È una grande Italia, quella dei Mondiali in vasca corta di Melbourne: dalle vasche australiane arrivano ben 16 medaglie per gli azzurri, con Paltrinieri e le staffette sugli scudi. Il nostro bilancio.
NUOTO, MONDIALI VASCA CORTA 2022: TUTTI GLI ORI AZZURRI
I Mondiali in vasca corta di Melbourne, che si sono conclusi ieri, ci hanno regalato una grande Italia: gli azzurri chiudono la rassegna con 5 ori, 6 argenti, 5 bronzi e un totale di 16 medaglie, che vale il terzo posto nel medagliere alle spalle di Stati Uniti (17 O, 13 A, 6 B) e Australia (13 O, 8 A, 5 B). Il grande protagonista è senza dubbio Gregorio Paltrinieri, che diventa il primo a centrare la doppietta 800-1500sl in vasca corta: due gare dominate per Greg, che ha avuto come principale rivale Christiansen, arrivato a un argento (800) e un bronzo (1500). Il capitano della Nazionale è solo la punta dell’iceberg però, perchè anche Thomas Ceccon fa la storia con uno strepitoso oro nei 100 misti. Infine, gli ultimi ori arrivano dalle staffette: sul tetto del mondo la 4x100sl (Miressi, Conte Bonin), Deplano, Zazzeri) e la 4×50 mista (Mora, Martinenghi, Rivolta, Deplano), che hanno annichilito USA e Australia.
NUOTO, MONDIALI VASCA CORTA 2022: LE ALTRE MEDAGLIE
Un altro dei grandi protagonisti di questi Mondiali è Lorenzo Mora, che porta a casa due podi: il dorsista è secondo alle spalle di Ryan Murphy nei 100 dorso, e terzo alle spalle dei due americani (Murphy e Casas) nei 200. Un Mondiale da ricordare per lui e dolceamaro per Nicolò Martinenghi, che torna a casa con due argenti: il varesino viene battuto da Nik Fink sia nei 50 rana (dov’è bronzo Cerasuolo) che nei 100, perdendo di soli 4/100 nella distanza breve. Completano il quadro delle medaglie d’argento la 4x50sl (Miressi, Deplano, Ceccon, Frigo) che viene beffata dall’Australia per un soffio, la 4×50 mista mista (Mora, Martinenghi, Di Pietro, Cocconcelli) e Sara Franceschi con un bellissimo secondo posto nei 400mx. Oltre al bronzo dei già citati Mora e Cerasuolo, ne arrivano altri tre: Miressi è terzo nei 100sl (45″51) alle spalle di Chalmers e Grousset, mentre la 4x200sl (Ciampi, Ceccon, Razzetti, Conte Bonin) conquista il bronzo alle spalle di USA e Australia. Stesso destino per la 4x100mx maschile, ma con un enorme rammarico: gli azzurri Mora, Martinenghi, Rivolta e Miressi sono infatti terzi a 8/100 dall’oro, vinto ex aequo da americani e australiani. Si chiude così, con 16 medaglie, un Mondiale che ha sorriso all’Italia (soprattutto al maschile): qualche delusione c’è stata, ma gli azzurri si confermano come terza forza del mondo e sanno di essere più forti in vasca lunga. Il percorso (dorato) verso Parigi 2024 prosegue, con ottimismo e fiducia.
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