Nel giorno del suo 30° compleanno, ripercorriamo, sino ad ora, la carriera di Arianna Fontana, la più grande pattinatrice nella storia dello short track azzurro.

Arianna Fontana
Arianna Fontana (FONTE: http://www.ariannafontanafanclub.com/)

UN RECORD DI PRECOCITÀ

Per parlare di short track, nel mondo dello sport azzurro, non si può non parlare di Arianna Fontana, probabilmente, la più grande pattinatrice italiana che questo sport abbia mai conosciuto.

Arianna Fontana nasce a Berbenno di Valtellina, in provincia di Sondrio, il 14 aprile 1990. Il suo amore per lo short track si manifesta sin dalla tenera età. Già a 4 anni, inizia il suo percorso sportivo, pattinando per la Lanzada Ghiaccio, società in cui milita anche il fratello Alessandro. Ma sarà il passaggio all’ASD Bormio Ghiaccio a segnare il primo importante passaggio della sua carriera.

A soli 15 anni, nel 2005, esordisce in Coppa del Mondo e l’anno successivo debutterà ai Campionati Europei di Krynica-Zdroj (POL), conquistando la medaglia d’argento grazie a tre posizionamenti sul podio nelle tre distanze (500, 1500 e 3000m).

A nemmeno 16 anni sembra già una pattinatrice fatta e finita, un talento naturale, pronta a splendere anche nel palcoscenico più importante di tutti: i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Arianna Fontana scriverà la storia, conquistando la medaglia di bronzo nella staffetta insieme a Marta Capurso, Cecilia Maffei, Mara e Katia Zini. Sarà la centesima medaglia nella storia olimpica invernale azzurra. A 15 e 314 giorni, Arianna Fontana era appena diventata la più giovane medagliata di sempre ai Giochi Olimpici Invernali.

Poche settimane dopo, l’allora presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, la insignirà del titolo di Cavaliere.

IL CAMMINO VERSO LA GLORIA OLIMPICA

Il bronzo di Torino 2006 era solo l’inizio di ciò che sarebbe diventata Arianna Fontana: era appena cominciata una carriera formidabile.

Non ancora maggiorenne, arrivarono i primi piazzamenti importanti in Coppa del Mondo, le prime medaglie ai Mondiali e la conferma in campo europeo dove, nel 2008 e nel 2009, sarà assoluta dominatrice, vincendo la medaglia d’oro complessiva in entrambe le manifestazioni.

Alle Olimpiadi di Vancouver 2010, Fontana farà ciò che ha sempre saputo fare, sin dall’inizio della sua carriera: scrivere la storia. Sulla distanza dei 500m, dopo una qualificazione alla finale ottenuta per un millesimo al fotofinish, Fontana otterrà il bronzo, diventando la prima medaglia olimpica individuale di un’atleta italiano nello short track.

La carriera di Arianna Fontana continuerà a suon di medaglie, piazzamenti sul podio e titoli conquistati. Alle Olimpiadi di Sochi 2014, si presenterà come una 5 volte campionessa europea ed una 10 volte vincitrice di medaglie nelle tappe di Coppa del Mondo, tra cui quella di classifica generale, specialità 500m, nel 2012. All’appello mancano solo due medaglie: l’oro ai Mondiali e l’oro alle Olimpiadi.

Se per la medaglia d’oro iridata bisognerà aspettare i Mondiali di Mosca 2015, sui 1500m, per l’oro olimpico non sarà Sochi a regalargli questa soddisfazione. Pur raggiungendo uno straordinario tris di medaglie (argento nei 500m, bronzo nei 1500m e nella staffetta 300m), bisognerà aspettare le Olimpiadi di Pyeongchang 2018 per la consacrazione definitiva.

PYEONGCHANG 2018: FINALMENTE L’ORO OLIMPICO

La strada verso i Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, cominciano sin dal 18 dicembre 2017, giorno in cui il CONI nomina Arianna Fontana come portabandiera della squadra azzurra. Il tricolore è consegnato direttamente dal Presidente Sergio Mattarella.

Quel giorno dirà: “Quel giorno in cui entrerò nello stadio e sventolerò il tricolore vedrà tre diverse me: una da bambina, con la passione dello sport, una me quindicenne che ha appena visto la via per l’olimpo dei giganti dello sport e la donna che vedete oggi pronta ad affrontare ogni sfida per aiutare il nostro Paese”.

Si arriva così a quel martedì di febbraio, giorno 13 per la precisione. La gara è la classica 500m, la distanza preferita da Fontana. La portabandiera della delegazione italiana vince il proprio quarto di finale e supera il turno delle semifinali, alle spalle della sola Choi Min-jeong, padrona di casa.

La finale sarà senza storia. Arianna Fontana terrà il comando per l’intera gara, non lasciando spazio alle offensive delle sue avversarie. Una gara dominata, condita dal proprio record personale in 42″569. Arianna Fontana aveva finalmente vinto la medaglia d’oro olimpica.

I Giochi di Pyeongchang si chiuderanno con un’altra tripletta per Fontana, vincitrice anche di altri due bronzi, uno nei 1000m ed uno nella staffetta 3000m. Queste medaglie la renderanno la seconda atleta azzurra più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici Invernali, dietro solo a Stefania Belmondo.

Ma la carriera di Arianna Fontana è ancora lontana dal considerarsi chiusa. C’è ancora quel Mondiale da conquistare e quel record di Belmondo, distante solo due medaglie, da eguagliare od addirittura infrangere. Ed alla vista ci sono le Olimpiadi di Pechino 2022.

Riuscirà a scrivere nuovamente la storia? La risposta spetta solo a lei, Arianna Fontana, la più grande short tracker azzurra di tutti i tempi.

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Gabriele Stragapede, 25 anni. Laureato nella facoltà CIM (Comunicazione, Innovazione e Multimedialità) dell'Università di Pavia. Aspirante giornalista sportivo ed attualmente editore per Azzurri di Gloria. Appassionato di calcio e di wrestling, scrive di tutto, un po'.

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