Biathlon, Mondiali Östersund 2019. Si sono conclusi ieri i Campionati del Mondo di biathlon 2019: azzurri terzi nel medagliere, con cinque medaglie: due ori, due argenti ed un bronzo. Un risultato storico.

Dominik Windisch festeggia la medaglia d’oro conquistata nella mass start dei Mondiali di Östersund 2019 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Dominik Wndisch)

Biathlon, Mondiali Östersund 2019: azzurri terzi nel medagliere

Si sono conclusi, ieri, i Campionati del Mondo di biathlon Östersund 2019, dove l’Italia è stata assoluta protagonista.

Infatti, la delegazione azzurra ha chiuso al terzo posto nel medagliere iridato dell’evento, alle spalle di Norvegia (nove medaglie, di cui cinque d’oro e tre d’argento) e Germania (due ori, due argenti e tre bronzi), con cinque medaglie.

Due d’oro, giunte entrambe ieri nelle mass start, con Dominik Windisch e Dorothea Wierer; due d’argento, nella staffetta single mixed con Hofer e Wierer e nella 15km individuale con Lisa Vittozzi; ed una di bronzo, nella staffetta mista nella giornata d’esordio della kermesse svedese, con i già medagliati nel format alle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, Wierer, Vittozzi, Hofer e Windisch.

Dorothea Wierer mostra le medaglie conquistate a Oestersund 2019 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Dorothea Wierer)

I Mondiali di Östersund 2019: una pagina di storia del biathlon italiano

I Mondiali di Östersund 2019 entrano sicuramente, e di diritto, nella storia del biathlon azzurro. E di tutto lo sport italiano.

Tant’è, mai l’Italia del biathlon aveva conquistato cinque medaglie ad un Campionato del Mondo. E un oro mancava addirittura dal 1997, dal trionfo di Wilfried Pallhuber nella 10 km sprint maschile; una medaglia dal bronzo di Alexia Runggaldier nell’individuale diHochfilzen 2017.

Ventisette sono, dunque, le medaglie conquistate dal biathlon FISI ai Mondiali: otto d’oro, sei d’argento e tredici di bronzo. E a Östersund gli azzurri ne hanno conquistate addirittura cinque: di cui due d’oro. Nello stesso giorno.

Due titoli mondiali assoluti nella medesima competizione vantavano un solo precedente: Borovetz 1993, quando Andreas Zingerle vinse la 20 km individuale maschile e, insieme a Wilfried Pallhuber, Johann Passler e Pieralberto Carrara, la staffetta maschile 4×7,5 km.

Lukas Hofer e Dorothea Wierer nella flower ceremony della staffetta single mixed dei Mondiali di Östersund 2019 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Dorothea Wierer)

Inoltre, l’Italia non era mai andata oltre le tre medaglie nel medesimo Campionato mondiale. Fino a ieri, il miglior risultato azzurro era quello dei Mondiali 1997 di Osrblie, Svezia, quando, oltre all’oro di Pallhuber nella sprint, l’Italia vinse anche un argento con René Cattarinussi, nella medesima gara, ed un bronzo nella staffetta maschile, con Cattarinussi, Pallhuber, Carrara e Patrick Favre.

Un Mondiale storico, dunque, quello della FISI. Nonché un ottimo spot in vista della futura edizione iridata, che si terrà proprio in Italia, dal 12 al 23 febbraio 2020, ad Anterselva. Il canonico passaggio “del testimone”, con la tradizionale cerimonia di consegna della bandiera dell’International Biathlon Union tra i comitati organizzatori, è già avvenuto. E gli azzurri, in pista, sembrano aver già scaldato i motori.

Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer al tiro ad Anterselva (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

Luci e ombre a Östersund: i protagonisti dei Mondiali

Tra le assolute protagoniste dei Mondiali di Östersund 2019, e non solo tra le fila italiane, figurano indubbiamente Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, volti del biathlon azzurro e, in generale, del circuito femminile IBU. Non solo per i successi, un totale di quattro medaglie, cui si aggiunge la vittoria di Lisa della Coppa di specialità “individuale”, ma anche per la costanza delle azzurre, pronte a giocarsi, a parti punti, in attesa della sottrazione degli scarti, la “Sfera di cristallo” all’ultima tappa, il trofeo più ambito della Coppa del Mondo.

Con loro, indubbiamente, la slovacca Anastasiya Kuzmina, laureatasi campionessa del mondo nella sprint: la più longeva atleta di sempre a conquistare un titolo iridato, al primo successo mondiale. E la padrona di casa Hanna Oeberg, oro nell’individuale, l’unico della compagine svedese.

Tra le file italiane, invece, merita una menzione Nicole Gontier, che dopo una stagione difficile s’è fatta trovare pronta nella gara più importante della stagione, la staffetta femminile, trovando uno “zero” che ha fatto sognare le azzurre, in contumacia Dorothea Wierer, assente per un problema fisico.

Lisa Vittozzi in gara ai Mondiali di Oestersund 2019
Lisa Vittozzi impegnata ai Mondiali di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

In campo maschile, come in tutta la stagione, l’MVP dell’evento è stato il norvegese Johannes Thingnes Boe, il campione della Coppa del Mondo 2019. Autore di cinque podi mondiali; o, come li chiamano i suoi tifosi, dalla crasi tra il suo cognome e l’inglese “podio”, boediums. Ma anche dei propri due peggiori risultati stagionali: un nono posto individuale di Östersund e un tredicesimo posto nella partenza in linea. Complici le difficoltà nelle serie in piedi. Dove, invece, ha brillato nell’ultima gara, la partenza in linea, Dominik Windisch: la più pazza, la più emozionante.

In campo maschile, ma soprattutto in campo femminile, la “delusione” di questi Mondiali è stata la Francia, “salvata” solo dai due bronzi di Quentin Fillon Maillet e dall’argento, all’ultima giornata, di Antonin Guigonnat. Un bottino, tuttavia, molto magro rispetto alle potenzialità francesi. Al netto delle difficoltà di Martin Fourcade, in crisi di identità dopo sette vittorie nella Coppa del Mondo consecutive e cinque medaglie d’oro olimpiche.

Dominik Windisch festeggia la medaglie d’oro all’arrivo nella mass start dei Mondiali di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale CONI)
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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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