La quarta tappa del Giro d’Italia va ad uno scatenato Tim Wellens (Lotto Soudal Fix All), davanti a Michael Woods (Team EF Education First-Drapac) ed Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo). Rohan Dennis resta in rosa.

Tim Wellens in azione (fonte BiciTV)

IL FILM DELLA 4a TAPPA: WELLENS DA APPLAUSI

Si sapeva che la Catania-Caltagirone sarebbe stata una tappa da finisseur. Del resto, i 202 chilometri del percorso ricordano per certi aspetti l’altimetria di una classica come la Liegi-Bastogne-Liegi: due Gran Premi della Montagna di quarta categoria, pochissima pianura e tanti saliscendi. Senza scordare l’arrivo in leggera salita a ridosso del traguardo, terreno ideale per gli scattisti dell’ultimo chilometro. Doveva essere giornata da attacchi, dicevamo. La UAE Emirates di Fabio Aru interpreta alla perfezione questa definizione. A 105 km dal traguardo, ecco l’improvvisa accelerazione che coglie impreparata buona parte del gruppo Maglia Rosa e ricuce improvvisamente parte del gap sui fuggitivi, ossia Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia). L’azione non scardina la resistenza di Rohan Dennis, leader della classifica generale. Il ritmo elevato costringe comunque Thibaut Pinot e Tom Dumoulin a rientrare frettolosamente dopo una foratura. Passano i chilometri e l’andatura cala leggermente, consentendo ai fuggitivi di guadagnare due minuti di vantaggio. Per loro la vittoria di tappa resta solo un’illusione: il gruppo Maglia Rosa ricuce presto il gap e assorbe gli attaccanti ai meno 13. Tre chilometri più tardi attacca Enrico Zardini (Willier-Selle Italia) seguito da Valerio Conti (UAE Emirates). Il compagno di Fabio Aru allunga prepotentemente e distanzia gli altri corridori di 25 secondi. Ai meno sette, una caduta spezza il plotone a metà e si assottiglia con l’avvicinarsi del traguardo. Ai meno tre, viene ripreso Conti. All’ultimo chilometro allunga il gruppo la Lotto. Si arriva in volata e Tim Wellens (Lotto Soudal) brucia Michael Woods (Team EF Education First-Drapac), dopo aver rimontato un generoso Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo), comunque buon terzo a Caltagirone. Simon Yates (Mitchelton Scott) e Davide Formolo (Bora Hansgrohe) chiudono insieme ai primi tre.

IL BORSINO DEI BIG

È noto a tutti che il Giro sta entrando nel vivo. Giovedì ci sarà il primo vero test per gli uomini di classifica con la scalata sull’Etna da un versante inedito. Oggi i big sono rimasti al riparo per gran parte del tempo. La UAE Emirates di Fabio Aru si è contraddistinta per l’intraprendenza e per il lavoro ai fianchi ai danni delle altre formazioni. Un logoramento che potrebbe dare i suoi frutti nei prossimi giorni. Peccato per i sei secondi di ritardo accumulati nel finale rispetto alla Maglia Rosa per via della caduta che ha tagliato in due il gruppo, penalizzando il sardo. Va decisamente peggio a Chris Froome, staccato da Dennis di diciassette secondi al termine di questa 4a tappa. Il Giro d’Italia del britannico si è già trasformato in una scalata durissima tra imprevisti ed una condizione ancora imperfetta. Addirittura, qualora giovedì la situazione dovesse peggiorare sull’Etna, il capitano del team Sky rischierebbe di dover già salutare le chance di vittoria finale. Chi sembra stare veramente bene è Domenico Pozzovivo: nemmeno sulla salita finale più adatta ai finisseur il grimpeur ha smesso di pedalare. Attenzione anche a Simon Yates e Davide Formolo, baby star in cerca di consacrazione. Che questo possa essere anche il loro Giro?

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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