La squadra di coach Pianigiani conduce la partita prima di incassare la rimonta degli spagnoli. Inutile il recupero nel finale. È la peggior sconfitta europea di questa stagione per l’Olimpia.
Coach Pianigiani (Olimpia Milano) durante il match (fonte: pagina facebook Olimpia Milano).
IL MATCH DEL FORUM
Serata illusoria per l’Olimpia Milano. Nella bolgia del Forum, vincere contro il Gran Canaria non sembra una mission impossible. Dopo il botta e risposta iniziale tra il centro Balvin ed il lungo Brooks, è James a fornire il primo allungo meneghino, andando avanti 12-6. Il vantaggio degli uomini di coach Pianigiani tocca quota 8, ma lentamente si riduce, sotto la spinta della rimonta spagnola. Tillie ricuce lo strappo e la panchina milanese corre ai ripari inserendo Jerrells e Della Valle. Il primo quarto si chiude con un risicato +2 Olimpia, grazie ai liberi di Gudaitis. Nel secondo quarto, il Gran Canaria dilaga: Evans ed Eriksson ribaltano il risultato e all’intervallo lungo portano gli ospiti avanti di 8 lunghezze: 40-48. Alla ripresa del match, Milano crolla e finisce sotto di 14 punti, 56-70, nonostante la carica di Brooks e la spinta di James. Colpa anche di troppe disattenzioni in difesa, uno dei punti forti in questo avvio di stagione milanese. Il finale vede la rimonta dell’Olimpia grazie ad un ritrovato Gudaitis e ad uno scatenato Cinciarini. I padroni di casa si spingono ai meno 4, 71-75, ma l’aggancio non riesce. Anzi, Gran Canaria ha il merito di non perdere mai il controllo dei nervi e della gara. Il margine si dilata ulteriormente e si passa dal +4 al +8 finale, con un 86-94 che sa tanto di mazzata per le ambizioni europee della creatura di Armani.
IL GIRONE
La sconfitta interna contro il Gran Canaria è l’ultima di un triste trittico con Barcellona e Kaunas. Inevitabile ora parlare di crisi, anche se la situazione nel girone ancora sorride all’Armani, sesta classificata, con una vittoria in più del Barcellona. Ora bisogna guardarsi le spalle dal possibile recupero del Panathinaikos e cercare di mettersi alle spalle questo momento difficile. Preoccupa piuttosto l’aver perso punti contro formazioni abbordabili, anche in vista di scontri ben più complicati e duri. Ed il rischio di concludere il girone tra i rimpianti non è affatto remoto.
