Dopo la fondazione della Juventus, dal 2018-19 anche l’Inter avrà una squadra ufficiale di calcio femminile. Sarà un input decisivo per lo sviluppo del movimento?

“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”. Scomodare il nostro motto risorgimentale per eccellenza potrebbe risultare scivoloso, ma vogliamo correre questo rischio. Sì perché, se il 1861 e i mesi precedenti furono decisivi per raggiungere l’Unità d’Italia, il 2017-18 potrebbe passare alla storia come il “biennio rosso” del calcio femminile in Italia. Quello in cui, dopo molte lotte di genere, l’ordine costituito del nostro pallone potrebbe finalmente  incrinarsi e abbracciare anche le donne. Fatto il movimento, però, bisogna fare le squadre. Dopo la Juventus Women fondata lo scorso luglio, nel 2018 nascerà la squadra ufficiale dell’Inter Femminile. Un altro passo verso il cambiamento?

Le ragazze dell’Asd Femminile Inter Milano in posa: al centro c’è anche il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti

L’Asd Femminile Inter Milano dal 2007

I colori nerazzurri sono attualmente rappresentati dall’Asd Femminile Inter Milano, nata nel 2007 dall’accorpamento di alcune giocatrici dell’ASD Femminile Romano, sotto la guida della nuova presidenza di Elena Tagliabue, capace di dare una svolta alla storia della società. La stellina della squadra nerazzurra, al momento al secondo posto in Serie B, è Regina Baresi, figlia proprio della presidentessa e di Beppe Baresi (ex bandiera dell’Inter maschile e fratello maggiore dell’ex capitano del Milan Franco) e autrice di una doppietta nella vittoria ottenuta per 4-1 contro la Riozzese domenica scorsa all’ottava giornata di campionato. La famiglia Zhang, che punta forte sullo sviluppo del brand anche nel settore femminile, sceglierà se rilevare il titolo sportivo di una squadra di Serie A oppure se rinominare l’Asd come Inter a prescindente dalla categoria.

La festa del Fiorentina Women’s Football Club, nato nell’estate 2015 e campione d’Italia in carica

Chi c’è già: Fiorentina, Lazio, Juventus…

Il processo di affiliazione tra squadre maschili e femminili, perorato da un paio d’anni dalla FIGC, sta portando finalmente a qualche frutto. Precursori in questo ambito sono state la Fiorentina che, nell’estate 2015, ha fondato il Fiorentina Women’s Football Club, lauretosi campione d’Italia al termine della scorsa stagione. Sempre nel 2015, più precisamente a settembre, la  Lazio ha creato la S.S. Lazio Women 2015, che attualmente disputa il campionato di Serie B (è al terzo posto nel Girone D, in zona playoff). Un percorso che è stato portato avanti più recentemente dalla Juventus Women, nata il 1 luglio scorso grazie alle possibilità offerta dalla FIGC ai club professionistici maschili di acquisire società dilettantistiche femminili. La Juventus, già attiva dal 2015 con un proprio settore giovanile femminile (in collaborazione con la Ssd San Bernardo Luserna Calcio Femminile), ha rilevato il titolo sportivo del Cuneo, società che aveva annunciato l’intenzione di disimpegnarsi dalle attività della prima squadra, potendosi così iscrivere direttamente alla Serie A. Una strada per la quale, come già detto, potrebbe optare anche l’Inter femminile dalla stagione 2018-19. A proposito di squadre a strisce nerazzurre: dalla stagione 2017-18 è stato ufficializzato anche l’apparentamento del Mozzanica con l’Atalanta, dando così vita all’Atalanta Mozzanica Cfd.

La Juventus Women fondata il 1 luglio 2017: si è iscritta alla A rilevando il titolo sportivo del Cuneo

Chi manca: Roma, Milan, Napoli…

Non hanno ancora risposto all’appello dell’affiliazione maschile/femminile invece altre società che, insieme a quelle già citate, hanno fatto la storia del calcio italiano. È il caso della sponda giallorossa della capitale. In Serie  A c’è la Res Roma, in Serie B c’è la Roma Calcio Femminile: nessuna di queste due squadre però ha alle spalle l’AS Roma. Una situazione che contraddistinge anche la sponda rossonera di Milano: non c’è legame infatti tra AC Milan e Football Milan Ladies, che gioca in Serie B nel Girone B (le rossonere tallonano in classifica le nerazzurre di Regina Baresi). Stessa mancanza caratterizza l’area partenopea, rappresentata in B dal Napoli Calcio Femminile che non ha niente a che fare però con l’SS Napoli di Aurelio De Laurentiis. Stesso discorso per il Torino Calcio Femminile, a cui potrebbe però fare bene il duello a distanza con la Juventus Women per fare tornare in Serie A dopo 4 anni di B: la società granata sogna l’affiliazione col Torino Football Club maschile del presidente Urbano Cairo. Il derby della Mole tra due squadre “ufficiali” renderebbe ulteriormente affascinante il nostro campionato nazionale di calcio femminile maggiore. Che mai come oggi ha l’occasione per crescere: scardinando l’ordine costituito del nostro pallone,  vincendo i pregiudizi, incontrando sempre di più l’amore della gente.

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Simone Lo Giudice
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