Vent’anni in nazionale da protagonista della leggenda del Setterosa. La fantastica carriera di Tania Di Mario.
Rio de Janeiro, agosto 2016: sul finire della finalissima tra Italia e USA, è sempre lei, Tania Di Mario a segnare l’ultimo gol che chiude la gara sul punteggio di 12-5, purtroppo sfarevole alle azzurre che comunque le consegna una medaglia d’argento!
Vent’anni in nazionale
Aveva solo 20 anni, nel 1999, quando esordì in nazionale nel Setterosa che a Prato vinse il quarto oro Europeo di Fila. Tania era una giovane pallanotista romana, da un paio d’anni in forza all’Orizzonte Catania e con la quale aveva già vinto due titoli italiani ed una coppa dei Campioni.
Questa squadra sembrava irresistibile ed imbattibile. Già, sembrava, perché nel preolimpico che qualificava a Sidney ci sbatterono fuori le russe. Le senatrici della squadra decisero di rimandare il ritiro dalla nazionale e fecero da chioccie a pulcini come Tania che intanto accumulavano esperienze.
L’oro di Atene
Il quadriennio che portò alle Olimpiadi di Atene fu costellato di successi, tra cui il mondiale di Fukuoka, tutt’ora unico successo nella manifestazione del Setterosa, e la Di Mario che piano piano emerge tra le giocatrici azzurre. Avversaria costante in questo periodo la temibile Ungheria che incontrammo anche ai quarti ad Atene 2004. Semifinale contro le statunitensi e finalissima contro le greche padrone di casa, quasi sempre a rincorrere il punteggio e con Tania che segna il penultimo gol, quello del 9-9 prima che la Grego ci infili la medaglia d’oro al collo.
Il primo ritiro
Dopo Atene arriva solo l’argento europeo 2006 e tante delusioni, complici i numerosi ritiri delle atlete che avevano tenuto duro per vincere l’oro olimpico. Anche Tania si ritira per la prima volta dalla nazionale per dedicarsi al club al quale legherà vent’anni di carriera e con il quale vince intanto 7 coppe dei Campioni e 13 scudetti.
Nel frattempo Tania inizia a anche a pensare al dopo pallanuoto e si laurea in Economia e Commercio a Catania.
Il declino del Setterosa porta a diversi cambi nella guida tecnica fino all’arrivo di Fabio Conti che, senza pensarci due volte, riesce con fatica a convincere Tania a tornare in nazionale come capitana e guida delle nuove generazioni.
Rientro e di nuovo a medaglia a Rio
Al rientro nel 2012 torna anche finalmente un oro europeo con Tania splendida protagonista, MVP e tra le migliori marcatrici del torneo. Bronzo ai mondiali nel 2015 ed agli europei nel 2016, stabilisce sin da inizio anno che le olimpiadi di Rio saranno l’atto finale della carriera.
Ed in Brasile è, ancora una volta, protagonista del bellissimo torneo delle azzurre che, dopo una partenza stentata, risalgono la china e guadagnano la finalissima dopo una splendida semifinale vinta contro la Russia e suggellata da un fantastico goal della stessa Tania. Lei stessa, emozionata, commenta che non avrebbe potuto desiderare migliore epilogo ad una irripetibile carriera.
Dopo l’alloro ed appesa la calottina al chiodo, si è seduta alla scrivania dirigenziale del club catanese nel quale milita da 20 anni con la promessa di aprire un nuovo ciclo vincente e con il sogno di sfornare la Tania Di Mario del domani, oltre al bellissimo progetto personale di diventare mamma.
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