L’intervista a Riccardo Crivelli, inviato de “La Gazzetta dello Sport” a Forlì dove nel weekend si disputerà l’incontro Italia-Slovacchia, valido per il primo turno della “Serie B” di Fed Cup 2017.
Il giornalista Riccardo Crivelli, inviato de “La Gazzetta dello Sport” per il primo turno di Fed Cup 2017
Fed Cup 2017: le azzurre ripartono dalla “Serie B”
Oggi l’Italia scende in campo nel primo turno della “Serie B” di Fed Cup. Si comincia oggi coi due singolari tra Schiavone-Cepelova ed Errani-Sramkova. Domani le azzurre torneranno in campo ad avversarie invertite; la coppia scelta per il doppio sarà formato dalle esordienti Jasmine Paolini e Martina Trevisan. Ne abbiamo parlato con Riccardo Crivelli giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, intervenuto telefonicamente nella nostra trasmissione “Minuti di Gloria” (in onda ogni venerdì dalle 18 alle 19 frequenza di Radio Ticino Pavia).
Le azzurre col capitano Garbin in conferenza stampa: domani l’Italia sfiderà la Slovacchia nel primo turno
L’Italia del nuovo capitano Tathina Garbin
Riccardo, che cosa ne pensi di questo nuovo corso? Il nostro tennis femminile è in una fase di profondo cambiamento…
E’ una ripartenza. L’Italia non giocava la Serie B dal 1998, insomma siamo in un ambito che non ci appartiene per i grandissimi risultati che abbiamo ottenuto nell’ultimo decennio: ricordiamoci delle nostre quattro vittorie tra 2006 e 2013. Siamo stati e siamo tuttora una superpotenza nel settore femminile. Ripartiamo dalla continuità garantita dalla Schiavone e dalla Errani e dall’energia di queste due ragazze, la Trevisan del ’93 e la Paolini del ’96, che però dovranno innanzitutto assorbire lo spirito che ha contraddistinto l’Italia negli ultimi quindici anni di questa manifestazione.
Negli scorsi mesi Corrado Barazzutti ha dato l’addio alla Nazionale femminile e al suo posto è subentrata Tathiana Garbin: che contribuito può offrire il nuovo capitano?
La Garbin porta l’esperienza maturata in seno alla squadra azzurra: c’era anche lei tra le magnifiche giocatrici che in questi 15 anni ci hanno regalato così tante soddisfazioni. E poi porterà la conoscenza delle nuove ragazze che si devono affacciare alla Nazionale. Lei ha curato prima le Under-16, poi le Under-18 quindi tutte le nuove promesse che si avvicineranno alla Nazionale, comprese la Paolini e la Trevisan che sono già qui, sono passate in qualche modo sotto il suo vaglio. La Garbin può garantire la gestione di questo delicatissimo passaggio tra la generazione dorata e una generazione che speriamo possa riportarci quanto meno ad avere un valore che rispecchi quello che è stato il tennis femminile italiano negli ultimi anni.
La grande assente Camila Giorgi
Contro la Slovacchia non ci sarà Camila Giorgi, squalificata dalla Federtennis per nove mesi non avendo risposto nell’aprile 2016 alla convocazione per lo spareggio fra Italia e Spagna. Che cosa ne pensi?
Siamo di fronte a una giocatrice di talento: ha dimostrato di averne quando è riuscita a esprimersi ad altissimi livelli, anche se è successo poche volte. Per il bene della Nazionale dovremmo sicuramente recuperata. Il problema è capire quanta voglia c’è da parte della Giorgi e soprattutto del suo clan, di suo padre, di rientrare nel giro della Federazione. E poi bisogna capire se la Federazione saprà perdonarla dopo quello che è successo. Io penso sempre che il talento debba avere la meglio su tutte le beghe che possono esserci. Ovviamente se la situazione è insanabile non possiamo obbligare nessuno a riprenderla in squadra. La Garbin ha sicuramente avuto modo di parlare con Camila già in Australia. Non sappiamo che cosa si sono dette, ma sicuramente la capitana si rende conto che sarebbe uno spreco perdere un patrimonio di questo livello. Dobbiamo capire se la Giorgi avrà la volontà di rientrare in un gruppo del quale ha fatto parte in qualche circostanza, ma del quale non è mai stata particolarmente entusiasta.
La Slovacchia orfana della Cibulkova
La grande assente del weekend sarà Dominika Cibulkova, numero 5 del mondo. Questa assenza potrà essere un punto a nostro favore?
La presenza della Cibulkova avrebbe sicuramente spostato gli equilibri di questa sfida. Come avviene anche in Coppa Davis, qualche volta i più forti decidono di non accettare la convocazione per dedicarsi alla carriera e ai tornei individuali. Sicuramente è un’assenza che pesa, ma c’è da dire che la Slovacchia è in generale più forte di quanto non dica la mera classifica delle giocatrici che la compongono: hanno tutte un passato di altissimo livello e sono pericolose. La loro classifica è stata determinata da infortuni e da assenze dal circuito, ma in realtà sono giocatrici che possono metterci in difficoltà.
Italia grande favorita della sfida
Chi la spunterà tra Italia e Slovacchia?
I favoriti siamo noi perché siamo in casa e perché l’esperienza della Errani e della Schiavone a questi livelli comunque conta ancora e può farsi sentire. Peserà anche il calore del pubblico. Tuttavia è una sfida da non sottovalutare, anche perché la pressione è tutta su di noi, anche perché portiamo sulle spalle il peso di un passato recentissimo fatto di grandissimi successi. Il paragone con quel passato ovviamente è sempre dietro l’angolo. La paura di perdere al primo turno del secondo gruppo mondiale, e poi di dover affrontare lo spettro di uno spareggio per non retrocedere addirittura in “Serie C”, c’è nella testa della Garbin e delle giocatrici e mette un po’ di pressione in più. Detto questo io credo che l’Italia sia favorita contro la Slovacchia. Poi ci affideremo al sorteggio che ci sarà il giorno di San Valentino per capire quale avversario eventualmente dovremmo incrociare nel cammino che riporterebbe alla “Serie A”.
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