(Foto di copertina: Foto Federnuoto/Andrea Staccioli/DBM)
Continuano ad arrivare buone notizie dall’Aquatics Complex di Otopeni, Romania, sede degli Europei di nuoto in vasca corta, primo grande importante appuntamento stagionale che anticipa i Mondiali di Doha del prossimo febbraio, nonché il grande appuntamento olimpico di fine luglio.
La prima medaglia di giornata, un argento, è arrivata grazie alle bracciate poderose di Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana, che ha chiuso la sua gara con il tempo di 56″ 57. L’altro azzurro in gara, Simone Cerasuolo, ha terminato in quinta posizione. I due italiani, tra l’altro, erano al comando ai 75 metri, prima del rientro di gran carriera dell’olandese Arno Kamminga che si è messo al collo la medaglia più preziosa con il tempo di 56″ 52. Il podio si è poi completato con il tocco a bordo vasca dell’altro olandese, Caspar Corbeau, in 56″ 66. La prestazione di Martinenghi ha comunque rispettato le attese della vigilia, nonostante il classe 1999 non fosse in perfette condizioni. Gli addetti ai lavori pensavano ad un assolo di Kamminga che invece non si è concretizzato, se non sul filo di lana, per l’ottima opposizione di Martinenghi.
Il medagliere tricolore è stato poi ulteriormente incrementato dall’argento conquistato dalle ragazze della staffetta 4×50 metri misti donne. Il poker d’assi composto da Costanza Cocconcelli, Benedetta Pilato, Silvia Di Pietro e Jasmine Nocentini è riuscito infatti a chiudere con il tempo di 1′ 43″ 97, nuovo record nazionale nella competizione, a solo 71 centesimi dalla Svezia, vincitrice dell’oro.
Le azzurre hanno inoltre staccato nettamente la Gran Bretagna, terza con il tempo di 1′ 44″ 67.
A metà rassegna l’Italia ha già portato a casa ben 8 medaglie ( 1 oro, 6 argenti e 1 bronzo) che, complessivamente, la posizionano dietro solamente alla Francia e alla Gran Bretagna, rispettivamente con 9 e 10 podi.
I quarti posti di giornata
Il bottino azzurro poteva essere ulteriormente rimpinguato dalle medaglie dei 200 metri dorso femminili e dai 50 metri stile libero maschile. In entrambi i casi, però, i nostri portacolori si sono accomodati ai piedi del podio. Nel dorso femminile la regina d’Europa Margherita Panziera, vincitrice delle ultime tre edizioni dei campionati e già campionessa d’Europa in carica nella vasca lunga, si è classificata al quarto posto con il tempo di 2′ 04″ 45, distante dalla britannica Harris, prima con il tempo di 2′ 02″ 45.
Stessa sorte è toccata ad Alessandro Miressi nei 50 m sl, conclusi in quarta piazza con il tempo di 20″ 90, primato personale nella competizione che lo ha visto scendere per la prima volta sotto i 21″. Dietro Miressi è immediatamente giunto l’altro azzurro in acqua, il fiorentino classe 1994 Lorenzo Zazzeri. La gara è stata vinta dal britannico Benjamin Proud in 20″ 18, con un ex-aequo per il secondo posto tra il francese Manaduou e l’ungherese Szabo, entrambi con il tempo di 20″ 74.
La nota amara di giornata è giunta però dalla semifinale maschie dei 200 metri misti con Thomas Ceccon. L’azzurro, infatti, è stato squalificato per una virata sbagliata, andando così a perdere il diritto di accesso all’ultimo atto della competizione, forte del terzo tempo con il quale aveva toccato il bordo. La strategia di Ceccon, tra l’altro, prevedeva già dall’inizio la rinuncia alle gare individuali del dorso e della farfalla per puntare alle due gare individuali dei misti oltre alle gare in staffetta.