L’arrivo in salita di La Covatilla rivoluziona la Vuelta: vittoria per i fuggitivi, con King che precede Mollema. Dietro attacca Quintana, che guadagna qualche secondo, ma Simon Yates è il nuovo leader. Staccati Kwiatkowski e Molard. 

Giro d'Italia 2018

Simon Yates esulta dopo la vittoria al Gran Sasso (fonte foto: ilcentro.it)

VUELTA 2018, 9A TAPPA: BIS PER BEN KING A LA COVATILLA, QUINTANA ALL’ATTACCO

La 9a tappa della Vuelta 2018 rappresenta una delle prime vere e proprie prove di sopravvivenza per gli uomini di classifica. Si parte da Talavera de la Reina e si arriva a La Covatilla dopo 200.8km con oltre 4mila metri di dislivello. Sono quattro i GPM in programma: Puerto del Pico (15.3km al 5.5%), Alto de Gredos (10.1km al 3.7%) e Puerto de Pena Negra (13km al 4.5%) sono solo un antipasto per l’ascesa finale verso La Covatilla. Una salita di 9.8km al 7.1% di pendenza media, ”abbassata” però dai due km finali che spianano: l’ascesa è dura, con punte al 12% e lunghi tratti all’11%.  Tutti gli ingredienti per avere la prima selezione tra i big, che puntualmente arriva. Inizialmente però la frazione viene scandita da una fuga a 11: attaccano Teuns (BMC), De Gendt (Lotto-Soudal), King (Dimension Data), Hollenstein (Katusha), Leezer (Lotto NL), Mollema (Trek), Ezquerra (Burgos-BH), Lluis Mas (Caja Rural), Bagues (Euskadi), Mate e Vanbilsen (Cofidis). Mate fa incetta di punti per la classifica degli scalatori (sale a 60pti, con King a 33), mentre il gruppo tiene il vantaggio intorno ai 6′ fino al terzo GPM, e poi molla totalmente col ritorno in testa della FDJ. Il margine arriva così a 10 minuti buoni, e davanti iniziano le prime schermaglie: un attacco decima la fuga e la riduce a sei uomini, con De Gendt, King, Mas, Mollema, Teuns e Hollenstein, ai quali si aggiungono poi Mate e Mas.

L’azione decisiva arriva però ai -25, e a una decina di km dalla salita: Benjamin King ormai ci ha preso gusto, e dopo la vittoria dei giorni scorsi decide di forzare il ritmo e stacca tutti: l’unico che reagisce è Mollema, ma troppo tardi, dato che lo statunitense inizia la salita con un gruzzolo di 1’35” sul primo inseguitore. Dietro intanto la Sky riduce il vantaggio a 7′, e Rafal Majka va in testa a tirare per Buchmann, spremendo il gruppo e facendo staccare la maglia rossa Molard: in testa alla corsa King perde secondi, vede avvicinarsi Mollema a 19”, ma lo ricaccia indietro e vince meritatamente la seconda tappa di questa Vuelta, candidandosi anche alla maglia a pois blu di miglior scalatore. Dietro invece succede di tutto: la tappa esplode nel tratto più duro, con punte che oscillano tra l’11% e il 14%, e per merito di Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar rompe gli indugi e si tira dietro Jon Izagirre, Lopez, Kelderman e Uran: il quintetto dura poco, dato che il nuovo scatto di Nairo lo lascia solo con Kelderman, e i due guadagnano secondi preziosi sui rivali. La tappa vede King vincere con 48” su Mollema e 2’38” su Teuns, ma Quintana e il tedesco arrivano a 2’40”: seguono Uran a 2’43” e Izagirre a 2’46”, con Simon Yates a 2’49” e bravo ad attaccare a sua volta. 3’02” invece per Bennett, che precede Valverde (3’04”) e lo strano terzetto formato da Pinot, Kruijswijk e Gallopin (3’05”): 3’08” di ritardo per Buchmann, mentre Aru si stacca perdendo 3’20” dal vincitore e 40” da Quintana. 3’32” il ritardo di Mas e De La Cruz, che deve ringraziare Kwiatkowski: il polacco, una volta capito che non ne aveva più e dunque l’assalto a un grande giro andrà rimandato, ha aiutato lo spagnolo a limitare i danni e ha chiuso volontariamente a 4’41” per dare una mano. Precede Zakarin (4’56”), mentre Molard chiude a 6’23” e perde ovviamente la maglia rossa: disastroso Woods che perde 7′, in crescita Porte che chiude a 11’08”, mentre crolla nuovamente Vincenzo Nibali con 21’56” di distacco.

VUELTA 2018: SIMON YATES IN VETTA, DOMANI IL GIORNO DI RIPOSO

La nuova classifica generale della Vuelta premia l’attacco odierno di Simon Yates, che guida con 1” su Valverde e poco più di un battito di ciglia: 14” di ritardo per Quintana, che ora è terzo e precede Buchmann (16”) e Izagirre (17”). Completano la top-10 Gallopin a 24”, Lopez a 27”, Uran a 32”, Kruijswijk (43”) e Bennett (48”): Fabio Aru ora è 11° a 1’08”, precedendo Mas e De La Cruz, con Kelderman 14° a 1’50” e Kwiatkowski 15° a 2’10”, mentre Pinot è 16° a 2’33”. Posizione numero 17 per Molard, ora a 2’43” dal nuovo leader, con King 18° a 3’01”: male Formolo, che è 26° a 9’08”, mentre Nibali è 69° a 37’12” e Richie Porte 124° a 1h12′. Domani la corsa riposa a Salamanca, poi si riparte con la tappa numero 10: partenza dall’università di Salamanca, che festeggia 800 anni, e arrivo a Fermoselle-Bermillo de Sayago (780m) dopo 177km collinari che non dovrebbero riservare grandi sorprese.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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