Vincere una Coppa del Mondo di sci è un primato da sfoggiare con orgoglio. Trionfare in quattro differenti edizioni significa diventare una leggenda di questo sport. Gustav Thöni è riuscito a fare proprio questo, vincere e stravincere. Anche dopo il ritiro…
Tra il 1971 e il 1976, Gustav Thöni ha regalato ai colori azzurri tre medaglie olimpiche (delle quali una d’oro), quattro ori mondiali e cinque vittoria in Coppa del Mondo (tre nello slalom gigante e due nello slalom speciale) oltre, ovviamente, ai già citati quattro primi posti nella classifica generale. In totale, sono stati ben 69 i podi conquistati dal campione di Trafoi.
Gustav Thöni e la Coppa del Mondo di sci
Insomma, il palmarès di Thöni parla chiaro: quello nato in un piccolo paesino all’ombra dello Stelvio nel 1951 è un vero e proprio asso dello sci alpino.
Per capire il rapporto che ha legato Gustav Thöni alla Coppa del Mondo bisogna partire dalla stagione d’esordio nel lontano 1969.
Coppa del mondo di sci 1969/1970
È l’11 dicembre 1969, Gustav Thöni è al suo esordio in Coppa del Mondo. Nonostante questo il futuro campione azzurro, appena diciottenne, non si fa vincere dalla tensione e conclude lo slalom gigante della Val-d’Isere al primo posto. Già al termine di quella stagione, Thöni si aggiudica la sua prima coppa di specialità: grazie a quattro vittorie, altrettanti secondi posti e a una terza posizione, il venostano conquista la Coppa del Mondo di slalom gigante.
Ma è solo la prima di tante vittorie.
1971-1973: il re di…Coppa
Dopo quel primo, precoce successo Thöni decide di non fermarsi più. La stagione 1970/1971 è infatti quella della consacrazione per il giovane talento azzurro. Grazie alla bellezza di dodici podi, equamente distribuiti tra vittorie (4), secondi (4) e terzi posti (4) l’atleta delle Fiamme Gialle non solo bissa il successo nella Coppa di specialità, ma porta a casa anche la prima Coppa del Mondo di sci della storia italiana.
Due successi che ripete l’anno successivo: nell’annata 1971/1972, infatti, grazie a sette podi, Thöni riconquista i due ambiti trofei. Mentre la stagione seguente (1972/1973) oltre a confermarsi nella Coppa del Mondo di sci, trionfa per la prima volta in una coppa di specialità diversa. Il titolo che Thöni che aggiunge al suo incredibile palmarès è infatti la Coppa del Mondo di slalom speciale.
1974: nasce la Valanga Azzurra
Nel 1974, però, Thöni deve arrendersi e, nonostante conquisti la sua seconda Coppa del Mondo di slalom speciale, non riesce a mettere le mani sulla sua terza coppa di cristallo assoluta.
A trionfare nella classifica generale è però un suo compagno di squadra, Piero Gros. Sono infatti anni pieni di soddisfazioni quelli che sta vivendo lo sci italiano. Anni che vedono il loro culmine il 7 gennaio proprio del 1974. A Berchtesgaden, nell’allora Germania Ovest, la gara di slalom gigante è letteralmente dominata da quella che, da lì in avanti, verrà conosciuta come la Valanga Azzurra. L’ordine di arrivo, infatti, vede cinque italiani nelle prime cinque posizioni, un risultato storico. Gli artefici di quella impresa sono, in ordine di arrivo: Piero Gros, Gustav Thöni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna.
1975: l’ultima Coppa del Mondo di sci
L’appuntamento con la terza coppa di cristallo assoluta, però, è solo rimandato di una stagione. Nel 1975, infatti, Gustav Thöni riconquista la Coppa del Mondo di sci, per quello che sarà il suo ultimo acuto in questa competizione.
Negli anni successivi, Thöni prosegue la sua carriera conquistando altre medaglie e piazzamenti di rilievo sia ai Mondiali che alle Olimpiadi. Vince un argento nello slalom speciale delle Olimpiadi invernali di Innsbruck 1976. Ma la competizione a cinque cerchi lo aveva già visto trionfare a Sapporo quattro anni prima. Dalla città nipponica, come dal capoluogo tirolese e da Sankt Moritz arrivano anche le medaglie mondiali.
Gustav Thöni nella storia della Coppa del Mondo di sci
Insomma, Gustav Thöni è stato non solo il primo italiano a vincere la coppa di cristallo assoluta, ma anche l’unico azzurro a vincerla per quattro volte, delle quali tre consecutive (1971, 1972, 1973). Gli altri due italiani, Piero Gros (1974) e Alberto Tomba (1995) si sono fermati a una a testa.
Quest’ultima vittoria, porta anch’essa la firma di Gustav Thöni: l’ex campione di Trafoi, infatti, dal 1989 al 1996 è stato proprio l’allenatore di Alberto Tomba. Un rapporto a doppio filo il suo con la Coppa del Mondo di sci: continuato, ancora una volta trionfalmente, anche dopo gli anni da atleta.
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