Daisy Osakue tranquillizza tutti e conferma la partecipazione agli Europei nonostante la vile aggressione di stampo razzista subita a Moncalieri. Sono troppi i casi analoghi per parlare di casualità.
DAISY OSAKUE AGGREDITA A MONCALIERI CON LANCIO DI UOVA
“Ho un personal best di 59.72. Magari se supero i 70 metri posso anche perdonare quei ragazzi”.
Ci pensa la stessa Daisy Osakue, 22enne azzurra di lancio del disco, a stemperare la tensione dopo l’aggressione subita a Moncalieri per mano di un imbecille che le ha lanciato nell’occhio un uovo da un auto in corsa.
L’atleta italiana, nata a Torino da genitori nigeriani, ha inoltre dichiarato di aver subito un’abrasione che, fortunatamente, non le impedirà di partecipare ai prossimi Europei di atletica leggera a Berlino.
Scongiurata l’operazione, la giovane piemontese dovrà solo stare a riposo qualche giorno prima di partire finalmente per la Germania.
Unanime la solidarietà da parte delle alte sfere dello sport italiano, tra cui quella espressa dal presidente del CONI Giovanni Malagò.
DAISY OSAKUE: L’ULTIMO EPISODIO DI RAZZISMO IN UN PAESE CHE ODIA
Hanno colpito Daisy, ma negli scorsi giorni è successo a molti altri bimbi e adulti che in comune avevano il colore della pelle diverso dalla maggior parte degli italiani.
È una spirale di razzismo dilagante che sembra non conoscere freni quella che sta attanagliando il nostro paese.
C’è chi dice che episodi come questo sono, purtroppo, sempre accaduti e questo non lo si può negare. Il problema nasce dal momento in cui chi governa minimizza eventi simili, a volte senza nemmeno commentare e legittimando così i criminali ad agire senza nemmeno avvertire dei sensi di colpa.
Un odio che va fermato immediatamente, per tutelare tanto Daisy quanto altre centinaia di migliaia di persone che vivono tra i nostri confini e che non devono sentirsi in pericolo appena mettono un piede per strada.
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