GIANNI SAVIO AI MICROFONI DI AZZURRI DI GLORIA
Gianni Savio sorride, visibilmente compiaciuto. Difficile dargli torto: la sua Androni Sidermec Bottecchia ha disputato una stagione straordinaria, conclusa da un buonissimo Giro di Lombardia. I risultati ottenuti dai suoi ragazzi hanno permesso alla squadra italiana di conquistare la Ciclismo Cup, uno dei requisiti per ottenere la wild card al Giro d’Italia 2018. È la vittoria di Savio, il team manager capace di risollevare ciclisti reduci da stagioni opache e scopritore di giovani talenti. È la rivincita di chi ha lavorato duramente, nonostante le esclusioni dalla corsa rosa, sognando di tornarci presto. L’Androni Sidermec Bottecchia è stata costruita sapientemente, creando un mix di giovani promettenti e senatori in cerca di riscatto. Ora che il sogno di tornare al Giro è realtà, Savio si rilassa, concedendo un’intervista ai nostri microfoni.
Savio, è stata una grande stagione per l’Androni Sidermec Bottecchia. Qual è il Suo bilancio?
<<Direi che il bilancio è eccellente. Abbiamo vinto 25 corse a livello internazionale. È mancato il successo in Italia, ma lo abbiamo sfiorato in più di un’occasione. Abbiamo ottenuto tanti podi: questo significa che ci è mancato un pizzico di fortuna per primeggiare. Comunque, i 25 successi sono un risultato eccezionale per una squadra professional è un buon risultato. Soprattutto abbiamo vinto la Ciclismo Cup, il campionato italiano a squadre, che era il nostro obiettivo principale di tutta la stagione>>.
La vittoria alla Ciclismo Cup garantisce la partecipazione al prossimo Giro d’Italia, il vostro grande obiettivo.
<<È così, esattamente. Ora abbiamo la wild card assicurata e dunque stiamo programmando al meglio la prossima stagione>>.
Impressiona come Lei riesca a rigenerare senatori reduci da annate opache ed a trovare giovani promettenti da ogni angolo del mondo. Su tutti quest’anno spicca Bernal.
<<Egan Bernal è un gran talento. L’anno prossimo sarà in Sky. Sono convinto che farà una grande stagione e non solo il prossimo anno. Lo dissi in tempi non sospetti, appena feci passare Egan professionista: è un gran talento, ma ha una mentalità professionale. Sicuramente lo vedremo protagonista nelle grandi corse a tappe>>.
C’è un segreto particolare dietro il Suo modo di lavorare.
<<Una grande passione. Si lavora tanto, seguendo tanti corridori ed avendo diversi osservatori. Ma il segreto principale è la passione>>.
Parliamo di mercato. Lei ha ancora in serbo qualche sorpresa in extremis?
<<La squadra al completo. Come sapete, ci sono già 16 corridori e ritornerà con noi un ciclista che ho lanciato tra i professionisti, vale a dire Manuel Belletti. L’organico, comunque, è al completo>>.
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