Atletica Libania Grenot si ritira: la pantera azzurra, dopo una lunga e appagante carriera, appende le scarpette al chiodo e dice addio alla corsa agonistica.
ATLETICA LIBANIA GRENOT SI RITIRA: A QUASI 36 ANNI DICE ADDIO ALLE GARE
Un ritiro repentino quanto lieto. La campionessa italiana di atletica leggera Libania Grenot, classe 1983, specialista nei 200m e soprattutto nei 400m, non scenderà più in pista per rincorrere medaglie e podi e si dedicherà a un altro tipo di vittoria, questa volta personale: ha annunciato la sua gravidanza e l’addio all’agonismo.
La pantera azzurra, infatti, non parteciperà alle staffette dei World Relays di Yokohama e, dopo tante soddisfazioni in pista, si dedicherà alla sua pancia che cresce e al/la bimbo/a che verrà.
Libania Grenot ha scoperto la gravidanza da poche settimane: la sua stagione avrebbe dovuto proseguire con vari appuntamenti internazionali, fino ai Mondiali di Doha dell’autunno prossimo, ma visti i recenti sviluppi ha deciso di concludere qui la sua vita da atleta professionista.
A quasi 36 anni, Libania Grenot si ritira ancora sulla cresta dell’onda, una lunga e proficua carriera per la ormai ex velocista italiana di origine cubana, primatista nazionale dei 200 e dei 400 metri piani.
Dalla prima partecipazione ai Mondiali di Edmonton nel 2001, si è laureata per due volte campionessa europea dei 400m (Zurigo 2014 e Amsterdam 2016); ha vinto due medaglie di bronzo agli Europei, nei 400m e nella staffetta 4×400m (Barcellona 2010), due ori ai Giochi del Mediterraneo (2009 e 2018) e 1 oro ai Mondiali militari (2009). Ha conquistato 6 titoli nazionali italiani assoluti, di cui 5 nei 400m (2009, 2010, 2014, 2015, 2016) e 1 nei 200m (2012).
Libania Grenot ha partecipato a tre Olimpiadi: Pechino 2008 (400m, semifinale), Londra 2012 (400m, semifinale; 4x400m, batteria), Rio 2016 (400m, 8° posto; 4x400m, 6° posto). E proprio la finale individuale ai Giochi olimpici brasiliani è considerata dall’azzurra l’emozione più grande della sua carriera.
Però l’amore per l’atletica non svanirà mai per la Grenot: ha dichiarato che vorrebbe rimanere nell’ambiente e lavorare con FFGG e Fidal.
Sarebbe la giusta collocazione per una delle più importanti sportive dell’atletica italiana, che appende le scarpette al chiodo dopo aver scritto la storia dei 400m femminili azzurri.
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