Olimpiadi invernali 2018, short track: commentiamo con il CT Kenan Gouadec la grande vittoria di Arianna Fontana sui 500 m che ci regala il primo oro di PyeongChang, con uno sguardo alle prossime gare e al futuro dello short track azzuro.

Il CT Kenan Gouadec

Il CT Kenan Gouadec


Arianna Fontana, vincendo la finale dei 500 m di short track, ha regalato alla nazionale azzurra la prima medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di PyeongChang. Il CT Kenan Gouadec ha commentato con noi questa bella vittoria, con uno sguardo alle prossime gare di queste Olimpiadi e al futuro dello short track italiano.
Da cos’è scaturita questa medaglia d’oro?
Arianna Fontana era molto sicura dall’inizio della giornata, si sentiva in forma sin dai giri di riscaldamento. Nel suo modo di pattinare aveva giĂ  molte certezze dopo la prima gara. Ha avuto la capacitĂ  di riuscire a concentrarsi su ogni singolo turno per gestirlo al meglio: la gara è stata perfetta, con una partenza molto veloce com’è stata l’intera gara (Arianna è arrivata a un decimo di secondo dal record mondiale). Non ha mai mollato sino alla fine, è stata davvero una bellissima gara. Dopo il passaggio di ogni turno quattro anni fa a Sochi, c’erano determinate certezze su di lei.
Un’atleta come Arianna ha ancora margini di miglioramento?
Ogni atleta ne ha sempre, come ogni giro di gara insegna qualcosa. Lei sta migliorando sempre di piĂą diventando sempre piĂą veloce, e quest’anno ha fatto grandi passi avanti sui 1000 m, la sua distanza piĂą debole. L’oro era l’unica medaglia olimpica che le mancava, e aveva tutta la carica per ottenerlo.
State giĂ  lavorando su un “dopo Arianna” tra i ragazzi shorter?
Abbiamo un bel gruppetto di giovani (8 uomini e 9 donne per ora): in Italia abbiamo pochi numeri, ma quest’oro olimpico ci aiuterĂ  di certo a coinvolgere molta piĂą gente.
C’è qualcosa per cui Arianna l’ha stupita?
Dopo sette anni di lavoro con lei non mi stupisce più molto: si dimostra sempre tranquilla ad ogni gara e gestisce perfettamente la pressione. Dopo un bronzo a Vancouver 2010 e un argento a Sochi 2014, cresce sempre di più. Il suo grande punto di forza è proprio la sua sicurezza.
RiuscirĂ  a proseguire per altri quattro anni?
Tutto è possibile, la voglia di andare avanti c’è sempre anche se questo è uno sport che richiede tanto sacrificio. Per ora ci concentriamo su quest’Olimpiade e pensiamo a portare a casa tanti risultati: bisogna ancora disputate i 1000 m, i 1500 m e la staffetta.
 
 

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