A sessantaquattro anni dalla Cerimonia di apertura della prima Universiade della storia, svoltasi a Torino dal 27 agosto 1959 al 7 settembre 1959, ripercorriamo tra passato e presente la storia di questa manifestazione, con sullo sfondo il 2025, anno nel quale il capoluogo piemontese ospiterà nuovamente la kermesse, nella sua versione invernale. 

Tanti auguri, Universiade. Giovedì 27 agosto 1959 scattò la prima edizione dedicata agli studenti-atleti, grazie all’idea del visionario dirigente Primo Nebiolo, futuro Presidente della Federazione internazionale d’atletica leggera, nonché Presidente per oltre 50 anni della FUSI. La manifestazione si protrasse fino al 7 settembre, sfruttando anche le strutture già realizzate per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia di due anni dopo (1961). La Cerimonia d’apertura si svolse allo Stadio Comunale, attualmente conosciuto come Olimpico Grande Torino, dove ogni sera è possibile ammirare il countdown verso i Giochi del 2025.

La prima Universiade estiva venne organizzata a Torino dal Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI): 1.407 studenti-atleti provenienti da 43 Paesi di tutti i continenti si riunirono nella prima capitale della storia italiana. Una bandiera con una “U” circondata da 5 stelle con i colori dei 5 continenti (blu, giallo, nero, verde e rosso) ha iniziato il suo viaggio intorno al mondo, mentre il tradizionale inno accademico Gaudeamus Igitur ha risuonato in tutte le cerimonie ufficiali come unico motivo ufficiale dei Giochi, unendo gli studenti di tutto il mondo.

Da allora, Torino è la culla dello sport universitario e sede permanente del braciere dell’Universiade, proprio come avviene per Olimpia con le Olimpiadi. Ciò significa che, ogni città che ospita un’edizione estiva o invernale della rassegna, si reca nel Rettorato dell’Università di Torino per accendere la propria Fiamma del Sapere.

La Cerimonia di accensione della Fiamma, avvenuta nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino, per l’edizione del 2023, tenutasi a Lake Placid, negli Stati Uniti. (foto: sito web ufficiale CUS Torino, www.custorino.it)

Dall’estate all’inverno. Dal 13 al 23 gennaio 2025, Torino tornerà a ospitare i XXXII Giochi Mondiali Universitari (questa la nuova nomenclatura data dalla FISU) della neve del ghiaccio. Per il capoluogo piemontese si tratterà della quarta Universiade ospitata nei suoi impianti dopo le edizioni estive del 1959, del 1970 e quella invernale del 2007. Oltre alle strutture cittadine del Palavela (pattinaggio di figura e short track) e del PalaTazzoli (hockey su ghiaccio e curling), saranno protagonisti altri quattro comuni della città metropolitana: Bardonecchia (sci alpino, snowboard e freeski), Pragelato (sci di fondo e biathlon), con Torre Pellice e Pinerolo che ospiteranno diverse partite dei tornei di hockey su ghiaccio.

Ma la vera innovazione sarà rappresentata dalla prima edizione mondiale di BRAINstorm, la challenge della mente per studenti universitari sviluppata in collaborazione coi quattro atenei piemontesi e inserita all’interno dei progetti speciali dei Giochi Mondiali Universitari invernali, assegnati dalla FISU alla FederCUSI.

BRAINstorm prevede 9 discipline (proprio come 9 sono gli sport che si disputeranno sulle nevi e sui ghiacci piemontesi), che sono state selezionate da Università di Torino, Politecnico di Torino, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Università del Piemonte Orientale. Circa 1000 studenti da ogni angolo del globo si sfideranno con in palio medaglie, come ogni competizione di stampo sportivo che si rispetti, corredate da un montepremi. È già possibile iscriversi insieme ai propri compagni di università alla fase nazionale, mentre nel 2024 scatterà la fase internazionale.

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