I mondiali di biathlon di Hochfilzen (Austria), dopo la vittoria di ieri della medaglia di bronzo da parte dell’azzurra Alexia Runggladier, vedono andare in scena la 20km individuale maschile: riuscirà l’Italia ad aggiudicarsi un’altra medaglia?
La concentrazione di Dominik Windisch nella staffetta mista di Hochfilzen (fonte: fanpage ufficiale facebook)
BIATHLON, MONDIALI: LA MONDIALI PRIMA DI BAILEY NELL’INDIVIDUALE
La seconda settimana dei Mondiali di biathlon di Hochfilzen 2017, apertasi con la conquista della prima medaglia da parte dell’Italia, il bronzo di Alexia Runggladier nella 15km individuale femminile, vede continuare il proprio programma con la 20km individuale maschile. Questa volta, tuttavia, il risultato non fa sorridere molto l’Italia.
Ha di che gioire, invece, Lowell Bailey, autore della prima medaglia d’oro della storia statunitense ai Mondiali di biathlon: 48:07.4 sul cronometro e zero errori al poligono gli valgono, infatti, il primo gradino dal podio. Appena tre secondi di ritardo per il ceco Ondrej Moracev, secondo, alla quinta medaglia mondiale; ventuno (e due errori al poligono), invece, per il francese Martin Fourcade, firmatario della propria seconda medaglia di bronzo a Hochfilzen 2017 (dove ne ha conquistata anche una d’oro e una d’argento).
Primo tra gli italiani Dominik Windisch, ventunesimo a più di due minuti e mezzo da Bailey e autore di tre errori al poligono, troppi per restare con i primissimi; trentaquattresimo Lukas Hofer, cinquantanovesimo Thomas Bormolini, ottantasettesimo Giuseppe Montello.
“Dobbiamo essere realistici – ha dichiarato Windisch al termine della gara – non ho mai fatto quattro zeri, quindi non me l’aspettavo nemmeno qui. E’ stata una media che mi può bastare per oggi, faccio punti importanti per la classifica generale. Sono felice di essermi qualificato per la mass start, però prima c’è la staffetta, nella quale arriviamo in discrete condizioni. Nella gara a squadre bisogna sempre tenere conto di tanti aspetti, vedremo se ognuno renderà in base alle proprie potenzialità“. Mentre per Lukas Hofer “è stata una gara lunga: le mie condizioni sono miglior rispetto alla sprint, ma non ci siamo ancora. Tre errori nella prima serie non sono da me: gli errori sono errori e non si può fare niente; guardo il lato positivo, ossia che da quel momento mi sono ripreso. Faceva molto caldo, sembrava di essere in estate, ma la pista ha tenuto abbastanza bene. Guardiamo avanti verso la staffetta, è aperta a qualsiasi risultato“.
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