Meno di due mesi fa, Mirco Scarantino ha trionfato per la prima volta in carriera agli Europei di sollevamento pesi.
Erano 110 anni che l’Italia, nella categoria 56 kg, non vinceva una medaglia d’oro nella categoria.
L’atleta delle Fiamme Oro, figlio d’arte, dopo questo grande risultato punta dritto a Rio, ma le convocazioni arriveranno solo dopo gli assoluti di Rimini a giugno.
Il pesista siciliano pensa in grande e non vuole smettere di migliorarsi, anche se molti dei suoi possibili avversari in Brasile, a suo dire, sono di un’altra categoria.
Non ci resta che attendere le convocazioni ufficiali e, nell’attesa, scoprire qualcosa in più su Mirco nell’intervista che ci ha gentilmente concesso.
- Mirco, come ci si sente da campioni d’Europa?
- Era da 110 di anni che nei 56 kg un senior italiano non vinceva. Avevo vinto da juniores e under 17 ma ora l’ho vissuta in maniera straordinaria. La gara più bella della mia vita! È stata combattutissima: una vera lotta all’ultimo sangue.
- È stata la vittoria più bella della tua carriera?
- Anche se la mia partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012 già la considero come una vittoria. Non per niente mi sono tatuato entrambi questi eventi…
- Come è la vita all’interno del villaggio olimpico?
- Che grandissima emozione il villaggio olimpico. Vedi campione come Vezzali, Molfetta, Mastrangelo o Clemente Russo. Stare lì in mezzo a 17 anni è incredibile. È bello confrontarsi con loro. La sfilata è stata poi la cosa più bella ed emozionante. Davanti a una platea così poi… da pelle d’oca!
- Come procede il tuo avvicinamento a Rio?
- L’Europeo è stato importante perché tutti i pesisti azzurri hanno fatto bene. Tuttora non ho ancora ricevuto la convocazione ufficiale. Ci saranno gli assoluti a giugno a Rimini che determineranno l’atleta che volerà a Rio.
- Se dovessi andare a Rio, quale sarebbe il tuo obiettivo?
- Ho vissuto Londra da ragazzino, avevo 17 anni e non avevo esperienza per competere con atleti di alto livello. Ora sono passati 4 anni e arrivo con una testa più forte e grossi miglioramenti tecnici. Di sicuro sarei molto competitivo…
- Chi sono i tuoi avversari più temibili?
- Cina, Corea del Nord, con il campione olimpico e mondiale in carica, e Vietnam sono i paesi con gli avversari più temibili. Se dovessi andare a Rio, la medaglia sarebbe certamente un sogno nel cassetto ma sarebbe comunque difficilissimo perché c’è gente di livello superiore. Ma se uno sbaglio devo essere pronto ad approfittarne. L’Olimpiade è una gara strana…
- Spiegaci, per i non addetti ai lavori, in cosa consiste la tua specialità.
- Nel sollevamento pesi ci sono lo strappo e lo slancio. Si effettuano 3 strappi e 3 slanci. Delle 6 alzate, si calcolano le due migliori, una per tipo, e la somma dei kg sollevati fa il punteggio totale.
- Quante ore ti alleni al giorno?
- Mi alleno dal lunedì al sabato tre volte al giorno, per un totale di 17 allenamenti a settimana. È davvero durissima, soprattutto in fase di preparazione.
- Chi è il tuo idolo nel mondo sportivo?
- Io seguo e amo tutti gli sport. Il mio punto di riferimento è stato mio padre perché ha partecipato a 3 Olimpiadi e ho sempre seguito i suoi consigli. È diventata una sfida in famiglia! Lui faceva i 56 kg come me. Punto a 4 Olimpiadi per superarlo!
- Chi è Mirco Scarantino al di fuori dell’ambiente sportivo?
- Faccio ridere e divertire, molto solare. Quasi mai triste o arrabbiato. Sempre sorridente. Molto tranquillo comunque. Faccio subito amicizia con tutti.