L’arrivo a Poitiers rappresenta una delle ultime reali chances di vittoria per gli sprinter, che nei prossimi giorni lasceranno le luci della ribalta agli uomini di classifica: Sam Bennett è il favorito, ma occhio a Ewan e Sagan.

TOUR DE FRANCE, 11A TAPPA: TRIONFA EWAN, DECLASSATO SAGAN

Dalle lacrime di Sam Bennett per la tanto inseguita vittoria al Tour de France, a un nuovo sprint: la Grande Boucle riparte da Chatelaillon-Plage e arriva a Poitiers dopo 167.5km quasi completamente piatti. La frazione odierna è puramente per ruote veloci, con una sola “asperità”, il Col de Cherveux (1.1km al 4.4%). Si riparte senza Davide Formolo, che in una delle tante cadute di ieri si è fratturato la clavicola e non è riuscito a ripartire: con lui va ko anche Bewley (Mitchelton-Scott), e salgono a 13 i ritirati del Tour (cinque italiani: Pozzovivo, Rosa, Aru, Nizzolo, Formolo). Un Tour che perde anche Muhlberger (Bora), che si arrende ai -40km dopo un autentico calvario. Il protagonista iniziale della tappa odierna è Ladagnous (FdJ), che arriva al massimo a 3′ di vantaggio: il gruppo controlla, respingendo ogni tentativo di contrattacco (avevano provato Naesen, Kung, Gogl, Stuyven, Postlberger e van Aesbroeck) e accelerando solo nel terzo finale della tappa. Al traguardo volante infatti Ladagnous ha solo 1’18” di margine, mentre dietro si scatena la bagarre: passa per primo Bennett, protetto da Mørkøv, con Sagan terzo del gruppo e ora a -25 nella classifica della maglia verde.

Sam Bennett allunga dunque, certificando lo status di favorito per la vittoria qui a Poitiers, dove non vince un irlandese dal 1978 (Sean Kelly), mentre Ladagnous depone le armi e viene ripreso ai -43km. Gruppo compatto, alta velocità e cadute: ne fa le spese tra gli altri Ion Izagirre, che abbandona la corsa tra mille dolori. Lavorano come sempre Sunweb e Deceuninck-Quickstep, forse troppo presto: prova ad approfittarne Postlberger, che attacca ai -6km con una delle sue sparate, venendo seguito da Jungels e Asgreen. Il tentativo viene riassorbito, e Bennett stavolta non ha Mørkøv, quindi si accoda al treno della Vital Concept: lo sprint viene lanciato ai 250m da Wout van Aert, che parte troppo presto e deve inchiodare nel finale venendo “spostato” da un aggressivo Sagan. In un arrivo al fotofinish la spunta quel furetto chiamato Caleb Ewan, che precede proprio Sagan e Bennett: quarto van Aert a precedere Coquard, Venturini e Pedersen, fuori dai dieci Trentin (12°), Bonifazio (16°) e Viviani (18°). Sagan recupera dieci punti a Sam Bennett, portandosi a -15 dalla maglia verde, ma la gioia è effimera: la giuria lo penalizza (giustamente) e lo declassa all’ultimo posto. Il nuovo ordine d’arrivo vede dunque Ewan vincitore, precedendo Bennett e van Aert: Bennett vola così a 243pti, con Sagan (privato anche dei punti del traguardo volante) secondo a quota 175pti. Servirà un miracolo a Peto per strappare il simbolo più ambito dai velocisti all’irlandese. 

TOUR DE FRANCE 2020: ROGLIC RESTA LEADER, DOMANI LA FUGA?

Primoz Roglic resta ovviamente il leader, mantenendo il margine su tutti i rivali, e difficilmente qualcosa cambierà domani. Ci attende una frazione estremamente mossa, sulla carta perfetta per le fughe: si parte da Chauvigny e si arriva a Sarran Correze (arrivo in leggera salita) dopo 218km. I corridori affronteranno quattro GPM: Cote de Saint Martin Terressus (1.5km all’8.8%), Cote d’Eyboulouf (2.8km al 5.2%), Cote de la Croix du Pey (4.8km al 6%) e Suc au May (3.8km al 7.7%). Vedremo che succederà. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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