La seconda tappa della Vuelta vede già le prime schermaglie tra i big sullo strappo finale verso Caminito del Rey: vince Valverde davanti a Kwiatkowski (leader), staccato Nibali. Crolla Richie Porte, già out dalla lotta per vincere la corsa. 

VUELTA A ESPAÑA 2018: VALVERDE VINCE LO SPRINT DI CAMINITO DEL REY

Dopo la cronometro di Malaga, che ha visto trionfare Rohan Dennis, la Vuelta riparte da una tappa solo apparentemente per velocisti: il via viene dato a Marbella, l’arrivo è fissato a Caminito del Rey, su una strada piana preceduta da uno strappetto che lascia sul posto molti velocisti, dopo 163.5km affrontati a ritmo davvero sostenuto. La tappa viene inizialmente scandita da una fuga a sette: all’attacco Gougeard (Ag2r), De Gendt (Lotto-Soudal), Rolland (Education First), Torres (Burgos-BH), Lastras (Caja Rural), Saez (Euskadi) e Mate (Cofidis). Il gruppo, vista la presenza di due attaccanti nati come Rolland e De Gendt, non ha lasciato fare, facendo arrivare il vantaggio intorno a 4′ e non oltre. La Bora-Hansgrohe ha riportato sotto il plotone, accorciando notevolmente il distacco, ma poi tutto è cambiato rapidamente.  Il lavoro della Sky ha ricompattato il gruppo, spezzando la resistenza di Gougeard e Rolland, ultimi a mollare dalla fuga: tutti insieme ai -20, e il ritmo dei britannici ha mandato ko Sagan e Rohan Dennis, che si sono staccati e hanno privato la tappa di due protagonisti. Ai -10 via anche all’azione della Movistar, che ha fatto staccare Vincenzo Nibali, che come previsto ha deciso di uscire di classifica e proseguire col suo passo, visto che la condizione è ben lontana dal 100%.
A quel punto, il gruppo ha approcciato velocemente lo strappo finale: vani i tentativi di Kruijswijk e De Plus, entrambi ripresi da un Valverde scatenato. L’iberico è andato poi a vincere, battendo il compagno d’attacco Kwiatkowski all’arrivo e vincendo l’ennesima tappa alla Vuelta: la prima vittoria in casa era arrivata nel 2003, 15 anni fa, e ora arriva un nuovo successo. L’Embatido trionfa così a Caminito del Rey, precedendo Kwiatkowski, che si consola con la maglia rossa di leader: a 3” il primo gruppetto dei big, regolato da De Plus, Kelderman e Bennett e comprendente anche Quintana. 8” di distacco invece per Simon Yates e Aru, mentre Lopez ha addirittura perso 19” e Zakarin è crollato a 1’01”. Nibali ha chiuso a 4’04”, mentre prosegue il calvario di Richie Porte: l’australiano, debilitato dal virus intestinale, chiude a 13’31” coi velocisti. La sua Vuelta è già irrimediabilmente compromessa.

VUELTA A ESPAÑA 2018: IL PUNTO SULLA GENERALE E LA TAPPA DI DOMANI

Nibali e Porte, di fatto, sono già usciti dalla generale, che vede Kwiatkowski leader: alle sue spalle Valverde, staccato di 14”, mentre Kelderman è terzo con 25” di ritardo. Il primo italiano nella generale è Felline, 6° a 30”, con Fabio Aru 19° a 47”.  Domani la corsa ripartirà con la prima tappa per sprinter: partenza da Mijas e arrivo ad Alhaurin de la Torre dopo 178.5 che prevedono un paio di salite iniziali e tanta pianura nella seconda metà di tappa. A meno di clamorosi colpi di scena, si arriverà alla volata, con Sagan, Viviani e Trentin tra gli assoluti protagonisti.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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