Hanno preso il via ieri sera i Mondiali di atletica 2017 a Londra con l’Italia in pista fin dalle prime battute. Purtroppo già due azzurri devono lasciare la rassegna iridiata, mentre nel secondo giorno ufficiale di gare Davide Re centra la qualificazione alle semifinali dei 400m.
Fonte: Facebook Margherita Magnani
ESORDIO AMARO
Un inizio non positivo quello della spedizione azzurra in terra inglese con 2 atleti che devono abbandonare subito i Mondiali di Londra. Dopo la cerimonia di apertura già le prime qualifiche e batterie che hanno visto impegnati il lunghista Kevin Ojiaku e la mezzofondista Margherita Magnani. Per l’atleta piemontese il primo salto sulla pedana del lungo sembra promettente con un 7,82 che si sperava fosse in crescendo, ma le successive prove sono state sottotono rispetto alle sue potenzialità e l’accesso alla finale (in cui passavano in 8) resta a 9 centimetri di distanza, l’ultimo a strappare il pass per lìapprodo in finale è l’australiano Fabrice Lapierre. Inizia in salita anche l’avventura della mezzofondista azzurra con una batteria di qualificazione alle semifinali dei 1500m femminili che mal si adatta alle sue caratteristiche di corsa. Dopo l’operazione al piede di novembre e il 4:06.30 del 22 luglio che le regala l’accesso ai mondiali la Magnani non riesce a rifarsi sulla pista londinese dove chiude dodicesima in 4:09.15.
RE PER UN GIORNO
Legittimo sognare per Davide Re che nella mattinata di oggi riesce a centrare il difficile compito delle qualifiche alle semifinali dei 400m. L’atleta ligure chiude secondo nella propria batteria, dietro al primatista mondiale Wayde van Niekerk che ferma il tempo a 45.27. Per Re invece una partenza che lo vede più arretrato rispetto agli altri, ma la progressione all’ultima curva e sul rettilineo finale lo spingono a una bellissima rimonta e taglia il traguardo a 45.71 a 31 centesimi dal proprio personal best. Domenica alle 20.40 italiane Re torna in pista nelle batterie delle semifinali: “Non si può dire che la finale sia fattibile, ma fare bella figura ora è l’imperativo numero uno per me”, le sue parole a fine gara.
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