Atletica leggera: Sara Simeoni, oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 nel salto in alto, primatista mondiale e vincitrice di molte medaglie. Ecco la sua storia.
SARA SIMEONI, UNA DONNA NATA PER IL SALTO IN ALTO
Un mix di timidezza e sicurezza, forza e agilità, tenacia e leggiadria: Sara Simeoni è per tutti una leggenda dell’atletica leggera.
Nata a Rivoli Veronese il 19 aprile 1953, Sara Simeoni a differenza delle sorelle è troppo alta per la danza classica, ma il suo 1,78m è perfetto per il salto in alto: comincia presto a frequentare le pedane dell’atletica, adottando il neonato stile Fosbury.
Viene allenata prima dal tecnico Walter Bragagnolo, quindi da Erminio Azzaro, anche lui saltatore in alto (bronzo agli Europei di Atene ‘69, argento alle Universiadi del ‘70), che oltre al suo allenatore diventerà suo marito nel 1987. Si conoscono a un raduno collegiale sul Mar Nero e nel 1972 sono già una coppia fissa.
Diventa primatista italiana assoluta quando è ancora nella categoria juniores, ha tra le sue armi migliori tecnica e determinazione: ad appena 13 anni Sara Simeoni salta 1,35m, miglior prestazione italiana, ma lei non lo sa e si chiede perché le persone la festeggino.
A 19 anni si migliora di mezzo metro: con 1,85m è 6ª alle Olimpiadi di Monaco 1972. Nelle manifestazioni più importanti, sia indoor sia all’aperto, ha una progressione di risultati che la portano a valicare il muro dei 2 metri in una lotta agonistica spesso contrapposta alle rivali tedesche Rosemarie Ackermann e Ulrike Meyfarth.
SARA SIMEONI, DAL RECORD DEL MONDO ALL’ORO OLIMPICO A MOSCA 1980
Il 4 agosto 1978 a Brescia conquista il record del mondo saltando 2,01m durante una riunione di atletica tra le Nazionali di Italia e Polonia: grazie a una televisione locale, trent’anni dopo vengono ritrovate le immagini a colori dell’evento (la Rai non lo segue).
Sara Simeoni replica il primato mondiale per due volte nel 1978: con la misura vince il Campionato europeo di Praga.
Vince due medaglie d’oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di campionessa europea indoor.
Quattordici volte campionessa italiana, detiene il primato nazionale per 36 anni, dal 12 agosto 1971 all’8 giugno 2007, quando viene superato da Antonietta Di Martino.
Ma la sua felicità sportiva più grande rimane l’oro olimpico a Mosca 1980 con la misura di 1,97m. Una medaglia che Sara Simeoni deve vincere: è la più forte, ma il fatto di essere la favorita la mette tremendamente sotto pressione. Prima della finale ha una crisi d’ansia durata quasi mezz’ora, si sente svenire, le viene da piangere, le gira la testa. Poi tutto torna alla normalità. I Giochi russi vengono boicottati da molti Paesi, la stessa Italia rimane in sospeso fino all’ultimo, poi decide di far partecipare i suoi atleti sfilando dietro alla scritta Coni, non Italia. Non hanno quindi diritto all’inno nazionale: sul podio Sara Simeoni canta “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori, canzone che le è sempre piaciuta.
Ma l’oro di Mosca 1980 non è l’unica medaglia olimpica per Sara Simeoni: vince l’argento sia a Montreal 1976 che a Los Angeles 1984, dove è alfiera azzurra durante la cerimonia d’apertura.
SARA SIMEONI, UNA VITA DEDICATA ALL’AMORE PER LO SPORT… MA NON SOLO
Alla fine degli anni ottanta Sara Simeoni interpreta alcune sigle di telefilm, cartoni animati e trasmissioni televisive pubblicate nell’album “Bimbo Hit” nel 1988 e nel 1990.
Il 26 febbraio 2006 è portatrice della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura della XX Olimpiade invernale di Torino.
Nel 2014 dichiara di essere tifosa del Chievo e dal 2017 è vicepresidente del comitato regionale Fidal Veneto, dopo una breve avventura nella politica.
I riconoscimenti e le onorificenze ufficiali non mancano: Sara Simeoni nel 2014 viene eletta “Atleta del Centenario”, insieme ad Alberto Tomba, in occasione dei 100 anni del CONI.
Nel maggio 2015, una targa a lei dedicata è inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex atleti azzurri che si sono distinti in campo internazionale. Sempre nel 2015, il 15 dicembre, riceve il Collare d’oro al merito sportivo.
Anche lo Stato la onora: l’11 settembre 1980 viene insignita del titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il 23 dicembre 1986 diventa Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Da 16 anni Sara Simeoni insegna Scienze motorie all’università di Chieti. Il figlio Roberto diventa campione italiano juniores di salto in alto e nel tempo libero allena i ragazzini della Libertas Valpolicella Lupatotina, società presieduta dalla madre super campionessa.
Con il comitato regionale lavora a un progetto sul fair play: partendo dalle scuole Sara Simeoni mette a disposizione la sua preziosa esperienza agonistica e sprona bambini e ragazzi a crede nelle proprie capacità, a provare sempre, a non darsi per vinti, a rispettare sé stessi e gli altri, a giocare pulito, a spronarsi e migliorarsi a vicenda. Per lei la frase “non ci riesco” non esiste.
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