COMO, dai nostri inviati Marco Corradi e Federico Mariani

”Azzurri di Gloria” ha ottenuto l’accredito per il Giro di Lombardia, che si dipanava sul percorso da Bergamo a Como, e abbiamo realizzato contributi e interviste: ecco a voi le parole di Davide Villella, che si è concesso ad ADG al termine della corsa.

Davide Villella

DAVIDE VILLELLA INTERVIENE AI MICROFONI DI ”AZZURRI DI GLORIA”

26 anni e un 2017 da urlo: Davide Villella è uno dei volti nuovi del ciclismo italiano, e nella Vuelta a España ha conquistato la maglia a pois di miglior scalatore grazie alla propria vivacità in salita e alle continue fughe, che gli hanno consentito di accumulare un grande vantaggio sugli specialisti delle salite. Per lui, in carriera, la vittoria nella Japan Cup 2016 e un grande feeling col Giro di Lombardia: da dilettante, Davide aveva vinto il Piccolo Lombardia, dopo il passaggio ai pro’ con Cannondale ha chiuso 16° nel 2015, 5° nel 2016 e 15° nell’ultima edizione. E proprio dopo il Giro di Lombardia 2017 (sabato) Davide Villella, che passerà ad Astana l’anno prossimo, si è concesso ai nostri microfoni, commentando la gara appena conclusa e la sua stagione.

Ciao Davide, partiamo dal tuo commento al Lombardia 2017. Come ti sei trovato in questa gara?

È stata dura, eravamo davanti io e Rigo (Rigoberto Uran): lui ha provato a seguire un po’ Nibali sul Civiglio, io ero dietro, poi sul San Fermo mi son mancate le gambe per seguire Alaphilippe e Moscon. Comunque siamo stati sempre vigili e attivi, d’altronde non tutti gli anni si può lottare per la vittoria”.

Hai vissuto una stagione fantastica, conquistando la maglia a pois alla Vuelta: come definisci il tuo 2017?

”Abbastanza positivo. Ho vinto una maglia a un grande Giro, non è facile. Mi aspettavo qualcosina di più al Lombardia, però non mi piango addosso. Ora dovrò fare l’ultima gara stagionale in Giappone, e poi penseremo al 2018”.

Un 2018 che ti vedrà passare all’Astana: che sensazioni hai per questa nuova avventura?

”Per il momento penso a chiudere la stagione, per pensare al 2018 ci sarà tanto tempo”.

La Cannondale-Drapac ha vissuto momenti difficili, con l’annuncio della possibile chiusura per l’assenza di uno sponsor e il ritorno del sereno pochi giorni dopo: molti corridori si erano lamentati di questa situazione, ne avete risentito in quei giorni complicati?

”Guarda, quando è successo tutto e rischiavamo di perdere lo sponsor, noi eravamo alla Vuelta e dunque abbiamo avuto poco tempo per pensare e preoccuparci: abbiamo reagito bene, vincendo una maglia con me e chiudendo nella top-10 con Michael Woods, quindi posso dire che non ne abbiamo risentito”.

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