a Perugia, poi ecco l’arrivo in salita ai Prati di Tivo e la tappa (pianeggiante) a Napoli prima del giorno di riposo.  Si riparte da Pompei e ci si prepara a una seconda settimana impegnativa, che vedrà la corsa risalire al Nord e affrontare la seconda cronometro (31.2km), prima di chiudersi con l’arrivo in salita a Livigno. Qui la corsa potrebbe essersi già decisa, ma si spera di no, viste le mille salite da affrontare nella terza ed ultima settimana: dalla Val Gardena alle Dolomiti, prima della chiusura a Roma il prossimo 26 maggio. Un Giro che regalerà sicuramente emozioni ed avrà un favorito d’eccezione.

GIRO D’ITALIA, TUTTI A CACCIA DI POGACAR: I POSSIBILI SFIDANTI

La presenza annunciata di Tadej Pogacar, stella dell’UAE Team Emirates e nome di spicco del panorama mondiale e dei grandi giri, ha ridotto al minimo la presenza dei  big in questo Giro d’Italia. Il corridore sloveno è il favorito d’obbligo per la vittoria al Tour e, visti anche i tanti infortuni e le condizioni precarie di Vingegaard ed Evenepoel in vista del Tour de France, quasi tutti i big saranno presenti alla Grande Boucle. Il grande sfidante per Pogi, favorito d’obbligo nel suo primo Giro d’Italia che sogna la doppietta col Tour, sarà Geraint Thomas. Mr. G non cala mai, nonostante i 38 anni da compiere, e sarà il co-capitano dell’INEOS con Thymen Arensman. Un altro potenziale candidato al podio è Romain Bardet (DSM), ma non vanno trascurate due candidature: Daniel Martinez (Bora), Cian Uijtdebroeks (Visma) ed Eddie Dunbar (Jayco-AlUla) hanno la squadra e le capacità per inseguire la top-3. Proveranno a mettersi in mostra O’Connor (Ag2r) e Carthy (EF), così come i nostri Damiano Caruso (Bahrain) e Lorenzo Fortunato (Astana). Non va escluso qualche outsider, e in tal senso segnaliamo il rientro in gruppo di Nairo Quintana (Movistar). Molto interessante anche la lotta per gli sprint: Merlier (Quickstep) è il grande favorito con Jonathan Milan, che avrà un treno di tutto rispetto alla Lidl-Trek, ma occhio anche a Dainese (Tudor). I due sprinter, insieme a Filippo Zana, saranno le grandi speranze italiane per conquistare più di una tappa. Si preannuncia, insomma, un Giro Pogacar-centrico: Tadej sogna di dominare e vincere almeno tre-quattro tappe, con un obiettivo malcelato. Tenere la maglia rosa dal primo all’ultimo giorno, per poi focalizzarsi sulla preparazione al Tour e su una doppietta che manca da Pantani.

GIRO D’ITALIA, TORNA L’INTERGIRO

Una delle grandi novità del Giro d’Italia 2024 sarà quella del ritorno dell’Intergiro, a cui un tempo era dedicata la maglia azzurra. Ora quel simbolo del primato è stato traslato alla classifica scalatori, dunque chi vincerà la speciale classifica non otterrà una maglia distintiva. L’Intergiro, che nasce per aggiungere ulteriore pepe alla corsa, andrà a costituire un’autentica classifica di metà tappa. Il traguardo assegnerà ai primi tre classificati abbuoni da 3-2-1 secondo validi per la classifica generale e dare punti ai primi otto per la maglia ciclamino (12-8-6-5-4-3-2-1). Inoltre, verrà stabilita una classifica ad hoc dell’Intergiro con dei premi in palio: un premio in denaro, un corso di guida sicura offerto da Sara Assicurazioni (sponsor della classifica) un trofeo, appositamente realizzato per l’occasione, a forma di fiore, come il logo della compagnia.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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