Il tiro con l’arco è da qualche tempo una delle discipline che portano le maggiori gioie all’Italia olimpica: dall’oro di Marco Galiazzo, alle medaglie a squadre, vi raccontiamo le gesta degli arcieri azzurri in uno sport che è olimpico dal 1972.

Il tiro con l'arco alle Olimpiadi

 

L’ITALIA DEL TIRO CON L’ARCO ALLE OLIMPIADI

Il tiro con l’arco era già presente agli albori delle Olimpiadi, seppur in una versione molto caotica che durò dal 1900 al 1920 (e al femminile, solo nelle edizioni 1904-1908) e non è molto ricordata dai posteri, anche a causa di un regolamento che consentiva la partecipazione di atleti di tre nazioni diverse nelle svariate categorie. L’attuale conformazione del tiro con l’arco olimpico, che ha visto recentemente modificato il suo regolamento col sistema dei set, risale invece ai Giochi di Monaco 1972, ed ha nell’Italia una delle sue assolute protagoniste: gli azzurri hanno pian piano acquisito una tradizione importante nella disciplina che premia i nuovi Robin Hood, iniziando a conquistare medaglie già dai Giochi di Montreal 1976. Il primo medagliato azzurro nell’arco fu infatti Giancarlo Ferrari, bronzo nel 1976 e nel 1980, mentre per arrivare all’oro individuale bisogna aspettare il 2004, col grande exploit di Marco Galiazzo in una disciplina solitamente dominata dai coreani. Ma è la gara a squadre (nata nel 1988) il vero terreno di conquista degli azzurri, che da Sydney a Londra hanno vissuto un percorso di continua crescita, fino all’oro ottenuto da Galiazzo, Nespoli e Frangilli nel 2012 con una serie al cardiopalma: a Rio, la spedizione azzurra ha sfiorato la medaglia solo nella prova a squadre femminile (4° posto), mentre la spedizione maschile non è riuscita a difendere l’oro di Londra ed ha mancato, con Pasqualucci eliminato al 2° turno (nonostante un punteggio-monstre nel ranking round) e Nespoli out ai quarti contro il futuro argento Valladont, quella medaglia individuale che manca proprio da Atene e dall’oro del rientrante Galiazzo (out ai 32mi).

I PROTAGONISTI AZZURRI DEL TIRO CON L’ARCO OLIMPICO

Un oro da leggenda: Marco Galiazzo è stato il primo italiano a conquistare il 1° posto nella gara individuale del tiro con l’arco olimpico, ed al giorno d’oggi è ancora l’unico ad aver ottenuto un simile traguardo. L’azzurro, che si era ritirato dopo l’oro a squadre di Londra 2012 (terza medaglia ai Giochi per lui), è rientrato in gara giusto in tempo per strappare a Michele Frangilli il posto nel terzetto che ha partecipato ai Giochi di Rio, non ottenendo però un risultato di rilievo.

Galiazzo dunque, con l’altra leggenda Ilario Di Buò (e col già citato Ferrari), attuale collaboratore del ct azzurro e doppio argento a Sydney e Pechino nella gara a squadre, rappresenta uno dei migliori protagonisti dell’arco azzurro ai Giochi, mentre Mauro Nespoli è la figura della continuità. L’arciere di Voghera è stato infatti presente sia nell’argento di Pechino a squadre, che nello storico oro di Londra, ottenuto con Frangilli ed il già citato Galiazzo: al suo attivo manca solo una medaglia individuale, mancata anche a Rio, dove l’azzurro ha perso un match al cardiopalma contro il francese Valladont (poi argento), arrivando fino alla freccia di spareggio. Chissà che Tokyo non possa essere la volta buona per ritrovare la medaglia individuale italiana nell’arco olimpico, con Pasqualucci che rappresenta la grande speranza per il futuro e Nespoli che vorrà rifarsi…

nespoli-galiazzo-frangilli-oro-londra

Il fenomenale terzetto composto da Nespoli, Frangilli e Galiazzo, che vinse l’oro a Londra 2012 battendo gli Stati Uniti

IL MEDAGLIERE DEL TIRO CON L’ARCO ITALIANO ALLE OLIMPIADI

Due ori, due argenti e tre bronzi: il medagliere azzurro nel tiro con l’arco olimpico è ricco e variegato, e porta l’Italia al 3° posto nella classifica delle medaglie dal 1972 in poi, ed al 6° posto complessivo nel medagliere dell’arco ai Giochi (che comprende anche i risultati dal 1900 al 1920): gli ori arrivano da Galiazzo (Atene 2004) e dalla storica medaglia di Galiazzo-Frangilli-Nespoli a Londra, e sempre la gara a squadre ha portato agli argenti di Sydney 2000 (Frangilli-Di Buò-Bisiani) e Pechino 2008 (Galiazzo-Nespoli-Di Buò) ed al bronzo di Atlanta 1996 (Frangilli-Bisiani-Parenti). A completare il medagliere dell’Italia, ecco i due bronzi di Giancarlo Ferrari nel 1976 e nel 1980, che dimostrano la bontà della nostra scuola del tiro con l’arco nel corso degli anni e delle varie Olimpiadi. Manca ancora la medaglia al femminile, che è stata sfiorata dalle ragazze della gara a squadre: Sartori-Mandia-Boari hanno infatti ceduto nella finalina per il bronzo a Taipei Cinese, chiudendo quarte.

Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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