La diciottesima tappa va al colombiano della EF Education First. Seconda posizione per il leader della corsa davanti a Valverde e Lopez.

Sergio Higuita in azione (fonte Senal Colombia)

A Becerril de la Sierra sorridono in due. Il primo è Sergio Higuita, ennesimo prodotto del vivaio colombiano. Uno scalatore promettente, a giudicare sia dai risultati conseguiti finora, con tanti guizzi significativi, sia dal soprannome di “Monster”. Di mostruoso c’è la sua capacità di resistere fino in fondo al forcing del gruppo degli uomini di classifica vincendo la diciottesima tappa della Vuelta di Spagna 2019. Il secondo vincitore di giornata è Primoz Roglic: lo sloveno in maglia rossa difende la leadership con la piazza d’onore nella tappa odierna battendo nell’ordine Alejandro Valverde, Miguel Angel Lopez e Rafal Majka. Complice l’alternanza di rendimento degli avversari, il capitano della Jumbo-Visma vede sempre più vicino il primo successo in un Grande Giro. Sprofondano Nairo Quintana e Tadej Pogacar, che si staccano sul Puerto de Cotos (13,9 km al 4,8%). Il colombiano salva la terza posizione nella generale, mentre lo sloveno rischia di doversi accontentare della top 5.

LA TAPPA

Da Colmenar Viejo a Becerril de la Sierra. In 177 chilometri la Vuelta scrive una nuova intrigante pagina dell’edizione 2019. E’ un vero e proprio tappone con ben quattro Gran Premi della Montagna ed un arrivo in leggera salita. Si intuisce subito che gli uomini di classifica non intendono concedere spazio ad eventuali protagonisti di giornata: troppo ghiotta l’occasione di vincere una frazione e scavare pesanti solchi in classifica generale. Non è un caso se una prima fuga viene prontamente annullata e se solo dopo diversi chilometri si riesce a creare un buon gruppo di attaccanti composto da Nelson Oliveira (Movistar), Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale), Omar Fraile (Astana), Jonas Koch (CCC), Sergio Higuita (EF Education First), Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ), Nick Schultz (Mitchelton-Scott), Louis Meintjes (Dimension Data), Wout Poels, Tao Geoghegan Hart (Ineos), Neilson Powless (Jumbo-Visma), Oscar Rodriguez (Euskadi-Murias), Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida).  Il massimo vantaggio tocca i 5 minuti, ma va calando sotto il forcing dell’Astana. Miguel Angel Lopez prova a far saltare il banco, ma l’azione del colombiano non ha successo e viene limata prontamente dal gruppo della maglia rossa. Davanti, la fuga perde elementi finché non resta il solo Higuita in testa. Sull’ultimo GPM si scatena la bagarre tra gli uomini di classifica: attacca Lopez, marcato da Alejandro Valverde, Primoz Roglic e Rafal Majka. Perdono contatto Nairo Quintana e Tadej Pogacar. Il gap del colombiano della Movistar e dello sloveno della UAE Emirates si fa sempre più elevato nella discesa tecnica che porta al traguardo, dove pagano 1’15”. Higuita è imprendibile per tutti e si prende la diciottesima tappa. Roglic vede sempre più vicina la Vuelta.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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