Ottime notizie per l’Italia dai Mondiali paralimpici disputati nei giorni scorsi a Lillehammer, che coniugavano le gare di fondo con lo sci alpino e il para-snowboard: nove medaglie per gli azzurri, e ottimi segnali in vista delle Paralimpiadi. 

MONDIALI PARALIMPICI LILLEHAMMER: NOVE GIOIE PER L’ITALIA

Sorride l’Italia, che ottiene ottimi risultati nei Mondiali Paralimpici degli sport della neve di Lillehammer (Norvegia), una rassegna che riuniva le gare iridate di sci alpino, sci di fondo e snowboard paralimpici in un unico evento. Gli azzurri, frenati come vedremo in seguito dalla sfortuna e da episodi ai confini della realtà, chiudono con nove medaglie: due ori, quattro argenti e tre bronzi. La prima arriva dallo sci di fondo e da Giuseppe Romele, secondo nella middle distance della categoria sitting: l’azzurro, che poi diventerà protagonista per la sua serie di sfortunati eventi che commenteremo più in là, è d’argento e viene preceduto solo dal russo Golubkov. Seconda medaglia dal parasnowboard e dal banked slalom: Jacopo Luchini si fa valere e ottiene un altro argento, per poi chiudere 5° (out in semi) nello snowboardcross. Nei giorni successivi, inizia l’epopea dello sci alpino: Renè De Silvestro si sblocca a livello mondiale col bronzo nel Super-G, categoria sitting, e poi esulta per l’oro nella super-combinata, vinta con 18/100 sui rivali. La sua avventura si conclude con una positività al COVID-19 e uno sfortunato addio ai Mondiali, che sono invece iniziati in ritardo per Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli, i nostri atleti di punta. Fermi nel Bel Paese aspettando un tampone negativo, sono arrivati solo a metà dei Mondiali e hanno conquistato tre medaglie. La prima, nonchè prima in assoluto per questa nuova coppia d’oro nei Mondiali, è arrivata nello slalom gigante: un oro magistrale, il secondo e ultimo per l’Italia. D’argento invece le prove nello slalom speciale e nel nuovo e sperimentale slalom parallelo senza distinzione di categorie, che non sarà disciplina olimpica. A completare il quadro il bronzo di Federico Pelizzari nella combinata, categoria standing, e la medaglia dello stesso colore di Martina Vozza e della sua guida Ylenia Sabadussi nello slalom Visually Impaired femminile. Nove medaglie e nove storie da raccontare, per un’Italia che ottiene ottimi segnali in vista delle Paralimpiadi, ma è anche stata molto sfortunata.

IL ROMELE-GATE E IL COVID: ITALIA SFORTUNATA NEI MONDIALI DEGLI SPORT PARALIMPICI SULLA NEVE

Nove medaglie che potevano essere molte di più, senza un mix tra sfortuna e coincidenze avverse. Partiamo dal COVID-19, che ha frenato le ambizioni azzurre: Bertagnolli (positivo) e Ravelli sono rimasti bloccati in Italia fino a metà evento, nell’attesa di un tampone negativo, saltando tutta la prima parte dei Mondiali. Renè De Silvestro, un oro e un bronzo in quella prima parte, ha saltato tutta la seconda metà dopo essere risultato positivo insieme a Davide Bendotti. Stessa problematica per Vozza e Sabadussi, arrivate a Lillehammer insieme a Jack e Andrea. La sfortuna si è accanita sull’Italia con queste positività, ma non solo. la vicenda che ha riguardato Giuseppe Romele, poi 4° nella sprint e dunque fermo al solo argento d’esordio, ha infatti del surreale. L’azzurro non stava solo vincendo, ma dominando la long distance dello sci di fondo, con oltre due minuti sul russo Golubkov. Un errore di calcolo del responsabile tecnico azzurro Duilio Friz, il malfunzionamento del GPS dell’atleta e la contemporanea disattenzione degli addetti al circuito, che non hanno fatto suonare la campana dell’ultimo giro, hanno portato però a uno scenario surreale: invece di fermarsi ed esultare per la vittoria dopo aver percorso molto rapidamente i 18km di gara, Romele ha effettuato un ulteriore giro. Così facendo, percorrendo 21km invece che 18, non ha solo visto sfumare l’oro, ma è addirittura arrivato . Nulla gli restituirà un successo che avrebbe avuto proporzioni clamorose.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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