Matteo Marconcini fa gioire l’Italia, che riesce dunque a conquistare la prima medaglia in questa rassegna iridata. E’ un argento che mancava da 12 anni, il primo nella categoria 81 kg. Mentre non è andata benissimo a Edwige Gwend e Antonio Esposito, eliminati rispettivamente agli ottavi di finale e al secondo turno.

Judo, Mondiali: i risultati degli azzurri, grande gioia per Marconcini

Matteo Marconcini (FILKJAM)

MARCONCINI ENTRA NELLA STORIA DEL JUDO ITALIANO

Matteo Marconcini ha interrotto un digiuno di medaglie che durava da otto anni, quando nel 2009 a Rotterdam Elio Verde conquistò il bronzo. L’argento, invece, mancava da dodici anni. L’ultimo a conquistarlo fu Francesco Bruyere, nella categoria 73 kg. L’azzurro ha iniziato il suo Mondiale al secondo turno, battendo il veterano Srđan Mrvaljević con un waza-ari a quattro secondi dalla fine. Al terzo turno, l’aretino ha combattuto contro il belga Joachim Bottieau, per una replica delle Olimpiadi di Rio 2016, con Marconcini che anche in quel caso, ebbe la meglio. L’azzurro ha costretto il rivale alla resa con una leva al gomito, quand’erano arriva al golden score.

Una volta arrivato agli ottavi di finale, Marconcini ha trovato sulla sua strada il padrone di casa Attila Ungvári, nonché numero 3 del tabellone. L’italiano è stato bravo e fortunato ad andare subito in vantaggio con un waza-ari, poi ha gestito bene la partita chiudendola con un secondo waza-ari. L’atleta azzurro ha poi combattuto contro il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, che non aveva mai affrontato in passato. Prima un waza-ari e poi un bellissimo ippon, gli hanno spianato la strada verso la semifinale, vinta in scioltezza ancora per waza-ari contro l’iraniano Saeid Mollaei. Mollaei si è successivamente dovuto “accontentare” del bronzo, battendo il magiaro László Csoknyai, per la delusione del pubblico di casa. L’altro bronzo se l’è aggiudicato il russo campione olimpico Khasan Khalmurzaev.

In finale, Marconcini si è confrontato col tedesco Alexander Wieczerzak, il quale si è imposto sull’azzurro grazie a uno strangolamento, contro il quale l’azzurro non ha potuto fare altro che battere la mano e dichiarare la resa. Resta comunque il risultato più alto della carriera del toscano, arrivato lì dove non era arrivato mai all’età di ventotto anni.

I RISULTATI DEGLI ALTRI AZZURRI

Non è andata bene ad Antonio Esposito, che gareggiava nella stessa categoria di Marconcini. Il napoletano ha subito due waza-ari da Anri Egutidze, ventunenne portoghese di origine georgiana già finalista agli Europei junior.

L’altra azzurra impegnata era Edwige Gwend, nella categoria 63 kg. Nel primo turno, l’italiana si è subito sbarazzata della greca Ioulietta Boukouvala, vincendo per ippon su osaekomi dopo averla immobilizzata al suolo per venti secondi. Al secondo turno, la Gwend ha affrontato e sconfitto l’australiana Katharina Haecker per waza-ari dopo una lunga fase di studio.

Al terzo turno, l’azzurra ha trovato la polacca Agata Ozdoba, nonostante i precedenti erano dalla parte dell’italiana, Edwige Gwend si è arresa a un juji gatame e a quindi salutato la competizione anzitempo. La stessa Ozdoba ha poi conquistato la medaglia di bronzo, assieme alla mongola Mungunchimeg Baldorj. A vincere la categoria è stata Clarisse Agbegnenou, francese, che ha avuto la meglio sulla slovena Tina Trstenjak.

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