Storica qualificazione della nazionale femminile italiana di calcio che si qualifica al mondiale che si disputerà in Francia a giugno 2019

 

Credit: pagina fb ufficiale della FIGC

ITALIA QUALIFICATA CON UN TURNO DI ANTICIPO, IL SOGNO È REALTÀ

C’è un’Italia che va al Mondiale, è l’Italia femminile che la prossima estate a 20 anni dall’ultima volta tornerà a partecipare alla massima competizione calcistica globale. Un risultato storico conquistato con un percorso netto, 7 vittorie su 7, 18 gol fatti e soltanto due subiti nelle qualificazioni e certificato dal 3-0 con cui le azzurre si sono imposte al Franchi di Firenze davanti a 6500 spettatori sul Portogallo. Un successo che è la dimostrazione della crescita che il movimento femminile sta attraversando negli ultimi anni dopo un lungo periodo buio. Una qualificazione che, almeno in parte, riscatta l’onore del nostro paese in quello che è stato il peggior anno della nostra vita (almeno da 60 anni a questa parte) a causa della mancata qualificazione dei colleghi maschi alla Coppa del Mondo che prenderà il via fra una settimana in Russia.

Italia subito aggressiva nei primi minuti, le azzurre partono subito all’assalto della portoghese trovando la rete del vantaggio dopo neanche quattro minuti con un perfetto colpo di testa su azione d’angolo, conquistato da Giugliano, di Cristiana Girelli. Due minuti dopo è ancora l’Italia a rendersi pericolosa: Guagni lancia in profondità Girelli che crossa al centro trovando la deviazione in uscita bassa di Morais, palla che arriva sui piedi di Giugliano che prova da fuori area senza però trovare la porta lusitana. È sopratutto sulla corsia di destra che l’Italia affonda e spesso sfonda come al 9° quando Gama crossa in mezzo un pallone velenoso che Borges riesce a mettere in angolo anticipando Bonansea, sul conseguente corner mischia e batti e ribatti in area che si risolve con un nulla di fatto. La gara è a senso unico e al 13° le azzurre passano nuovamente sempre dagli sviluppi di un corner: questa volta è il centrale difensivo Cecilia Salvai a battere Borges con la palla che sbatte sulla parte bassa della traversa e poi appena oltre la linea di porta prima che il portiere lusitano la faccia sua, pochi secondi di riflessione e poi arriva il fischio che convalida il 2-0 Italia. Il primo tentativo del Portogallo arriva oltre il 20° minuto con una punizione dai 25 metri di Neto che non inquadra la porta. È comunque l’Italia a comandare il gioco anche se alla mezzora deve fare a meno di Martina Rosucci, colpita duramente a inizio gara e rimasta in campo stringendo i denti, che viene sostituita da Alice Parisi, che torna così a vestire la maglia azzurra dopo un lunghissimo infortunio che l’aveva tenuta fuori dai giochi per quasi tutta la stagione. Nel finale di prima frazione i ritmi si abbassano con il Portogallo che prova a prendere un po’ di coraggio senza però riuscire a pungere dalle parti di Pipitone (all’esordio in maglia azzurra), mentre le azzurre appena schiacciano un po’ il piede sull’acceleratore mostrano di poter far male come al 43° quando Bonansea ha la palla giusta per il tris, complice un errore della difesa lusitana, ma spara addosso a Morais che con un riflesso di piede manda in corner il pallone.

Nella ripresa è il Portogallo che inizia meglio provando a riaprire una gara che le azzurre hanno a lungo amministrato dopo l’uno-due iniziale. La squadra di Bertolini è però molto attenta nella fase difensiva e non concede praticamente nulla alle avversarie. L’Italia amministra il doppio vantaggio gestendo la palla con grande sicurezza e accelerando appena può per provare a calare il tris che potrebbe arrivare al 62° ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo: sulla prima conclusione di Salvai è brava Morais a deviare il pallone sulla traversa, ne nasce una mischia con le conclusioni di Girelli e Gama che vengono respinte praticamente sulla linea dalle avversarie. Al 65° invece è Barbara Bonansea a creare un’occasione incredibile: l’attaccante azzurra riceve palla poco oltre la metà campo e con un gioco di prestigio disorienta la difesa lusitana involandosi da sola verso la porta presentandosi a tu per tu con il portiere calciando però sulla traversa strozzando in gola l’urlo del Franchi pronto a festeggiare nuovamente. Al 71° arriva anche la prima parata vera della serata di Rosalia Pipitone che blocca a terra una conclusione dal limite di Tatiana Pinto, troppo centrale per creare davvero problemi all’estremo difensore azzurro. Al 75° è invece ancora Bonansea a cercare la gioia personale ricevendo sulla sinistra e accentrandosi prima di calciare da dentro l’area di rigore, Morais ha però ancora buoni riflessi e col piede mette in angolo. La gara scivola verso la conclusione con i ritmi che rallentano sempre di più, Italia in piena gestione della gara che guarda correre il cronometro per poter festeggiare un traguardo storico, anche se poco prima dell’85° Girelli su punizione colpisce un’altra traversa con le azzurre che poi sfiorano due volte ancora la terza marcatura trovando però solo gli ennesimi calci d’angolo della gara. Solo allo scadere l’Italia trova il 3-0 definitivo grazie a una Bonansea bravissima a inserirsi sulla sinistra sul cross di Parisi e battere con freddezza Morais chiudendo il partita e qualificazione.

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